Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: posata la prima pietra

Questa mattina si è tenuta, alla presenza delle autorità, la posa della prima pietra (simbolica, visto che i lavori sono cominciati già da qualche mese) per il cantiere dei lavori della nuova stazione di Sesto San Giovanni. Sono molti gli intervenuti all’evento, come il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, ma anche l’a.d. di Hines Italia Mario Abbadessa e Luigi Cimolai, guida dell’omonima azienda.

Progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners, la stazione sarà di fatto il primo fondamentale tassello di questa titanica operazione che risanerà la vasta area della cittadina industriale delle acciaierie Falck. “Una delle trasformazioni urbane più grandi d’Europa” come è stato più volte affermato durante la cerimomia.

Qui di seguito il plastico della stazione.

Le opere di costruzione della nuova stazione ferroviaria, iniziate già nel mese di luglio, vedranno la realizzazione di una passerella di 89 metri di lunghezza per 18 di larghezza, posta al di sopra della linea ferroviaria esistente. La passerella unirà le due parti di Sesto San Giovanni da sempre divise dai binari, ovvero Piazza 1° Maggio e le aree ex Falck.

I lavori di costruzione della nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni sono stati affidati a Cimolai Spa dopo una gara pubblica, indetta da Milanosesto Spa. Si tratta della società proprietaria delle immense aree ex Falck, al centro di uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana.

Sarà attrezzata con servizi e spazi commerciali e fungerà da punto panoramico di osservazione su tutto il progetto di MilanoSesto, che trasformerà un’area di 1,5 milioni di metri quadrati, ridisegnando l’assetto urbano dell’intera città di Sesto San Giovanni e contribuendo anche a ridefinire i nuovi confini dell’area metropolitana di Milano.

Con riferimento al progetto, la timeline di MilanoSesto prevede tra pochi mesi, all’inizio del 2022, l’avvio del cantiere per la realizzazione del primo lotto privato Unione 0, grazie all’investimento di Hines pari a 500 milioni di euro. Lo sviluppo di questa prima porzione, con una superficie lorda di circa 250.000 mq, inclusiva di spazi fuori terra ed interrati, vedrà la costruzione di uffici, aree destinate all’hospitality e alle attività commerciali di vicinato. Vedrà anche un’offerta residenziale innovativa basata su canoni accessibili, servizi ancillari dedicati alla persona e uno schema intergenerazionale declinato in student housing per i più giovani e multifamily per professionisti e giovani famiglie, oltre alla prima porzione di parco. Accanto a Unione 0 sorgerà un polo di eccellenza sanitaria, la Città della Salute e della Ricerca, che ospiterà le nuove sedi dell’Istituto Nazionale dei Tumori e dell’Istituto Carlo Besta.

Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni: “La posa della prima pietra per la nuova stazione a ponte è un momento simbolico che apre una nuova era di trasformazioni significative con la riqualificazione delle ex aree Falck, la più ampia rigenerazione urbana a livello europeo, che entra nel vivo. Finalmente, grazie a questa moderna infrastruttura che sarà anche funzionale alla Città della Salute e della Ricerca, le due parti della città da sempre divise dalla ferrovia saranno collegate tra loro. Sesto San Giovanni è pronta a proiettarsi in una dimensione futura dal sapore internazionale, facendo da traino per tutta la Città Metropolitana e permettendole così di tenere il passo delle maggiori metropoli europee. La stazione a scavalco è solo il primo fondamentale tassello all’interno di una riqualificazione senza precedenti che vedrà l’amministrazione comunale grande protagonista nel presente e nell’immediato futuro”.

Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di MilanoSesto: “Con oggi cominciamo a vedere i primi segni tangibili di un lavoro iniziato ormai oltre due anni fa con i nostri partner Hines e Prelios, svolto grazie al supporto fondamentale di Intesa Sanpaolo e alla proficua collaborazione con il Comune di Sesto San Giovanni. Proprio attorno a questo nodo importante della rete dei trasporti dell’area metropolitana di Milano tra pochi mesi vedremo sorgere da un lato la Città della Salute e della Ricerca, fortemente voluta dalla Regione Lombardia e, dall’altro, la prima porzione di quella che sarà una vera e propria nuova città grazie all’investimento privato di Hines su quello che chiamiamo lotto Unione 0. Si tratta, nel complesso, di una grande scommessa non solo su Sesto San Giovanni, ma anche sull’area metropolitana milanese, finalmente anche fuori dalle mura del Comune di Milano. E si tratta anche di un modo molto concreto di contribuire alla ripresa post-Covid costruendo un pezzo del futuro collettivo di questo territorio e del Paese”.

Luigi Cimolai, Presidente di Cimolai: “Siamo orgogliosi di partecipare da protagonisti al più grande progetto di riqualificazione urbana italiano che darà vita alla nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, un’opera ambiziosa per complessità, dimensioni e tempi di realizzazione. In oltre 70 anni di storia, la mia azienda ha consolidato la leadership internazionale operando nei contesti urbani di tutto il mondo, ultimi dei quali New York e Londra, in collaborazione con le più importanti firme dell’architettura, a partire da Renzo Piano. I nostri progetti, avveniristici e dalla grande iconicità, sono sempre studiati per generare un positivo impatto sociale in termini di sostenibilità e vivibilità delle aree interessate. Un doveroso ringraziamento a Milanosesto, ai partner e a tutte le istituzioni che hanno partecipato a questa cerimonia dal forte valore simbolico”.

Referenze fotografiche: Marco Montella

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9 commenti su “Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: posata la prima pietra”

  1. Non era più rimandabile un intervento su Sesto FS. Ma sono tantissime le stazioni lombarde che andrebbero svecchiate e modernizzate.

    In Italia spendiamo davvero troppo poco per le ferrovie, soprattutto per treni e stazioni del trasporto pubblico locale. Francia e Germania stanno su un altro pianeta rispetto a noi.

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  2. Renzo Piano è uno dei più famosi architetti e come tale conosce poco la cultura “popolare” di quelle zone ma, oltre a Piano, anche e soprattutto tutti gli incravattati che si fanno fotografare non hanno pensato minimamente a dirigere politicamente il progetto per permettere agli abitanti di raggiungere la ex Falc senza usare l’auto.

    Si è persa l’occasione per realizzare una connessione ciclabile tra le due aree della città di Sesto divisa dai binari del treno.

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    • Quando si parla di rendere una città poi inclusiva: nelle foto si vedono solo maschi bianchi di mezza età, dello stesso ceto sociale.
      Nessuna donna, nessun disabile, nessuno che possa portare una visione diversa delle cose, con esigenze diverse.
      Quindi le piste ciclabili ciao, non penso che siano minimamente prioritarie per quei signori.

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