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Milano | Santa Giulia – Presentato il progetto scelto per la nuova arena

Dopo tanto parlare, oggi è stato presentato, presso Officina 22, il nuovo palazzetto polifunzionale “più grande e moderno d’Italia” che sarà aperto entro febbraio 2026 pronto per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.

Alla conferenza stampa ha introdotto Davide Albertini Petroni, amministratore delegato di Milano Santa Giulia S.P.A.: “Siamo partiti a luglio ci sono stati i lavori di bonifica e ai primi di agosto abbiamo chiuso l’accordo con il principale operatore in Europa per gli eventi live entertainment, Eventim, per la costruzione dell’arena stessa”. 

È l’impegno di Cts Eventim, gruppo tedesco leader europeo del comparto biglietteria, che si fa carico di progettare, realizzare e gestire a Rogoredo/Morsenchio la Milano Santa Giulia Arena, impianto da 16.000 spettatori che costerà 180 milioni di euro. Il gruppo tedesco gestisce infatti palazzetti a Londra, Berlino, Copenhagen e la grande Lnxess Arena di Colonia. 

Come ha commentato, soddisfatto, il Sindaco di Milano, Beppe Sala: “Siamo partiti da un territorio da bonificare e abbiamo iniziato un percorso che ci porterà, nei tempi corretti, alle Olimpiadi. I giochi olimpici saranno la seconda fase di questo progetto, ma poi ce ne sarà anche una terza, vale a dire il post giochi. E questa partnership con Eventim porta al tavolo professionalità e una grande esperienza. È la migliore garanzia per il futuro, perché spesso abbiamo visto bellissimi casi di spazi splendidi poi dimenticati da Dio nel dopo giochi olimpici. Questo non è più contemporaneo e non sarebbe adatto ad una città come Milano“. 

Il battesimo dell’arena arriverà con le gare di hockey maschile dei Giochi olimpici invernali del 2026, successivamente il gruppo tedesco continuerà a gestire l’arena con l’obiettivo di organizzare almeno 130 eventi sportivi e spettacoli dal vivo all’anno. 

“Introdurremo un’esperienza di ospitalità molto diversa in Italia, con un’acustica e una logistica ottimizzate. Sarà un luogo di esperienza completamente nuova per artisti e spettatori” ha detto il Ceo di Cts Eventim, Klaus-Peter Schulenberg, durante la presentazione del progetto. Tutti i posti, ad esempio, avranno una visuale eccellente, con una distanza massima di 90 metri dal podio. “Sarà una tappa obbligata per tutti i tour più importanti” ha aggiunto. L’avvio del cantiere è previsto per l’autunno del 2022.

Noi a dire il vero ci saremmo aspettati qualcosa di meglio e più “accattivante” come disegno architettonico, visto così dai rendering pubblicati, l’effetto è un po’ già visto e soprattutto pare più un grande supermercato. Viene il dubbio che i committenti, visti i tempi stretti da qui al 2026, abbiano previsto qualcosa di semplice e veloce da costruire, con molta prefabbricazione e pochi ‘fronzoli’, in modo che sia difficile che l’arena non sia terminata in tempo per le Olimpiadi invernali. Potrebbe essere una spiegazione al poco estro creativo che traspare da questi rendering.

Referenze fotografiche: Cts Eventim

Tag: Milano-Cortina 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Santa Giulia, Rogoredo, Morsenchio, Arena sportiva, Milano Santa Giulia Arena, Pala-Italia,




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


31 thoughts on “Milano | Santa Giulia – Presentato il progetto scelto per la nuova arena

  1. Caterina Cinguelli

    Credo che una struttura semplice e funzionale sia la scelta giusta per questa categoria di uso nell’attuale contesto italiano.

      1. Laudato

        E aggiungere una buona manutenzione e ordine degli spazi con una programmazione degli eventi di alta qualità e ciò che più serve a Milano, piuttosto che un’altra cattedrale di periferia

        1. UTi

          Non ho capito: se è bello è una “cattedrale di periferia” mentre se è brutto è un “dono per la città”??

