Milano | Calvairate – Viale Umbria 98, finalmente… completato!

A Calvairate, in viale Umbria 98 da anni c’è una delle molte vittime dei fallimenti societari che hanno colpito la città negli anni scorsi.

Qui vi era una vecchia palazzina del primo Novecento realizzata in semplice stile liberty, demolita nel 2012/13 (foto qui sotto). Al suo posto prese forma un primo complesso residenziale, ben più alto e allineato coi palazzi limitrofi, tutti costruiti negli anni Cinquanta. Una grande apertura laterale alta ben tre piani permetteva di vedere il piccolo giardino condominiale retrostante e il resto del complesso, una stecca alta e stretta di nove livelli.

Realizzata struttura e tamponati i muri in mattoni, il cantiere si fermò, e dal 2015 si è trasformato in uno dei tanti palazzi abbandonati e a rischio degrado di Milano. 

Finalmente lo scorso maggio, visto il periodo favorevole, la nuova società subentrata a quella liquidata, ha ottenuto il permesso per completare l’opera. Il nuovo progetto, Casa Selene, è firmato da Degli Esposti Architetti, che hanno preso la sfida di riportare in vita questo scheletro abbandonato di Viale Umbria.

Naturalmente la struttura dell’edificio è stata mantenuta, ma il disegno e i materiali sono stati modificati su disegno del nuovo studio di architettura (qui il precedente progetto).

Il grande passaggio, alto tre livelli, permette di scorgere, come dicevamo poco prima, il futuro giardino condominiale e parte del palazzo retrostante.

Qui lo scorcio della parte alta da via Marco Greppi.

Mentre qui sotto la “torre” vista da via Costanza Arconati e piazzale Martini.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Calvairate – Viale Umbria 98, finalmente… completato!”

  1. Mi sembra che gli architetti abbiano fatto un ottimo lavoro. La stecca interna non sembra incastrata nel solito cortile interno ma su una strada interna porticata.
    Con i soliti limiti di una speculazione edilizia, si è visto di molto peggio

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  2. il gioco di pannelli in facciata del progetto originario era più interessante, l’impressione è che si sia risparmiato un po’ senza volersi complicare la vita, facendo così tutto di un unico colore. mi ricorda l’intervento in procaccini/monumentale, ma per la pesantezza complessiva del risultato
    l’unica idea degna di nota che rimane è quella del taglio che apre sul retro, ma temo perchè fosse già stata costruita così.
    dalle vostre pagine vedo che sono svariati gli interventi in città che nel corso degli anni hanno presentato caratteristiche simili, poco coraggio e resa pesante

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