Milano | Santa Giulia – Ricorso al Tar contro l’arena Olimpica

La strada per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 pare incontrare un primo ostacolo. Infatti è notizia di oggi che il gruppo Cabassi ha depositato ieri un ricorso al Tar contro la delibera urbanistica per l’area del PalaItalia, l’arena di Santa Giulia che dovrà ospitare le gare di hockey maschile ai Giochi invernali del 2026 e la cerimonia d’inaugurazione delle Paralimpiadi. Diventerà subito dopo il palazzetto per sport e concerti della città.

Il Ricorso al Tar

I Cabassi, proprietari del Forum di Assago, si erano già rivolti (con successo) al Tar per contestare la delibera di assegnazione della riqualificazione del Palasharp di Lampugnano. Come immaginabile la nuova azione legale rischia di rallentare la corsa contro il tempo per la realizzazione del palazzetto olimpico a Santa Giulia. 

Per ora non è chiaro, come si apprende dall’articolo del Corriere della Sera, se il ricorso sia un vizio dovuto alla trasformazione dell’area o all’assegnazione.

Il 27 maggio scorso il Consiglio aveva approvato la ratifica dell’adesione del Comune all’atto integrativo dell’accordo di programma Montecity-Rogoredo che consentiva di portare a compimento il quartiere. L’atto prevedeva il riassetto planivolumetrico dell’area con una rimodulazione dei servizi complessivi. Invece dell’auditorium pubblico inizialmente indicato, il nuovo piano introduceva l’arena olimpica, con intorno un parco di 365mila metri quadrati, nuove scuole, un museo per i bambini e una biblioteca. Inoltre prevedeva una nuova sede del Conservatorio, residenze, attività commerciali, uffici e negozi di vicinato. 

Il progetto

Il Palaitalia previsto a Santa Giulia, sarà l’arena al chiuso più grande e moderna d’Italia. Avrà la forma di un’enorme scatolone, con sedicimila spettatori all’interno e una piazza di 10mila metri quadrati davanti.

La realizzazione della nuova struttura è stata aggiudicata a Cts Eventim, uno dei leader nel settore della biglietteria e dell’organizzazione di eventi live, che dovrà progettare, realizzare e gestire la nuova struttura di Santa Giulia. L’investimento complessivo sarà di 180 milioni di euro. La società gestisce, tra i tanti, l’Apollo di Londra, Tempodrom di Berlino, Lanxess Arena a Colonia. Dopo le olimpiadi, una stima per il futuro del palazzetto prevede che possa ospitare tra i 130 e i 200 eventi all’anno, tra sport, rock ed eventi vari d’intrattenimento.

Già da diverso tempo sono in corso le bonifiche dei terreni, mentre per il vero e proprio cantiere bisognerà attendere l’autunno prossimo 2022. Il termine dei lavori era previsto peri 2025.

Referenze fotografiche: Cts Eventim

Tag: Milano-Cortina 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Santa Giulia, Rogoredo, Morsenchio, Arena sportiva, Milano Santa Giulia Arena, Pala-Italia,

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11 commenti su “Milano | Santa Giulia – Ricorso al Tar contro l’arena Olimpica”

  1. Il re è nudo. Ecco il principale responsabile della fatiscenza delle strutture sportive milanesi. In pratica la società che gestisce il forum di assago da decenni blocca attraverso ricorsi al tar ogni ammodernamento e realizzazione di nuove strutture sportive a Milano per proteggere il forum di assago e le manifestazioni e attività che si svolgono lì, forum che ricordiamo venne costruito dopo l’anomalo crollo del palazzo dello sport a Milano a causa della neve. Il risultato è che attraverso questi semplici ricorsi al tar, che stranamente vincono sempre, le strutture sportive nella città di Milano sono da decenni o in condizione fatiscenti come il palasharp, o semi fatiscenti come per es. il palalido i cui lavori sono stati bloccati per anni e dove sono riusciti a impedire, sempre con ricorsi al tar, la realizzazione di parcheggi (come al forum), o anche la semplice sistemazione della corsia preferenziale vicino al Palalido ora un’area abbandonata dove nemmeno è possibile parcheggiare per poi andare al palalido.O al vigorelli anche lì lavori bloccati e modificati con ricorsi al TAR per supposte ragioni storiche di conservazione della pista originiale, impedendo di avere una struttura ciclistica omologata a norma europea, quindi impossbile da utilizzare per manifestazioni ciclistiche di alto livello che ora si svolgono altrove a londra, madrid, parigi, e in altre città d’Europa o solo avere una struttura polifunzinale sportiva, anche quella lavori al rallentatore da anni per ricorsi al tar. Nel 2014 una società aveva vinto una gara del comune di Milano per realizzare un’arena da 13.500 posti nell’ex palazzo delle scintille a Citylife, ma anche qui, guarda caso, il bando era stato subito impugnato davanti al tar dal secondo classificato.Indovinate chi? La società che gestisce il Forum di Assago. Restauro bloccato da ricorsi e controricorsi, fino alla sentenza con cui il Consiglio di Stato lo scorso aveva bocciato il bando di assegnazione. E ora sempre con i ricorsi al tar,che stranamente vincono sempre, rischiano di mettere a serio rischio anche l’organizzazione di una manifestazione fondamentale a livello economico e sportivo per Milano e l’Italia come le Olimpiadi.

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  2. TAR, istituzione inutile coacervo di parassiti dei contribuenti. Irresponsabili e viscidi quelli che hanno fatto ricorso, piuttosto che farsi tagliar fuori preferiscono dirottare un progetto fondamentale.

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    • Italia paese delle banane! Stan facendo di tutto per far fare a Milano e all’Italia intera una figura di merda biblica!!!
      Moves le olimpiadi sono dietro l’angolo!!!!!

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      • I proprietari del Forum di Assago che si oppongono alla costruzione di nuove strutture. Immagino quanto avranno speso in avvocati pur di trovare il cavillo per bloccare tutto. Il vero freno all’ammodernamento del paese passa da queste cose.

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  3. Si parla tanto di riforma della giustizia ma nessuno parla di giustizia amministrativa! Il potere interdittivo dei TAR deve essere fortemente limitato e bisogna inserire delle multe severe per le liti temerarie, come avviene in altri Paesi!

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      • Beh è un evento accidentale. Come un meteorite o un terremoto.

        In fondo chi mai avrebbe pensato che chi era escluso facesse ricorso al TAR….non era mai successo!

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      • Ah si?!? Beh allora non dovevano progettare una struttura “chiave” in una zona conosciuta per inquinamento e speculazione… dal 2009, anno di consegna delle case è rimasto tutto così com’è (e siamo nel 2021!!!!) complimenti a chi ha scelto quella bella zona…

        Il demente

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        • Che ragionamento è? Si doveva lasciarla a marcire nell’incompiutezza o cercare di rimettere a posto le cose? Mai sentito dire “Meglio tardi che mai”?

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