          Forse è meglio cambiare agenzia di PR…. 🙂 🙂

          1. Laudato

            Ciao UTi, nessuno ha tirato in ballo il discorso bello/brutto. Forse è meglio cambiare insegnate di italiano, ma forse sei un po’ in ritardo.

    1. Anonimo

      Sembra poco di più di una struttura temporanea.

      E visto “l’attuale contesto italiano”, magari è proprio così, e dopo le Olimpiadi si trasformerà in qualcos’altro.

  2. Anonimo

    Dire banale è fargli un complimento.

    In pratica è uno scatolone viola.

    Per carità, comprendo chi afferma che per la tipologia possa anche andar bene, sarà senza dubbio più semplice da manutenere e quant’altro, però per essere una sede olimpica siamo un po’ ai minimi termini..
    Senza contare che doveva diventare un po’ un elemento di spicco di Santa Giulia. E pure su questo fronte insomma..

  3. Anonimo

    Ma quali “tempi stretti”, per costruire qualcosa d diverso da “un grande supermercato” non servono certo 5 anni, dai.

    1. Dario

      Esatto! Ridicolo! e dovrebbero esser gia’ partiti i lavori da mo’ e invece parlano di inizio lavori autunno 22 Ma santo dio perche’!!???…..a dir poco penoso e aggiungo 180 milioni di euro x quella roba? Scherziamo??!con meno di quella cifra e’stato costruito quel colosso del sesto Eni a S.Donato!…

      1. _

        In realtà se guardiamo alla la Lanxess Arena di Colonia nata per l’Hockey su Ghiaccio e che è gestita dallo stesso gruppo che ha preso in carico la nostra, è costata 20 anni fa 153 milioni di euro, quindi 180 milioni del 2021 ci starebbero pure.

        Il punto è che l’arena polifunzionale di Colonia non solo è leggermente più grande ma soprattutto è bella, cioè sembra veramente un palazzo dello Sport e non il deposito della logistica di Amazon.

  4. Andrea

    Anche a me ricorda l’Ikea, in versione migliorata.

    Stiamo parlando però di un palazzetto dello sport a pochi passi dalla tangenziale, l’equivalente del “meraviglioso” forum di Assago per intenderci.

    Investire per avere un progetto “da archistar” in quel luogo non so se avrebbe avuto senso. Il successo di questa struttura sarà dato principalmente dalla qualità dei servizi offerti e la priorità va certamente data alla struttura interna.

  5. Anonimo

    ATTENZIONE: “La facciata dell’edificio, ha precisato il ceo di Eventim Klaus Peter Schulenberg, non è ancora definitiva e potrà essere modificata nel corso di quest’anno. ”

    Così su Milanotoday, quindi non è ancora detta l’ultima.

  6. Anonimo

    solite polemiche da falliti e nullafacenti. ottimo progetto, pensato, che sarà funzionale e utile alla popolazione.

    siete solo dei poveracci senza dignità, trovate altro da criticare

    1. Anonimo

      In realtà il progetto non è manco definitivo, non è passato in Commissione Paesaggio e lo stesso Maran dice che il tema facciate è provvisorio…

      Quindi in attesa del progetto finale (che si spera un po’ meno bruttino esteticamente), non vedo perchè dare la patente di “fallito senza dignità” a chi ci fa su un po’ si sana e giustificata ironia….

          1. Anonimo

            Una bella benzodiazepina e passa tutto. Tranquillo, se vai da uno bravo poi te la passa la mutua.

  7. Ale

    Solo Torino col PalaIsozaki ha una struttura migliore, in Italia siamo messi malissimo. A Roma hanno chiamato l’archistar ed è tutto fermo da anni.
    Dobbiamo accettare la situazione da cui partiamo, in Italia gli impianti sportivi (inclusi gli stadi di calcio) sono al livello di 30 anni fa.

    Va strabene così. E’ sicuramente più moderno del pessimo Forum

  8. Raniero Avogadro

    Peccato! Milano avrà un’altra arena (a mio avviso nel posto sbagliato) ma un altro baraccone esteticamente deprimente. Non c’è bisogno di archistar. Ci sono in Italia tanti architetti validi, capaci sicuramente di creare qualcosa di meglio. Mi meraviglio che i responsabili del progetto Santa Giulia abbiano accettato supinamente una struttura del genere.

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