Siamo a Magliana, dove da qualche mese si è visto muovere qualcosa.
Dopo la demolizione dei ruderi in Via di Villa Bonelli, angolo Via della Magliana, sono partiti i lavori per la costruzione di un innovativo progetto chiamato Nuova Bonelli. Questo progetto consiste nella realizzazione di 2 palazzine a stecca alte 5 piani e un centro di servizi. Il complesso presenta 120 appartamenti e 60 destinati a social housing per studenti. Il progetto è stato commissionato dalla CAM S.p.A. e sarà il centro della riqualificazione di quest’area dismessa da anni.
Le palazzine sono state costruite con un sistema antisismico utilizzando il Bonus antisismico offerto dallo Stato.
Poche settimane fa è stata montata la prima delle due gru che andranno a costruire le residenze. Si tratta di una Potain MDT 178 e pochi giorni fa è stata montata l’ultima gru, una Liebherr EC-B 250.
Nella prima metà di giugno sono invece partiti i lavori per la realizzazione del centro di servizi. Ecco qui delle foto del cantiere appena iniziato.
Foto e testo di Federico Salineto
Roma, Magliana, Via di Villa Bonelli, Via della Magliana, Nuova Bonelli
Innovativo in che senso?
Perché destinato a social housing o perchè antisismico?
Ora, nel 2021 non è che ti aspetti sempre dei capolavori di architettura, ma ancora le vecchie stecche con le tende, santi numi, anche no….
Roma in questo senso non riesce a evolversi, o è soltanto una mia impressione? È la maledizione dei costruttori capitolini o proprio non ci sono più architetti nell’Urbe?
Questo progetto ha molto di innovativo, infatti si tratta dei primi progetti di social housing nella capitale e soprattutto è un complesso antisismico. Inoltre questo progetto sarà il rilancio di un’area degradata da anni.
Se pensi che il social housing rilanci un’area degradata ti auguro buona fortuna.
Credo che costruire un palazzo nuovo a norma antisismica, più che una cosa “innovativa” sia un preciso obbligo di legge a Roma e non da oggi…
In effetti non capisco nemmeno come un palazzo nuovo di zecca in costruzione possa ottenere il bonus, che di solito serve a rendere più sicuri gli edifici esistenti costruiti quando le norme erano diverse.
Quanto a “social housing”, come molte parole in inglese, vuol dire tutto e niente.
d’accordo
Hai ragione.
Bisogna are cose di lusso solo nei quartieri gia belli abitati dai ricchi milanesi.
E usare materiali scadenti nei quartieri dei poveri.
Come mai nessuno ci ha mai pensato prima????