Milano | Duomo – L’oblio senza fine di piazza dei Mercanti

Piazza Mercanti nella nostra percezione viene considerata come fosse il retrobottega di luoghi più importanti quali piazza del Duomo e l’osannata e in gran spolvero piazza Cordusio.

Nella prima ci sono il Duomo e la Galleria che con la loro potenza iconica non permettono di vedere le magagne (che persistono, come abbiamo già scritto pochi giorni or sono), mentre nell’altra piazza sono arrivati gli investimenti che stanno lustrando prima i palazzi di inizio Novecento e poi daranno una rinfrescata alla piazza.

Invece piazza dei Mercanti, la medievale, è trattata come un vero cortile quasi nascosto e forse da non ammirare. Non importa che ci siano palazzi del 1200, del 1300, del Quattrocento e Seicento a testimoniare la storia della città: la sciatteria di quest’angolo di Milano, che meriterebbe una maggiore attenzione, è imperdonabile, a nostro avviso ed è per questo che spesso la menzioniamo.

Senza menzionare anche i recenti fatti di cronaca deplorevoli di bande giovanili che importunano ragazze, sintomo di un centro poco sorvegliato e un po’ allo sbando, soprattutto qui in piazza dei Mercanti.

Le serrande della banca che si trova nella trecentesca Loggia degli Osii spesso abbassate, così come quelle dei due chioschetti ormai apparentemente abbandonati che si trovano ai piedi del duecentesco Palazzo della Ragione (Broletto Nuovo). Tavolini e tendoni dei fastfood, troppo invadenti e sgraziati che riempiono la scena.

E che la sera paiono dei fantasmi in attesa di spaventare qualcuno (immagine qui di seguito).

Tante volte abbiamo evidenziato quanto sarebbe utile sistemare le scale antincendio, necessarie ma molto trasandate.

Le catene sempre più spezzate, verranno mai riparate? Forse sarebbe stato più intelligente riparare che aggiungere le steli e le sedute di cui parleremo tra poche righe.

Eppure è di pochi mesi fa la decisione di consentire ad ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di installare, a proprie spese, il Monumento alla Resistenza su progetto di Cini Boeri con l’intento di far rinascere la Loggia dei Mercanti trasformandola in simbolo della memoria.

Questo è avvenuto lo scorso maggio, con tanto di presenza di Sindaco e personalità.

Ebbene, noi abbiamo scattato un po’ di foto (molte scartate per decenza o rispetto delle persone) durante questi mesi (sei per ora) per mostrare come le sedute pensate dall’Architetto come luogo di contemplazione e riflessione, siano in realtà sedute per sgranocchiare il panino, bere o scherzare con gli amici.

Per giunta le sedute, dei cubetti in pietra, sono già state spostate dalla loro collocazione originaria.

Le due steli commemorative in vetro stratificato e base zavorrata di 160 x 40 centimetri, sulle quali sono riportate due frasi, di Primo Levi e Vittorio Foa, sono utilizzate come schienale e ormai son lerce da esser quasi opache (e son passati solo sei mesi).

Recentemente l’ANPI ha protestato per lo stato d’abbandono da parte del Comune. Ci sentiamo di dire che un luogo come questo difficilmente possa stimolare la riflessione…anzi come evidenziano le immagini hanno “ispirato” i soliti imbrattatatori.

Scritte che campeggiano anche su ogni muro e pietra dell’antica loggia dei Mercanti.

Come se non bastasse, durante la notte, il loggiato è diventato luogo per dormire per alcuni senzatetto per i quali sarebbe necessario e auspicabile una sistemazione più consona ed accogliente in un luogo preposto allo scopo.

Insomma, come abbiamo più volte detto, Piazza dei Mercanti dovrebbe essere ripensata in generale.

Secondo noi si dovrebbe:

  • 1 – eliminare il Monumento alla Resistenza: collocandolo altrove e realizzarlo in modo diverso, senza sedute “contemplative”.
  • 2 – rimuovere i due chioschi che occultano e fanno degrado.
  • 3 – ridurre i tavolini dei ristoranti e soprattutto ridurre o eliminare di numero i tendoni, uniformando il più possibile il tutto.
  • 4 – infine sarebbe bello se al posto della banca aprisse un bel caffè o pasticceria (ma questo dipende dal privato).

