Milano | Trasporti: Atm e Stadler svelano il futuro tram

E’ stato presentato ieri, in occasione di Expo Ferroviaria 2021, exhibition dell’intero settore, il nuovo tram di Milano. Atm e Stadler Valencia hanno infatti “svelato” il modello del Tramlink, il futuro veicolo che rinnoverà la flotta tram di Atm.

La consegna del primo esemplare è prevista entro il 2022 e, dopo il necessario e consueto periodo di collaudo, entrerà in servizio nella primavera 2023. La gara per la fornitura dei tram è stata aggiudicata a Stadler Valencia, e prevede la consegna di 80 mezzi, di cui 50 per il servizio urbano e 30 per quello interurbano, per un investimento complessivo che ammonta a 172,6 milioni di euro.

Tra le innovazioni, in queste carrozze comunicanti saranno installati 4 monitor, ciascuno dei quali mostrerà l’indicazione delle fermate e del percorso, e informazioni generali sullo stato della mobilità cittadina. Inoltre 10 telecamere interne anche lungo tutto il corridoio, saranno collegate con la centrale Security di Atm per garantire un presidio costante e di conseguenza una maggiore sicurezza per tutti i passeggeri.

I veicoli saranno lunghi 25 metri, con disponibilità di 66 posti a sedere e bidirezionali, per permettere l’inversione di marcia in caso di necessità e l’ottimizzazione dei capolinea tranviari di nuova realizzazione. Sono dotati di carrelli, cosiddetti “pivotanti”, che consentono una migliore gestione delle curve e una riduzione delle emissioni acustiche, migliorando così il comfort di viaggio.

Tramlink sarà inoltre completamente accessibile in quanto dotato di pianale ribassato, per rendere più agevoli la salita e la discesa ai passeggeri con disabilità motoria.

L’acquisto di questi tram si inserisce nel più ampio piano di investimenti di Atm che prevede il rinnovo dell’intero parco mezzi di bus, tram e filobus. L’obiettivo è di supportare il processo di transizione ecologica in corso dell’Azienda e di Milano. Entro la fine del 2021 la flotta green in circolazione sarà composta da 170 bus elettrici, 154 ibridi e 3 a idrogeno, ai quali si aggiungono i nuovi 30 filobus “Trollino”, già in servizio.

L’obiettivo del piano “Full Electric” di Atm prevede, entro il 2030, una flotta di 1200 bus completamente elettrici, che porteranno alla riduzione del consumo di gasolio pari a 30 milioni di litri all’anno e delle emissioni di CO2 pari a 75mila tonnellate all’anno

Una rivoluzione tecnologica e culturale che cambia il futuro della mobilità, per una città sempre più smart e sostenibile.

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21 commenti su “Milano | Trasporti: Atm e Stadler svelano il futuro tram”

  1. Ma sostituiranno anche le 28?
    Da un punto di vista della funzionalità sarebbe un grosso passo avanti, certo che si perderebbe un elemento storico, una caratteristica unica di Milano, non saprei cosa augurarmi.

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  2. La bidirezionalita’ perché?
    Senz’altro avrà un un’utilità in caso di incidenti e guasti ma nel normale svolgimento della tratta quale sarebbe il vantaggio?
    Arrivati al capolinea né avranno sempre uno dietro che deve finire le fermate perciò non potranno tornare indietro.
    Faranno delle linee cortissime con il tram che fa avanti e indietro?

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    • signora vede che i binari rimangono sempre due e le linee rimangono invariate… semplicemente al capolinea invece di dover fare un anello che occupa spazio e costa di più ci sarà un binario congiunto in cui il tram potrà fare la deviazione sui binari della direzione opposta

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    • Su nuove linee puoi studiare i capolinea in modo più compatto e probabilmente anche gestire linee esistenti in modo più flessibile se fai un po’ di lavori.

      In realtà credo che la principale ragione sia che costano meno, visto che Milano è uno dei pochissimi casi di città con tram monodirezionali e quindi i tram che compri andrebbero adattati su specifica con costi ovviamente maggiori.

      Comunque con le porte da tutti e due i lati c’è più spazio in piedi e visto che son sempre strapieni, è meglio così.

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    • I capolinea saranno più contenuti in termini di spazio perché non sarà più necessario avere un anello di chiusura che permetta l’inversione di marcia ma basterà un binario sdoppiato. Ci sarà maggiore versatilità per le linee esistenti e future.

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      • Lo svantaggio è che ti porti a spasso uno spazio sprecato per la seconda cabina, hai porte dappertutto e che i sedili sono tutti uno di fronte all’altro e per metà contromarcia.
        Ma se aprono un sacco di nuove linee con i capolinea più compatti, ci si può adattare.

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    • Hai mai sentito parlare del concetto di “scambi”? (E non mi riferisco ai locali per scambisti)

      Il vantaggio è ovvio: un tram unidirezionale può fare capolinea solo dove c’è un anello di inversione, e questo limita molto la possibilità di disegnare le linee.

      Un tram bidirezionale può fare capolinea dovunque ci sia uno scambio, e anche costruirne uno ex novo è certamente molto più semplice che costruire da zero un anello.

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      • L’importante è che lo facciano, la rete di Milano sembra ferma agli anni 30 con tutte le linee che vanno ad imbudellarsi in centro dove gira un tram (vuoto) ogni 30 secondi.

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    • Era in effetti una cosa molto Milanese, ma è ha senso omologarci basta che in cambio otteniamo una velocità media, distanza tra le fermate, frequenza e asservimento semaforico anche quelli in linea con quello che c’è in Europa per le reti tramviarie.

