Milano | Casoretto -Turro – Via Padova: presentato il progetto per la riqualificazione

Presentato nel corso di un incontro online di venerdì scorso, 9 aprile 2021, il progetto per la riqualificazione di una porzione importante di via Padova dagli assessori alla Mobilità e Lavori pubblici Marco Granelli e alla Partecipazione Lorenzo Lipparini con i tecnici del Comune, di AMAT e di MM. Presenti anche Francesco Lupic di All about lab, proponente del progetto partecipativo e Elisabetta Bianchessi di Tunnel Boulevard per la rigenerazione dell’area del tunnel ferroviario.

Via Padova è una lunghissima via che attraversa diversi distretti e quartieri: parte da Loreto e dal suo piazzale, prosegue attraversando NoLo, la zona del Trotter, il Casoretto, Turro e Rottole, Cimiano, Crescenzago e termina a Cascina Gobba, costeggiando fra l’altro, nell’ultimo tratto, il canale della Martesana.

Il progetto di riqualificazione interessa circa due chilometri di via Padova, pari alla metà della strada, tra via Giacosa (Nolo e Casoretto) e via Arici (Cimiano-Crescenzago), e si innesta sul tratto precedente già riqualificato anni fa che raggiunge piazzale Loreto. Nel frattempo il Comune ha cominciato a sistemare altre aree limitrofe, come via Rovereto, che avrà alberature e nuovi marciapiedi, via Pontano a Turro con le nuove ciclabili allestite per consentire un più sicuro percorso a chi vuole recarsi al vicino parco Trotter o alle ciclabili di viale Monza. Naturalmente successivamente la riqualificazione toccherà anche Piazzale Loreto, il cui progetto sarà disvelato a breve.

I lavori saranno eseguiti in diverse fasi a partire dal prossimo 19 aprile per concludersi entro giugno 2022. Il primo cantiere sarà quello per la realizzazione del parcheggio adiacente all’incrocio tra via Padova e via Anacreonte e si concluderà a fine agosto.

Parte integrante del progetto è il Tunnel Boulevard, selezionato grazie al bando Piazze aperte, che verrà realizzato con un patto di collaborazione e il sostegno di Fondazione Cariplo e servirà a riqualificare il ponte ferroviario, sul quale comparirà la scritta “Viapadovamondo“. In particolare, i passaggi pedonali saranno trasformati in una “galleria d’arte pubblica” nella quale si esibiranno ciclicamente diversi artisti, mentre saranno allargati i marciapiedi per agevolare il passaggio dei pedoni.

“Il progetto di via Padova – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – riflette il modo in cui noi pensiamo la mobilità cittadina. Una strada che attraversa i quartieri e li connette e non che divide. Un progetto che risponde alla necessità di maggiore sicurezza stradale e dà la possibilità di avere uno spazio pubblico urbano più fruibile e bello con piazze, luoghi di incontro e verde. Un luogo di vita per le persone e le numerose realtà associative che lo valorizzano e per le attività commerciali e imprenditoriali presenti”.

“Si tratta di un intervento ampio che migliora la via e i quartieri circostanti che si stanno affermando come un laboratorio di trasformazione e riqualificazione urbana grazie ai tanti interventi sviluppati in questi anni – dichiara l’assessore comunale alla Partecipazione Lorenzo Lipparini – . Ma l’avvio del cantiere è per noi importante anche per come è nato e si è sviluppato il progetto che ha come protagonisti i cittadini attivi del quartiere attraverso il Bilancio partecipativo. Con oltre 2 mila voti questo è uno dei progetti più votati dai cittadini, parte attiva del cambiamento insieme all’Amministrazione”.

L’obiettivo è migliorare la vivibilità degli spazi pubblici del quartiere attraverso una maggiore sicurezza stradale e incentivando la mobilità sostenibile. La velocità sarà moderata per favorire la compresenza di veicoli a motore e biciclette; aumenteranno gli attraversamenti pedonali, che saranno tutelati, facilitati con passaggi più ampi e in alcuni casi rialzati. Complessivamente, saranno 22 gli incroci riqualificati e 35 gli attraversamenti pedonali rialzati.

Via Padova verrà così inserita in una grande zona 30 che va da piazzale Loreto fino al distretto di Crescenzago a nord, e manterrà in tutto il percorso il passaggio dell’ATM con il bus 56. La riqualificazione è caratterizzata dall’ampliamento e dal rifacimento dei marciapiedi con cubetti di granito, per migliorare il fronte dei negozi, e dalla realizzazione di otto nuove piazze di quartiere, grazie all’allargamento degli spazi pedonali in alcuni incroci.

