Milano | Casoretto/Città Studi – Riqualificazione di Via Ampère: dicembre 2020

Un aggiornamento fotografico di dicembre dal cantiere per la riqualificazione di via Ampère, tra il distretto del Casoretto e Città Studi (la via è molto lunga e attraversa entrambi i distretti).

Come avevamo già detto, vedere via Ampère riqualificata, con le automobili parcheggiate in linea col marciapiede e i fori per gli alberi finalmente realizzati a dovere, mi riempie di gioia e speranza (direte che mi basta poco, ma è così). Una bella strada alberata che torna in regola dopo anni di anarchia e disordine.

Nei giorni scorsi è stato completato il primo tratto che va da via Casoretto sino a via Porpora. In questo tratto mancano ancora le nuove alberature, che arriveranno nelle prossime settimane.

Nel frattempo è partito il secondo lotto che riqualifica il tratto di via Ampère da via Porpora a via Pacini. Abbiamo notato una cosa, noi che siamo precisini, che i cordoli posti ai lati dei fori per le piante non sono uguali alla prima parte e soprattuto quelli nel tratto vicino al nuovo palazzo di Novampère, dove sono stati realizzati con “cordoli” metallici.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Casoretto/Città Studi – Riqualificazione di Via Ampère: dicembre 2020”

  1. Buongiorno,

    scusate ma io non colgo veramente la differenza con il prima…
    Cosa impedisce alle macchine di parcheggiarsi a spina di pesce tornando ad occupare il marciapiede?
    Il solo senso civico?
    Magari mi sfugge qualcosa ma anche passandoci a piedi non capisco.

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  2. Hai perfettamente ragione….

    …per quanto riguarda la cura degli spazi pubblici, a Milano diventa motivo di giubilo anche ciò che altrove (in Europa, ma anche in molti luoghi in Italia) è ordinaria amministrazione.

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  3. Sarebbe stato ancora meglio se avessero messo le mattonelle al posto del catrame e magari i dissuasori bassi come si fa ovunque in Europa (a proposito di Europa).

    Per ora gli automobilisti sembrano disciplinati, ma tra un albero e l’altro c’è molto spazio e non è da escludere che, esasperati dalla difficoltà di trovare parcheggio regolare in zona, prima o poi ricomincino a parcheggiare a spina di pesce a cavallo del cordolo.

    In un mondo perfetto, poi, ne avrebbero anche approfittato per mettere dei lampioni decenti, come si fa in genere all’estero nelle vie residenziali di pregio.

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