Casa Sabina è stata completata. È una palazzina a stecca di dieci piani posta ad angolo tra le vie Tognazzi e Gassman nel Quartiere Adriano a Crescenzago.
Ora che l’edificio è praticamente completato o quasi (mancano piccoli dettagli come il giardinetto), possiamo vederne le forme.
Onestamente l’edificio non ci entusiasma: finestre troppo piccole (sicuramente per ragioni energetiche) e un effetto troppo “muraglione”, soprattutto verso via Ugo Tognazzi. Anche qui notiamo la scelta diffusa del momento, ovvero le logge anziché i terrazzi, che lo rende abbastanza anonimo.
Per giunta, avremmo preferito che attorno, specie lungo via Tognazzi, avessero provveduto a piantare grandi alberature. Sarebbe servito ad attenuare l’effetto calore che d’estate si creerà di sicuro e poi, magari per nascondere un pochino l’edificio.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Tag: Crescenzago, Quartiere Adriano, Parco Adriano, Casa Sabina, via Ugo Tognazzi, Via Vittorio Gassman
Vituperio per gli occhi! Lo dico così per non bestemmiare :))
Così adesso possono chiudere San Vittore e trasferirli tutti qui dentro.
Mi spiace però per i carcerati.
La correzione penale dovrebbe essere inprontata a principi di umanità e clemenza senza infliggere all’individuo un aggravio delle sue pene.
Ma c’è qualcuno, non so in comune.., che visiona e autorizza i progetti ?!?
Senza parole.
Tipo Quarto Oggiaro in pratica.
Io ci metterei chi lo ha disegnato e chi lo ha autorizzato!
ma le ventole sui balconi/loggie?
che pena questi mostri di periferia.
Il senso estetico di una grattugia…
Ma perché le ventole?
Non lo sai?
Le ventole sul balcone fanno molto chic!
????????
Difendo spesso questi palazzi di periferia che consentono, a chi non può permettersi prezzi da sceicco, di non doversi trasferire in provincia di Lecco o Novara.
Questo è pessimo, il classico casermone degno della Milano anni ’70.
Mi chiedo com’è stato possibile progettare siffatta bruttura architettonica.
palazzina?!?!? ma pare uno scampolo di Corviale!!
definizione Treccani della “palazzina”:
Nella moderna tipologia edilizia, casa signorile plurifamiliare, a pianta centrale senza cortile, ma spesso fornita di una o due chiostrine o cavedî interni, e talora con gli spazî di distacco dagli edifici limitrofi sistemati a giardino, a 4 o 5 piani, con uno o più appartamenti per piano.
È la morte dell’architettura.