Saranno piantati 230 alberi (corbezzolo greco, ginko biloba e magnolie), in parte all’interno di contenitori di grandi dimensioni, laddove non è possibile la piantumazione in terra per la presenza dei sottoservizi. Previste anche aiuole con sedute e piante in piena terra che miglioreranno la qualità estetica e la vivibilità, contrastando anche le isole di calore e aumentando l’assorbimento delle acque piovane.

L’area di via Padova vicino all’incrocio con via Anacreonte diventerà parcheggio alberato, mentre quella antistante la chiesa parrocchiale di San Giovanni Crisostomo verrà resa più fruibile e riqualificata con più alberi.

Migliorate anche via Esterle e via Cambini con l’introduzione del senso unico in via Esterle in direzione via Padova e in via Cambini in direzione Palmanova, permettendo così di aumentare sensibilmente la sosta regolare dei veicoli a favore dei residenti e dei lavoratori di ATM dei turni notturni.

Sarà modificata la connessione tra le vie Esterle, Cambini, Petraccone con viale Palmanova, aumentando la superficie verde e le aree depavimentate nelle adiacenze degli orti condivisi gestiti da Legambiente, diminuendo così la superficie coperta di asfalto.

Più a nord verrà riqualificato l’incrocio con via Prinetti, realizzando un ampliamento dell’area pedonale antistante il Liceo artistico statale Caravaggio, frequentato da centinaia di studenti, per offrire una maggiore sicurezza stradale negli attraversamenti e una più vasta area d’ingresso e uscita dall’edificio scolastico.

Dobbiamo comunque dire due “cose” riguardo al progetto, che speriamo vengano smentite col tempo. Temiamo innanzitutto che le piante in vaso possano soffrire e prima o poi deperire, visto che manca sempre la manutenzione, come abbiamo più volte scritto (qui un nostro articolo dello scorso anno). Probabilmente, spostando i sottoservizi, l’intervento avrebbe un costo maggiore, mentre con le piante in vaso si risparmia qualcosa , perciò si è preferita questa scelta. Si tratta solo della nostra opinione, ma mettere a dimora le piante direttamente nel terreno è sempre preferibile.

Altra questione riguarda i sampietrini o cubetti di porfido, vista l’intenzione di pavimentare così l’intero tratto da riqualificare. Per carità, molto bello ed elegante, ma anche delicato, visto il risultato del primo tratto già realizzato da Loreto a via Giacosa (tratto che fra l’altro necessiterebbe di manutenzione e che venne realizzato nei primi anni 2000).

Per giunta, nel progetto manca proprio una ciclabile (presente nella proposta iniziale di All about lab). La scelta è stata giustificata dal fatto che non venga ritenuta necessaria per via del limite di velocità a 30 Km all’ora, peraltro con numerosi interventi di ‘traffic calming‘ che aiuteranno a farlo rispettare; ma anche perché la via non è abbastanza larga per marciapiedi ampi con ciclabile a lato, e, come è evidente nel tratto già sistemato anni fa, la “ciclabile” collocata sul marciapiede non è funzionale. Infatti non la usa nessuno o quasi.

Qui di seguito alcune immagini del tratto di Loreto di via Padova, già sistemato anni fa con autobloccanti e sampietrini nei parcheggi.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Casoretto -Turro – Via Padova: presentato il progetto per la riqualificazione”

  1. Buongiorno,
    ottimo progetto di riqualificazione. Condivido in pieno i commenti su le piante in vaso destinate a morte certa per scarsa manutenzione. Durante la presentazione on line si è evidenziato la scelta di non inserire una ciclabile per non “disturbare” gli autobilisti mentre parcheggiano. Anche nella ciclabile a piazzale Loreto è stato posto il cartello zona30, infatti risulta evidente che non serve a niente. La ciclabile non è stata tolta dal progetto perchè credono che basti un cartello, ma solo al fine di non essere costretti a togliere tutti i parcheggi. Certamente sempre meglio di usare la vernice per fare finte ciclabili.

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  2. Buonasera, molto bella l’idea.
    Gli unici dubbi che mi vengono sono:
    1) dove hanno pensato che andranno a finire tutte le auto che attualmente ci sono lungo tutto l’asse di via Padova, se ci saranno piante in vaso lungo la via,
    “) se come sembra vogliono allargare i marciapiedi, come diventerà il traffico su questa direttrice, tenuto conto che non ci sarà la ciclabile?
    Mi immagino un paio di bici con dietro la 56…..coda da Giacosa a Piazza Costantino…

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