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    • Amico,
      Temo che tu penserai al voto per i prossimi cinque anni, come ci hai pensato negli ultimi cinque (dieci?). Come testimoniano tante perle di cui hai fatto dono ai frequentatori di questo sito nel corso del tempo, tutte con il denominatore comune dell’avversione per chi la pensa diversamente da te e con decorazioni floreali della tua prosa ricche di riferimenti sessuali fuori luogo

      Fattene una ragione, i milanesi pendono in larga maggioranza verso scelte politiche poco ideologiche, pragmatiche ed educate. Un po’ come mettere il segno meno davanti alla tue caratteristiche, a giudicare dal modo di esprimerti. Che sai, ricordano quelli della Bestia a cui probabilmente ti ispiri. Non ha fatto una bella fine…

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    • Dovrai abituarti per i prossimi lunghissimi per te 4 anni a venire andare avanti una milano dove la stragrande dei cittadini vuole meno auto e più piste ciclabili.

      Fattene una ragione.

      I cittadini hanno benedetto una citta diversa dalla tua fogna maleducata e vogliono meno auto e meno arroganza.

      Hanno bocciato tutto ciò che rappresenti.

      E TUTTI i municipi sono diventati rosè.

      Buon maalox
      Torna nella fogna della bestia a escort gay e droga e fascisti che mimano fellatio. Quello sarà il tuo mondo per I prossimi 4 anni.

      A Milano non mancherai sicuramente.

      E chiuditi il tombino sopra la testa quando torni di sotto..

      Ciaone

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    • In effetti le elezioni sono state un plebiscito epocale e incontrovertibile per la Milano di questi anni.

      Avrei preferito almeno un ballottaggio per vedere un minimo di campagna elettorale e di discussione, ma i cittadini han deciso altrimenti e avanti così per altri 5 anni.

      L’unica consolazione è che adesso … Maran farà carriera (si spera a Roma) 🙂 🙂

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  3. NEL MONDO CIRCOLANO TRAM DI TUTTI I TIPI: A CONVOGLIO, SNODATI, BIDIREZIONALI, A CREMAGLIERA , A FUNE ED ALTRI ANCORA.

    ATM HA SEMPRE AVUTO ELETTROMOTRICI ISOLATE O CONVOGLI BIDIREZIONALI SULLE LINEE INTERURBANE, DI CUI RESTA SOLO IL SERVIZIO DI LIMBIATE CON TRENI DI DUE ELETTROMOTRICI E UNA RIMORCHIATA CENTRALE.

    IN CITTA’ CIRCOLO’ PER MOLTO TEMPO UN TRAM TRA CORVETTO E ROGOREDO. ERA LA LINEA 32 (CHIAMATA POPOLARMENTE “GIBUTI”), A BINARIO UNICO, CHE, ESSENDOVI IN PIAZZALE CORVETTO IL REDEFOSSI, ERA AVULSA DAL CAPOLINEA A CAPPIO DELLE LINEE 13, 20 E 22 E INVERTIVA LA MARCIA SULLO STESSO BINARIO CAMBIANDO LE ASTE.

    A ROMA LA LINEA 8 E’ ESERCITA CON TRAM BIDIREZIONALI PERCHE’ IN PIAZZA VENEZIA NON C’E’ SPAZIO MATERIALE PER UN CAPOLINEA A CAPPIO, MA QUELLO PERIFERICO DI CASALETTO LO E’.

    L’IDEA DI AVERE A MILANO ELETTROMOTRICI URBANE BIDIREZIONALI VENNE PER POTER PROLUNGARE DETERMINATI PERCORSI COME A RONCHETTO E BOVISA , MA E’ UN DISCORSO DI PROSPETTIVA.
    E DELLE 80 MOTRICI OPZIONATE 30 SARANNO ATTE AL SERVIZIO INTERURBANO.

    LE GLORIOSE K35, QUESTO IL NOME TECNICO DELLE “1928” O “A CARRELLI”, RESTERANNO IN SERVIZIO ASSIEME A 20 TRAM A DUE CASSE (4714-4733) E 51 TRAM SERIE 4900 (DA 4900 A 4950).
    VERRANNO RADIATE INVECE LE VETTURE SERIE 4600 (13) E DA 4951 E 4999 (49).

    I CAPILINEA A TRONCHINO PER LE BIDIREZIONALI SONO SEMPRE A DOPPIO BINARIO E CON DOPPIA COMUNICAZIONE, QUINDI NESSUNA SOGGEZIONE D’ESERCIZIO, COME PAVENTATO DA UNA LETTRICE.

    INOLTRE CON VETTURE BIDIREZIONALI SI PUO’ INVERTIRE LA MARCIA IN QUALUNQUE PUNTO DELLA RETE PURCHE’ SI ABBIA UNA COMUNICAZIONE INCROCIATA. CON VANTAGGI EVIDENTI.
    PENSIAMO A UNA LINEA COME LA 14 CHE SE SI INCAGLIA, PONIAMO, IN PIAZZA CANEVA VERSO CERTOSA NON PUO’ PIU’ RECUPERARE FINO A MUSOCCO (RESTANDO IN LINEA) MENTRE POTREBBE FARLO COL MATERIALE REVERSIBILE.

    CONSENTITEMI UN PENSIERO: LA TRASPORTISTICA E’ UNA SCIENZA BELLA E COMPLESSA CHE SI APPRENDE STUDIANDO TANTO E NON CONCEDE SPAZIO ALLE ESTEMPORANEITA’. A COMINCIARE DA QUELLE DEI POLITICI, CHE ASSIEME AI GIORNALISTI QUANDO LA TRATTANO… LASCIAMO PERDERE.

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    • Che peccato! Verranno rimosse le 49 non revamping! Sono le migliori in esercizio… contento invece per le 4600 sono contento.
      Ormai siamo quasi alla fine del 2022. Ci sono novità?

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