Il progetto, all’angolo tra via Savona e via Bruzzesi e gestito dalla Coop. S. Ambrogio, prevede la realizzazione di un nuovo edificio di 32 alloggi, mediante demolizione dell’esistente (già avvenuta) e ricostruzione, con insediamento di funzioni residenziali e di 32 box auto privati interrati. L’edificio preesistente era costituito da un corpo di fabbrica a “L” posto sul perimetro sud-ovest del lotto, chiuso a nord-est dai muri divisori delle proprietà adiacenti.
La costruzione originaria era costituita da una struttura in cemento armato con copertura voltata tipica di edifici con destinazione produttiva, la cui sagoma caratterizzava l’immagine dell’edificio anche dopo i consistenti lavori di trasformazione che ne hanno mutato la destinazione a uso commerciale direzionale avvenuta ormai una ventina d’anni fa.
La committente è della Coop. S. Ambrogio e CCL Consorzio Cooperative Lavoratori.
La bella architettura è di B22.
L’edificio, situato all’angolo tra le vie Savona e Bruzzesi, completerà un isolato costruito a più riprese a partire dal dopoguerra, raccordando fronti urbani con altezze differenti.
Avrà un telaio caratterizzato da paraste di larghezza variabile – a richiamare l’edificio residenziale progettato da Mario Asnago e Claudio Vender in corso di Porta Nuova – unisce i due fronti, schermando le grandi balconate retrostanti lungo i lati più esposti all’irraggiamento solare.
L’andamento spezzato delle superfici ne enfatizza il carattere urbano, marcando l’angolo lungo via Savona e dialogando con i prospetti eterogenei degli edifici adiacenti: la geometria modulare del telaio si allinea complanare al fronte del lungo asse di via Savona, spezzandosi e scomponendosi in piani lievemente ruotati e incernierati a bandiera lungo via Bruzzesi. Le balconate si svuotano progressivamente ai piani alti, in un gioco di contrasti tra luce zenitale e bucature di facciata.
Gli appartamenti si articolano in bilocali, trilocali e quadrilocali con accesso da due differenti corpi scala: sono inoltre presenti inoltre due sale condominiali al piano terra e una terrazza comune in copertura. Infine, ai piani interrati trova spazio un’autorimessa privata di due piani, con ingresso dal corpo dell’edificio lungo via Savona.
Ma il comune di Milano non dice nulla ?
32 alloggi e 32 box.
In quella zona dovrebbero vietare la licenza edilizia per un nuovo complesso con un solo box per unità immobiliare, a meno di non far firmare a chi compra un impegno davanti al notaio a non avere più di un’auto per famiglia.
Sarebbe molto più semplice sostituire i parcheggi di superficie con piste ciclabili, così non ci sarebbe bisognonemmeno del notaio.
HAHAHA, hai ragione!
Ma ci stanno lavorando? Il cantiere mi sembra sempre uguale da mesi (se non anni)…
HAHAHA, hai ragione!
Non vedo l’ora di ammirarne lela bellezza dal balcone di casa mia. Ma quando mai le ACLI hanno costruito qualcosa di buono?
Non vedo l’ora di ammirarne la bellezza dal balcone di casa mia. Ma quando mai le ACLI hanno costruito qualcosa di buono?