Milano | Castello – A giugno l’avvio del cantiere per la riqualificazione di via Beltrami e piazza Castello

E’ ufficiale o quasi (sperando non slitti ancora) l’avvio del cantiere per la riqualificazione di via Beltrami e piazza Castello per il mese di giugno di quest’anno (2021).

Infatti si è appena chiusa la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori del primo lotto del progetto che comprende la piazza antistante il Castello Sforzesco e via Beltrami. Il secondo lotto invece, quello che riguarderà la sistemazione di largo Cairoli, finirà nei dossier della prossima giunta.

Ad essersi aggiudicata la gara è la Giussani Emilio srl, in associazione temporanea di imprese con Peverelli srl, Dueeffe srl e Bartolini Emanuele: il cantiere costerà in tutto poco più di 5 milioni di euro, un preventivo al ribasso rispetto alla base d’asta che Palazzo Marino aveva fissato a sei milioni e mezzo. Perciò, dopo l’affidamento della gara, seguiranno i soliti passaggi tecnici e la vera e propria pianificazione dei lavori. Poi si parte.

Decisamente un bel ritardo, visto che il concorso internazionale di progettazione fu vinto nel febbraio 2017.

Ricordiamo che il progetto di riqualificazione sottoposto a dure regole dalla Svrintendenza, e approvato sia da essa che dalla Giunta, prevede l’avvio dei lavori per il primo lotto di intervento – relativo alle aree di piazza Castello e via Beltrami, a cui seguirà, chissà quando, l’area di Largo Cairoli (speriamo per le Olimpiadi – ma ne abbiamo seri dubbi). 

Rispetto al progetto preliminare redatto dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo, quello definitivo, sottoposto alla Sovrintendenza sempre dallo stesso team, ha visto alcune modifiche non sostanziali, consistenti principalmente nella realizzazione di un triplice filare alberato sulla piazza, nell’incremento delle nuove alberature (passate da circa 130 a 184), delle aiuole e nella rivisitazione della pavimentazione di via Beltrami, non più in calcestre ma in Granito bianco di Montorfano e di Beola grigia. 

L’area sarà interamente pedonale, con un rifacimento della pavimentazione che la renderà più omogenea e le piante saranno disposte in modo da interrompere la cornice verde solo in corrispondenza degli attraversamenti ( via Beltrami, via Lanza, via Minghetti, via Ricasoli, via Sella) per non nascondere la vista del Castello dalle diverse vie di accesso alla piazza.

Intorno al Castello, le aiuole saranno arricchite con arbusti ornamentali e dei 184 nuovi alberi messi a dimora, 167 saranno aceri. Nel progetto è inclusa anche la sistemazione di via Beltrami, l’asse perpendicolare su cui si affaccia il Castello: qui si camminerà sul granito bianco di Montorfano delimitato da inserti di beola grigia. L’idea nel suo complesso, avvalorata lo scorso anno dalla Soprintendenza che ha imposto alcune modifiche al progetto iniziale, punta sulla valorizzazione delle passeggiate pedonali intorno al Castello, sulla sistemazione dell’illuminazione pubblica, sull’incremento del verde, in armonia con il polmone del Sempione. La spesa complessiva, compreso il futuro cantiere del secondo lotto, è di quasi dieci milioni di euro. La seconda tranche del progetto comprende largo Cairoli e alcune vie intorno a Foro Buonaparte: via Quintino Sella e via Ricasoli, ad esempio, su cui il Municipio 1 chiede interventi da tempo. La sistemazione di questo secondo asse, però, ad oggi è solo poco più di un’intenzione e toccherà al prossimo sindaco tradurla in realtà.

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30 commenti su “Milano | Castello – A giugno l’avvio del cantiere per la riqualificazione di via Beltrami e piazza Castello”

  1. Per qualcuno sarà “rispettoso del contesto”, a me continua a sembrare un progetto banale e senza coraggio, certamente non il migliore tra quelli presentati ma solo il più economico.

    Meno male che hanno rimediato all’idea folle di fare via Beltrami in calcestre. Gli architetti hanno tante qualità, ma il buon senso non è quasi mai una di quelle.

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  2. Il calcestre spaventa solo i vecchi bacucchi rimasti fermi al tempo di cecco peppe con la gondola sopra il televisore.

    A Parigi c’è dappertutto senza farsi i problemi del bacucco .

    Ma si sa. Milano non è Parigi.
    E mai lo diventerà.

    Milano si spaventa se gli togli le pattine da casa.

    Borghesuccia e leccatino.

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  3. Il calcestre in piazza beltrami sarebbe stato bellissimo e anticipava il parco dentro la città.

    Ma si alzavano troppi peli sul braccio.

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    • Più che far alzare i peli sulle braccia, il calcestre farebbe alzare polvere d’estate e fango d’inverno.

      MILANO NON È PARIGI, questo lo capisce chiunque abbia due occhi per vedere, a parte Wf.

      E poi scimmiottare tipicità altrui non è mai una buona idea, “apprescindere”

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      • Un borghese piccolo piccolo.

        Titolo di un film

        Come conformazione e clima Milano è identica a Parigi, anzi Parigi ha più difficoltà.

