Milano | Isola – Il mitico Gioia 69 cambia destinazione

La mitica palazzina di Gioia 69, noto locale milanese degli anni passati e dal nome molto “ammiccante”, sarà demolita per lasciare spazio ad un più redditizio condominio residenziale.

La palazzina schiacciata dai palazzi confinanti decisamente più alti e brutti, è di un solo piano, realizzata in stile liberty nei primi anni 10 del Novecento, originariamente utilizzata come uffici per una ditta di caldaie serbatoi e autoclavi, presenta una facciata abbastanza semplice e decorata solo nelle cornici delle finestre. Nella parte centrale si trova una piccola torretta illuminata da una graziosa trifora.

Sebbene sia in stile e sia una delle poche testimonianze della vocazione industriale del primo Novecento di via Melchiorre Gioia, presto verrà abbattuta.

Come spesso ci capita di commentare, anche se questa palazzina non pare nulla di particolarmente eclatante da preservare, non sarebbe stato possibile salvare ad ogni modo almeno la facciata e magari integrarla nel nuovo edificio, come spesso troviamo casi all’estero?

Al suo posto sarà edificato il nuovo condominio di Via Melchiorre Gioia 69. Uno stabile realizzato con l’ormai consolidato stile in voga ultimamente, che prevede facciate a pannelli frangisole disposti in modo da coprire parte delle balconate. Sarà alto come i confinanti edifici sorti a partire dagli anni Cinquanta in poi, caseggiati purtroppo abbastanza anonimi. Qui il link dove abbiamo trovato i rendering.

Via Melchiorre Gioia, Gioia 69, Liberty, Demolizioni, Residenziale, Centro Direzionale, Centrale

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

18 commenti su “Milano | Isola – Il mitico Gioia 69 cambia destinazione”

  1. l’idea di pareggiare le altezze va bene anche perchè così diminuiscono le dispersioni. Non capisco invece il mancato sforzo di integrare la facciata esistente, avrebbe caratterizzato maggiormente l’edificio.

    Rispondi
  2. Un palazzo con quello stile che già dal nome lascia un sorriso sui volti di chi lo sente per la prima volta, un edificio che si distingue dai palazzoni che lo circondano come se fosse un piccolo coniglio in mezzo a dei bufali, un luogo che ha per generazioni trasmesso divertimento e momenti indimenticabili per alcuni: la prima sbronza, un compleanno finito male o stupendo , una serata passata con la persona amata, e tante altri fatti positivi e non. Ma questa è la vita, un cocktail con lati dolci ed amari che si accompagnano a gusti piccanti o aspri).

    Sarebbe un peccato perdere una tale costruzione per sostituirla con un’altra non necessaria. Potrei capire rinnovarla ma sostituirla significherebbe uccidere il suo ricordo ed il suo simbolo.

    Rispondi
    • nessuno si e’ interessato di quella palazzina per anni, troppo facile volerla salvare dopo anni di oblio solitario. Giusto voltare pagina

      Rispondi
    • Melchiorre Gioia e’ molto bella, dinamica come deve essere una arteria di una citta’ moderna. La bellezza non ha canoni fissi, ma vedo che certe menti, si.

      Rispondi
    • Ma quale VERGOGNA e vergogna…

      Non sono certo questi gli edifici di inizio novecento da salvaguardare a tutti i costi… Anche perchè altrimenti a Milano non si muove più foglia.

      Semmai il problema è che il progetto che costruiscono al suo posto fa pena. Quindi se c’è qualcuno che si deve vergognare sono i progettisti di questo penoso edificio…

      Rispondi
      • io credo che non e’ una vergogna abbattere una palazzina che per anni nessuno ha considerato, e neppure erigere un palazzo con le caratteristiche come quelle del rendering. La vergogna e’ nella gente che diche che e’ una vergogna

        Rispondi
  3. Carina la palazzina liberty eh, però ormai decontestualizzata. Meglio il nuovo palazzo che chiude il buco e rispristina la cortina edilizia creando ordine.

    Rispondi
  4. ….quando la decisione piú logica in realtá sarebbe stata quella di mantenere l´edificio e – eventualmente – rimettere mano ai palazzi a lato.

    Rispondi
  5. Ma qualcuno di qualche istituzione approverà cosa e dove costruire o no ?!
    Poi basta guardarsi attorno e tutto diventa più… chiaro!

    Rispondi
  6. Tutti a piangere per una palazzina insignificante, in disuso da anni ed ormai completamente decontestualizzata. Lungo M. Gioia si trovano solo uffici o palazzine decrepite a prezzi da capogiro, finalmente si cerca di costruire qualcosa di nuovo e, come al solito, i vecchi si lamentano perchè gli si porta via qualche patetico ricordo di una Milano che non esiste più. Ma per favore… andate a vivere in campagna, Milano ha sempre guardato avanti e deve continuare a guardare avanti.

    Rispondi

Lascia un commento