Milano | Sex in the City – Le differenze di genere influenzano l’uso della città?

Le differenze di genere influenzano l’uso della città? E’ online il questionario per conoscere e progettare una Milano inclusiva.

Avete mai fatto caso al fatto che le donne usano la città in maniera diversa dagli uomini? Sapevate che le donne selezionano i loro percorsi quotidiani, scelgono i luoghi da attraversare e valutano l’orario di molte delle loro attività in base a un condizionamento dato dalla paura e dal senso di insicurezza? Forse no, anche perché ad oggi gli studi sul differente uso dello spazio pubblico in base al genere sono piuttosto scarsi, soprattutto in Italia.

Sex & the City, progetto di ricerca vincitore della call Urban Factor di Milano Urban Center del Comune di Milano insieme a Triennale Milano, sta lavorando su questo tema, in particolare sulla città di Milano, e si propone di guardare la città da una prospettiva di genere misurando a che punto si trovi in tema di inclusività. Milano è un caso studio, ma tutte le città dovrebbero essere guardate da questo punto di vista.

Le differenze di uso e di percezione vanno dallo spazio domestico a quello pubblico, e molto di questo dipende dalla condizione lavorativa femminile ai servizi offerti alle donne, sulla base delle esigenze specifiche. Da questo punto di vista sono importanti molti fattori diversi, come la presenza di servizi igienici accessibili, giardini pubblici, asili nido e la possibilità di muoversi in carrozzina o con un passeggino. Fattori che misurano anche la capacità di includere diversi target ed esigenze.

Molte ricerche mostrano che l’uso della città è differente in base al genere anche e soprattutto a causa dello svolgimento del lavoro di cura (accudimento figli o anziani, spesa e commissioni, ecc.), impegno per lo più non retribuito che purtroppo ancora oggi grava per il 75% sulle spalle delle donne. La quotidianità di chi ha questo tipo di responsabilità si caratterizza per un pattern di mobilità poligonale e frammentato, diverso dal tipico pendolarismo standard. Quello dei caregiver è uno dei tanti target che abitano le nostre città, che si muove in maniera peculiare, spesso locale e pedonale. Osservare le specificità legate ai diversi usi della città è utile perché, come dice Caroline Criado Perez nel suo libro Invisibili, «quando i pianificatori non tengono conto del genere, gli spazi pubblici diventano di default spazi maschili».

L’osservazione e la comprensione dello svolgimento della vita quotidiana di abitanti e city-users è fondamentale per strutturare proposte politiche e sociali capaci di rispondere ai bisogni diversificati e specifici. La raccolta di dati distinti per genere è come necessaria per comprendere i diversi usi della città, per mostrare esigenze differenti, e per mettere in atto politiche talmente lungimiranti da riuscire a impattare positivamente anche le casse dell’amministrazione pubblica.

Ad oggi però questi dati non esistono, non sono elaborati in modo tale da specificare i diversi bisogni e usi, da quasi nessun punto di vista: in merito all’utilizzo dei mezzi pubblici, alla percezione dell’insicurezza, ai bisogni in generale che i cittadini possono manifestare. Senza i dati, le statistiche, le rilevazioni, non si possono pensare soluzioni adeguate. È urgente quindi condurre un’analisi trasversale sul genere e l’uso della città, per fotografare la situazione attuale anche alla luce delle trasformazioni in atto imposte dalla pandemia e la conseguente quarantena sanitaria.

È per questo che Sex & the City ha avviato un questionario online, aperto a persone di ogni genere ed età residenti a Milano o frequentatori abituali della città, disponibile a questo link  https://forms.gle/didoKv9xTiAyNAgc7

I dati che stiamo raccogliendo serviranno – tra le altre cose – a rispondere a queste domande:

Come usano la città donne, uomini, ragazze e ragazzi, e tutte le identità non binarie?

Ci sono differenze sostanziali nella gestione quotidiana, nell’uso dei mezzi, nella percezione dell’insicurezza?

Milano come si presenta dal punto di vista delle differenze di genere?

Quante persone hanno subito molestie in uno spazio pubblico? 

Più risposte – da parte di donne, uomini e minoranze di genere – al questionario si otterranno, più accurata sarà la ricostruzione del quadro generale, così da poter mettere in campo politiche in grado di rendere Milano una città capace di accogliere le differenze e riconoscere le necessità di tutte le identità che la abitano.

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CHI SIAMO:

Il progetto Sex & the City è ideato e coordinato da Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro promosso da Urban Center Milano e Triennale Milano.

#urbarnisticadigenere, #genderplanning, #genderurbanism,    

Florencia Andreola (Argentina,1984) è laureata in Architettura al Politecnico di Milano con un dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura. Scrive articoli e saggi, partecipa alla produzione di contenuti progettuali a finanziamento pubblico (Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano), cura e coordina attività culturali. Testi curati:Disagiotopia. Malessere, precarietà ed esclusione nell’era del tardo capitalismo (DEditore, 2020); di Milano. L’architettura dal 1945 a oggi (Hoepli, 2018); Backstage. L’architettura come lavoro concreto (Franco Angeli, 2016); Guida all’architettura di Milano 1945-2015 (Hoepli, 2015). È stata membro e coordinatrice della redazione di “Gizmo” (2010-2017). 

Azzurra Muzzonigro (Roma, 1983) è architetta, curatrice e ricercatrice urbana. Dal 2014 al 2019 è stata professoressa a contratto presso il Politecnico di Milano in progettazione urbana. Ha conseguito un MSc in Building and Urban Design in Development alla Bartlett UCL e un PhD in Urban Studies all’Università degli Studi Roma Tre. Tra il 2013 e il 2017 ha coordinato progetti culturali e di ricerca presso Stefano Boeri Architetti. Nel Giugno 2015 ha fondato Waiting Posthuman Studio, una piattaforma di ricerca multidisciplinare a cavallo fra arte, architettura, urbanistica e filosofia. Da gennaio 2018 lavora come curatrice indipendente e consulente di ricerca per Triennale Milano, per l’organizzazione di festival e mostre.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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