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

33 commenti su “Milano | Duomo – L’oblio senza fine di piazza dei Mercanti”

  1. A Milano abbiamo bisogno di più ordine pubblico. Si fuma ovunque gettando i mozziconi dove pare, si parcheggia a caso, si abbandonano i rifiuti. Non avremmo mai una città bella se non controlliamo più niente. Questo vale per il paese Italia e per Milano. Libertà non è che ognuno fa quello che gli pare, ma che sia libero dentro un quadro ben preciso di bene comune.

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      • parole sante un corno. Sono le solite lamentele generiche da sciura Maria mentre compra le patate al mercato.

        “Controlli” come? cosa? chi li fa? Lui??? Ci mettiamo lui a guardare H24 le telecamere a circuito chiuso???

        Assumiamo 15 mila vigili che pattugliano H24 ogni strada di Milano?? Chi li paga, lui?? (a Milano ci sono oltre 5.000 vie: per tre turni da 8 ore, fa 15 mila persone… senza contare quelle lunghe per cui ce ne vorrebbe più di una).

        Bisogna PREVENIRE, a cominciare dalla progettazione, mica pensare di diventare uno stato di polizia. Non ci voleva un premio Pritzker per capire che se piazzi delle sedute (o un “monumento” a forma di sedute) in un luogo poco visibile e appartato accanto a un McDonald’s diventerà un punto d’incontro per bimbiminkia.

        Delle specifiche anti-vandali (forme, materiali, ecc.) andrebbero inserite GIA’ NEI BANDI. Invece i nostri ineffabili architetti vivono nei loro rendering pieni di rondini e mongolfiere invece che nel mondo reale…

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  2. Urbanfile dovrebbero farvi un monumento (al riparo dagli imbrattatori) (ma anche alla Resistenza, ma idem). Ma Sala vi chiede mai consigli? Apprezzabilissimo poi è che i vostri saggi consigli non siano quasi mai spendaccioni tipo sesta settima linea metro. Applausi.

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  3. Piazza Mercati potrebbe essere un salotto, un vero gioiello, ma………..
    Ma evidentemente nn c’è ne l’interesse ne la volontà (o forse la capacità) e si lascia spazio ai nuovi barbari. Un vero peccato.

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  4. Aggiungerei alla lista del degrado delle lampadine a luce fortissima è freddissima sotto il portico, che certo non rendono giustizia alla memoria di quel luogo

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    • E si può anche capire perché ce le hanno messe, ma forse era più semplice fare in modo che certi personaggi non potessero entrarci e basta.

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  5. QUALCUNO SA CHE USO SI FA ATTUALMENTE DEL PALAZZO DELLA RAGIONE? A SUO TEMPO NEL GRANDE SALONE SUPERIORE SI TENNERO MOSTRE E CONCERTI.

    IN REALTA QUEL SALONE E’ UN SOPRALZO DI EPOCA TERESIANA CHE HA LIMITI DI PORTATA E PER QUESTO NON E’ PIU’ ACCESSIBILE. SE NON CON LE SCALE ESTERNE.

    DA NOTARE CHE STORICAMENTE IL PALAZZO ERA AL CENTRO DELLA PIAZZA TANT’E’ CHE I L TRATTO DI STRADA A LATO SI CHIAMA, COME DA CARTELLI, PIAZZA E NON VIA, E A MIO PARERE ANDREBBE VALORIZZATO IN TAL SENSO, AD ESEMPIO CON BANCARELLE DI QUALITA’.

    HO FREQUENTATO PER MOLTI ANNI I LIBRAI DELLA PIAZZA CHE CON LA LORO PRESENZA GIORNALIERA DI FATTO SORVEGLIAVANO L’AMBIENTE DI CUI SAPEVANO TUTTO.

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  6. A mio parere chiudere il portico con vetrate trasparenti è una buona idea. Anche perché il portico aperto ha senso se è allo stesso livello delle piazze all’intorno, qui oramai è sfalsato. Comunque anche i caselli dell’Arco della Pace sono stati chiusi per gli stessi motivi, e nessuno ha avuto da ridire

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  7. L’utilizzo delle sedute come luogo per scherzare e chiacchierare con gli amici stona perché parte di un monumento che avrebbe un altro intento, e che avrebbe, come si dice nell’articolo, bisogno di essere ripensato o spostato. Ma perché, una volta risolto questo, non lasciare che la loggia del palazzo, accessibile e con panchine, sia vissuta come luogo di aggregazione dai cittadini (il che sarebbe peraltro in linea con la sua funzione medievale)? Mi obietto da solo che al momento il tipo di aggregazione presente non pare sempre delle migliori, ma credo che valga la pena spingere in questa direzione, piuttosto che chiudere il loggiato del Palazzo della Ragione come suggerito da alcuni, mossa che, a mio parere, non farebbe che mandare ancora di più nell’oblio la parte retrostante della piazza (un po’ come quando c’erano i lavori in corso).

