Il cantiere di via Nino Bixio 17 è ripartito da qualche settimana. Infatti, il progetto le Corti di Bixio di Imprenord, è stato ceduto ad una nuova società, la Carver Real Estate, che lo ha fatto ripartire con un rinnovato progetto e un nuovo nome commerciale: Bixio Porta Venezia.
Il progetto Bixio Porta Venezia, con la riqualificazione dell’edificio esistente e la creazione dei nuovi piani, vuole creare un nuovo concetto di casa di ringhiera, più moderno e funzionale. Le nuove aperture molto più grandi rispetto a quelle storiche e le nuove superfici vetrate permettono la fusione degli ambienti esterni con gli ambienti interni. Infatti, si crea una nuova spazialità più intima, ma al contempo totalmente al centro della città.
La nuova entrata, posta al centro del palazzo, conferisce una nuova proporzione al progetto ora più simmetrico, e l’intento finale è quello di creare un nuovo percorso, una sorta di preambolo di accesso alla nuova corte. Si permette così di lasciare alle proprie spalle il caos cittadino per entrare in una nuova dimensione spaziale più tranquilla e privata.
Il progetto mantiene i connotati storici dell’immobile, rispetta le caratteristiche simboliche e conserva le linee e le tipologie delle preesistenze delle cortine e dell’isolato. L’obiettivo è di realizzare un’intervento unitario con il contesto.
Qui di seguito la situazione in questi giorni.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Porta Venezia, Porta Monforte, Zona Risorgimento, Via Nino Bixio, Via Kramer, Beretta Associati, Monache Benedettine Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, Via Bellotti,
Sbaglio ma l’edificio è stato totalmente demolito? Per cui non è nemmeno più un semplice rialzo ma una nuova riedificazione? Aberrante
Carver real estate è un’agenzia immobiliare che probabilmente seguirà solo la commercializzazione. Visto l’indirizzo anche probabile l’immobile sia tornato indietro al gruppo Minardi…..
Ma il senso di costruire un sopralzo di diverso stile in una costruzione abbattuta e ricostruita da zero ?
Assurdo!
Gli architetti si sono abituati all brutto stile moderno architettonico milanese, che riportando gli errori anche nelle costruzioni nuove.
Ancora una volta ripeto che sarebbe bello se la città cercasse di creare uno stile milanese moderno.
Che non sia il solito alveare che costruiamo ormai da 70 anni che ha devastato la città.
Per la gioia dei sostenitori dei falsi storici, qui siamo andati oltre, con un falso sopralzo annesso per rendere il tutto più credibile ?
Io trovo che sia un edificio molto bello. in Linea con il contesto e pieno portavoce dello “stile milanese”
Carver real estate è un’agenzia immobiliare che probabilmente seguirà solo la commercializzazione. Visto l’indirizzo anche probabile l’immobile sia tornato indietro al gruppo Minardi…..
Questi sono fuori di testa, ma che senso ha demolire un’edificio per poi farlo ex novo come se fosse stato fatto un sopralzo?