        Visione da giardinetto di paesino.

        Come volevasi dimostrare

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        • Titolo di un film che tu evidentemente non hai visto e citi a sproposito.
          Del resto con la tua mentalità’ da centro sociale la parola borghese va bene per tutte le stagioni

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        • Eh si proprio uguale. Anche Milano è attraversata da un ampio e maestoso fiume e occasionalmente accarezzata dalle brezze del vicino Oceano Atlantico.

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        • A’ Wf, in genere le tue cagate fotoniche sono anche divertenti, ma stavolta stai proprio pisciando fuori dal vaso, come si dice in Toscana.

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          • Oh che paura il fango e la polvere.

            Ci si sporca parrucca e paltò.

            Viaggiate di più e non solo nei finti residence di porto finta cervo

            Fatevi un giro a Parigi Barcellona e fuori dalla circonvallazione

            Avete un estetica della città da outlet village.

  4. Non mi è ben chiaro che fine farà la comodissima e utilizzatissima pista ciclabile che passa davanti al Castello.

    A giudicare dall’immagine del progetto sembra che venga mantenuta eccetto un piccolo tratto davanti alla fontana.

    Spero che il progettista non distrugga questa piccola comodità ciclistica ma, anzi, la mantenga integrandola esteticamente col progetto.

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      • Già ora l’intera strada è pedonale e dunque secondo il CdS è anche ciclabile.
        Eppure la piasta è molto utile per spartire il gran numero di pedoni e bici che affollano a piazza nelle ore di punta.

        Alcuni turisti sbadatamente invadono la pista ma con il campanello per il ciclista è facile far intendere sua direzione. Diversamente da ciò che accade in piazza Duomo e Corso V Emanuele dove, giustamente per ovvi motivi, ha la precedenza il pedone e le bici devono inevitabilmente rallentare.

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  5. Sinceramente non capisco la differenza tra quello che c’e’ ora e quello che ci sara’ dopo.
    I render sono totalmente fuorvianti, ad esempio la prima immagine, con il primo render, le differenze sono, la piazza da asfalto a pavimentazione (ok), poi Inverno-Primavera, gli alberi quelli erano e quelli saranno, pali del tram che scompaiono per magia, stop che scompaiono per magia, cestini scomparsi, segnaletica scomparsa.
    Se uno li reinserisce, scompare quel minimo effetto wow che potevano avere quei render.

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      • Bhe insomma, scompare l’asfalto, dovrebbero scomparire anche tante auto parcheggiate (si spera!!!!!) l’intervento migliorerà molto tutta l’area, sarà semplice, è vero, ma gradevole. Almeno credo.

        Bisognerebbe bloccare o limitare il fiume d’auto che attraversa foro Bonaparte, decisamente esagerato. Dopo il covid vanno aumentati i costi degli ingressi in area C. C’è troppo traffico in centro.

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        • Via Beltrami è già pedonale. Non ci sono auto parcheggiate. Non cambia un bel niente se non la pietra al posto dei quadrotti di catrame e l’aggiunta di qualche pianta.

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          • Il rendering di piazza beltrami fa cagare.

            Uno spiazzone brutto con beola e stop.

            Il calcestre lo avrebbe ingentilito.

            Ma le fighette hanno paura del fango e della polvere

          • Caro uomo di mondo (d’immondo),
            Grazie per i modi ingentiliti a Parigi con cui riesce ad esprimersi in ogni occasione. L’universo verso cui Lei dischiude a noi gli orizzonti sarebbe più condivisibile e godibile senza un costatante ricorso all’invettiva, al turpiloquio, al sarcasmo.

            Se il calcestre non è di gusto per molti, o almeno non lo è lì dove Lei lo imporrebbe, se ne faccia una ragione. Basta fare cento metri e l’intero Parco Sempione Le ricorderà la Ville Lumiere e i suoi camminamenti in terra battuta che sollevano i Suoi entusiasmi e pure parecchia polvere

            Ossequi rispettosi
            Un provincialotto in paltò e parrucca

    • Vai a cercare le foto di quando è iniziata questa lunghissima riqualificazione… 2014: auto a scooter che sfrecciano, largo beltrami era un parcheggio per i bus di linea… in pratica era come essere ad uno svincolo della tangenziale. Ecco se parti da qui è evidente l’importanza di questo lavoro.

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  6. Caro uomo di mondo (d’immondo?),
    Grazie per i modi ingentiliti a Parigi con cui riesce ad esprimersi in ogni occasione. L’universo verso cui Lei dischiude a noi gli orizzonti sarebbe più godibile senza un costante ricorso all’invettiva, al turpiloquio, al sarcasmo.

    Se il polveroso calcestre non è di gusto per molti, o almeno non lo è lì dove Lei lo imporrebbe, se ne faccia una ragione. Basta fare cinquanta metri e l’intero Parco Sempione Le ricorderà la Ville Lumiere e i suoi camminamenti in terra battuta

    Ossequi
    Un provincialotto

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  7. Il calcestre sulle strade a Barcellona? Ma quando mai?

    Magari sulla rambla, eh?

    Mi sa che te lo sei sognato mentre eri strafatto al Razzmatazz

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