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  8. A mio parere una soluzione sarebbe chiudere il McDonald’s (o spostarlo) e la varia ‘fauna’ che bivacca in piazza se ne va. Come è stato ben fatto a suo tempo con quello in Galleria.

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  9. L’ho notato anch’io passeggiando lì accanto un sabato pomeriggio, viene utilizzato come bivacco da ragazzini maleducati incappucciati……. assurdo come l’amministrazione comunale stia abbandonando anche le zone del centro oltre che le periferie. I milanesi hanno riconfermato Sala e mo se lo tengono 🤷‍♂️🤷‍♂️

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  10. Come al solito ottimo articolo.
    Al solito tra i commenti ci sono dei geni tipo quello che scrive del tipo “mica possiamo fare uno stato di polizia assumendo 10 mila vigila per controllare. Bisogna imporre nel bando che siano progettati in modo anti-vandalico “.
    Ora al netto che ad uno così faccio un TSO immediato, qui si fa finta di dimenticare che NON esiste rispetto leggi senza sanzioni. Nemmeno in Scandinavia. Il punto è che si gira la testa e si è incapaci di imporre il rispetto ad una area in piena visibilità, con militari a 20 metri e per di più di valore storico … non lamentiamoci che in piena Piazza Duomo ci siano quelli dei braccialetti che hanno perfino picchiato vigili.

    Se a questo aggiungiamo il NONSENSO storico di avere affidato il progetto al solito Boeri e di avere regalato spazi all’ANPI che c’entra ZERO con la loggia, si capirà che qui tutto è politica e nulla è logica.

    Il costo della sorveglianza è di fatto zero perché come detto la zona adiacente è presidiata. Mica è il parco di Rogoredo

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    • Cini Boeri è la mamma del “solito” Boeri, non lui….

      Quanto a regalare spazi all’ANPI, è argomento divisivo e quindi difficile da affrontare qui.
      Di sicuro il posto c’entra con la Resistenza. Così come l’ANPI è assolutamente assente, a parte qualche sterile “appello” tanto da dubitare esista: io quel posto l’avrei difeso con le unghie e i denti ma è evidente che nessuno ha alcuna intenzione di donarci tempo o fatica.

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    • Ti contraddici da solo/a. Prima critichi quello che dice che non si può controllare tutto, poi dici che non si può controllare tutto.

      Fai pace con te stesso/a. Forse il TSO serve a te.

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  11. Hanno messo sgabelli di pietra in un luogo scuro.

    Cosa aspettavate potesse accadere?

    Dera prevedibile..

    P.s.
    L’unica soluzione è mettere delle bancarelle di libri o di fiori.

    L’acqua buona scaccia quella cattiva

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    • Veramente il detto sarebbe “la moneta cattiva scaccia quella buona”…

      Ma al netto del fatto che quando provi a fare delle citazioni non ne azzecchi mai una, pensiamo di aver capito cosa intendevi 😉

      Peace & love

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        • La solita classe che ti contraddistingue

          Ma cosa ti hanno fatto di male per essere sempre così acido?
          SiTav ti ha trombato la fidanzata? (O il fidanzato?)
          Sei caduto dal seggiolone da piccolo?
          Sei juventino e stai ancora rodendo per il gol di Sánchez al 121’ in Supercoppa?

          Il tuo papà e la tua mamma non ti hanno insegnato da piccolo che gli insulti qualificano chi li fa, non chi li riceve?

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  12. Sono contento che finalmente mostrino la vera faccia dell’oblio di questa giunta. Sono anni di inutili rifiniture (vedi le palme) mentre il centro è caduto in un degrado totale e non parlo solo delle infrastrutture ma anche del comportamento incivile di chi nel loro paese taglierebbero le mani o la lingua per certi comportamenti. Non ci sono più fontane ne alberi e posti per sedersi. I turisti e i ragazzi siedono per terra e abbiamo messo i cessi sulla fiancata del Duomo. Che prestigiosa figura.

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