Milano | Centro Storico – Restaurati i portici di palazzo Crespi del Portaluppi

Completata da poco la riqualificazione dei portici del meraviglioso Palazzo Crespi di corso Matteotti 1 e piazza Meda, nel Centro Storico di Milano.

L’elegante edificio si staglia in maniera monumentale sulla bella piazza Meda, a due passi da piazza San Babila. Realizzato tra il 1928 e il 1932 in stile dèco dal grande architetto Piero Portaluppi, fu commissionato dai Crespi, famiglia di imprenditori ed editori (Corriere della Sera). Il palazzo si colloca a cuneo tra via Pietro Verri e Corso Giacomo Matteotti nel grande riassetto urbanistico portato a compimento tra gli anni Venti e Trenta del Novecento.

Il corpo angolare introduce il portico con una serliana monumentale, con finestre decorate e coronato da un timpano spezzato. Nel corpo posteriore, il porticato a serliana muta in un portico con colonne che reggono archi a tutto sesto. La decorazione delle facciate è abbastanza sobria, eccezion fatta per le lesene, che scandiscono gli spigoli e i ricchi balconi del secondo piano e del quinto piano.

In questo edificio si ritrova il tipico stile dell’architetto Portaluppi, arricchito e reso monumentale attraverso una scelta sapiente di materiali, marmi e graniti: più scuri nel basamento e più chiari alla sommità, essi creano una raffinata alternanza cromatica.

Il restauro del palazzo, nel quale si ritrova tutto lo spirito della Milano anni Trenta, è stato curato dallo studio Andrea Bonizzi e Giuseppe Raimondi. Tale intervento ha previsto il ripristino dei soffitti lignei, la pulizia e il restauro di tutti i marmi. A conclusione è stato apportato un progetto di illuminazione che valorizza il porticato, realizzato con la collaborazione della società Bilumen.

Immagini: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Centro Storico – Restaurati i portici di palazzo Crespi del Portaluppi”

    • Ad ogni post ti riveli sempre più per quel che sei veramente…

      un povero complessato che ha trovato finalmente un tema che lo fa sentire trendy e batte pedissequamente solo su quello, senza la minima considerazione nel merito.

      Oltretutto incapace di scrivere persino una parolaccia senza fare errori di ortografia (“cecazzo..”)

      Purtroppo per te (ma non per noi, caro Wf) quello resterà un capolavoro del Portaluppi e i portici non faranno affatto schifo a prescindere che la piazza sia pedonale o meno e, soprattutto, a prescindere dalle tue ridicole e improbabili pose da attivista da tastiera.

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    • Ok wf. Pedonalizziamo turro. E facciamo gabbie per i turrini. Poi, come lo zoo, verremo da zone più nobili, anche senza auto, se ce lo chiedi tu, ad osservarli, a fare le foto e a dare loro cibo.
      Kennedy ci?

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  1. Come siete cattivi,
    Wf ha bisogno di aiuto,
    di un percorso di recupero che gli faccia superare i traumi che deve subire ogni giorno, ogni volta che vede un SUV.
    Su dai, siate comprensivi, mettiamoci d’accordo e diamogli una mano.

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  2. Però che corso Matteotti debba essere pedonalizzato o almeno rivisto allargando di molto i marciapiedi non è per niente una brutta idea.

    Questi stradoni per le auto del centro storico devono diventare strade vive e pedonali, la sosta in strada deve sparire e le corsie ridotte al minimo per far correre meno veloci le auto. Più si limitano le auto in tutte le zone di pregio e meglio è.

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      • Per me va bene.

        Facciamo un patto io mi faccio un corso di recupero pro suv e voi mi pedonalizzate questo svincomo da A4 e corso Matteotti.

        Perché Milano è piena di Diamanti puri (portaluppi) lasciati letteralmente nel letame(sono stato educato cit).

        E la responsabilità è dei milanesi.

        E Milano è letteralmente piena di questi diamanti lasciati nella m…

        La m sono strade schifose si automobili e traffico che soffocano questi palazzi.

        Quindi il palazzo perde ogni valore.
        Perde ogbn suo senso e significato come elemento della città. E paesaggio urbano.

        Pedonalizzate e io mi faccio il corso.
        Mi sembra uno scambio equo…

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