Oggi si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del nuovo museo del design: l’Adi Design Museum di Milano.
La cerimonia di inaugurazione che era stata rinviata da mesi a causa della pandemia, si è svolta oggi, 25 maggio 2021, alla presenza, fra gli altri, del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. L’apertura del nuovo museo si carica di significati importanti in questo periodo storico, dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria globale, un simbolo della ripartenza di Milano e dell’intero Paese, soprattutto anche un luogo dove si racconta e valorizza il sistema design italiano.
L’Adi Design Museum di Milano si trova nella nuova piazza Compasso d’Oro nel distretto di Porta Volta.
Sulla piazza, aperta l’anno scorso e progettata dall’architetto Alessandro Sassi, si affaccia l’edificio in stile eclettico denominato “Tram a Cavalli”, realizzato nel 1884 come stazione dei tram a cavallo di Porta Volta. Successivamente convertito come Centrale Elettrica Edison negli anni Trenta. Il complesso insiste su una piazza di circa 8mila mq, di cui 5.988 ad uso pubblico, accessibile sia da piazzale Cimitero Monumentale, sia da via Ceresio, sia anche da via Bramante.
Il progetto di recupero è stato curato dagli architetti Giancarlo Perotta e Massimo C. Bodini, mentre lo studio Migliore + Servetto Architects con Italo Lupi ha seguito l’allestimento della collezione storica. Progetto presentato nel 2013, le demolizioni del caso nel 2014, e avviato solo nel 2018. Il sistema espositivo abbraccia le pareti perimetrali delle tre grandi navate lasciando liberi gli spazi centrali, che saranno destinati a mostre temporanee o eventi speciali. Per i circa 2000 oggetti in mostra sono stati pensati 64 diversi scenari che, traducendo il concetto collezionistico delle cabinets de curiosité, ospitano gli oggetti premiati. Alti 4 metri questi scenari, come stanze sospese, si dischiudono, svelando in una successione di scatole delle meraviglie i propri contenuti.
Lo spazio milanese ospita la collezione storica composta dagli oggetti che, dal 1954 a oggi, hanno ottenuto l’importante riconoscimento. Il museo di Piazza Compasso D’Oro sarà poi aperto al pubblico dal 26 maggio. Non avrà una biglietteria fisica (l’acquisto dei biglietti potrà essere fatto attraverso app, sito o in loco tramite i mediatori culturali che utilizzeranno degli appositi POS), ma un bookshop, un caffè e laboratori per bambini.
Il Premio Compasso d’Oro ADI, nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti, e nel 1958 affidato all’Associazione per il Disegno Industriale. Che da allora ne cura l’organizzazione e gestisce la Collezione storica tramite la propria Fondazione, istituita nel 2001. Collezione che ora confluisce nel nuovo ADI Design Museum.
Qui di seguito foto dell’inaugurazione da: la Repubblica
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che meraviglioso progetto….
ingresso con ben 2 pali della luce, dettagli in plastica, un enorme spiazzo vuoto, con disegni e linee da geometra.
Un bellissimo logo anni 80.
Ben venga il recupero del corpo eclettico ma qui la mediocrità è ovunque….che tutto sommato andrebbe pure bene, se non fosse che questo luogo, dovrebbe essere il museo del Design di Milano, la (autoproclamata) città del design.
per chi ha il salame sugli occhi suggerirei viaggio in Svizzera/Olanda o Danimarca…per imparare cosa sia il design oggi.
Ha fatto bene la Triennale a creare una sezione permanente come museo del deisgn italiano
sante parole!
E niente. Non si può essere contenti della nascita di un nuovo museo e della riqualificazione di un altro pezzo di città.
Pure il logo del non piace, che lagnosi!
In quello spazio ci vado spesso, è una piccola oasi riparata dal traffico e dal rumore delle auto, sempre più arroganti e pericolose. Ora che è finalmente aperto il museo sarà ancora più piacevole andarci.
In risposta a N, come hai detto anche tu, il museo del design di Milano è ed è sempre stato La Triennale, che da anni ha consolidato il Triennale Design Museum. Ci vado da quando ero bambino ed ho sempre visto delle ottime mostre che non hanno niente da invidiare al MoMA di New York, anzi sono di gran lunga superiori del Design Museum di Londra (che attualmente ha una pessima mostra di scarpe da ginnastica). Insieme alla collezione permanente del design, la mostra Triennale (stupende le ultime due) e le mostre temporanee (vedi Enzo Mari curato da Hans Ulrich Obrist, due nomi di grande rispetto), Milano ha un gioiello di Museo dedito ad architettura, design e arti visive contemporanee, oltre al Teatro dell’Arte. Il confronto internazionale lo regge benissimo, ed lo eccede di gran lunga.
Non ho ancora visitato l’ADI Design Museum, ma come piccola entità privata dedita Esclusivamente al premio Compasso d’Oro, mi sembra adeguato. Non è certo -e non pretende di essere- il museum del Design di Milano, ma semplicemente una selezione di design Italiano che ha vinto questo premio. E si aggiunge ai vari studi-museo quali Castiglioni, Portaluppi etc. Mi sembra Milano abbia un sistema design -insieme al Salone del Mobile- invidiabile.
Tra l’altro anche il castello Sforzesco ospita da sempre degli spazi dedicati al design, come il museo del mobile e quello delle arti applicate, nei quali si possono ammirare mobili di Sottsas, oggettistica Sambonet, ceramiche di Giò Ponti (oltre tutto il resto)…
Hai ragione tu, non è proprio il caso di lamentarsi di Milano.
L’ADI, inoltre, è un’iniziativa privata, rivolta ai prodotti di design che hanno vinto il Compasso d’oro nel corso degli anni e non un generico museo del design…