Ieri, dopo due anni di lavori di ristrutturazione, ha riaperto lo storico Mercato Comunale Coperto di piazzale Lagosta, nel cuore dell’Isola con un’inaugurazione con tanto di giocolieri e musiche.
Il mercato è stato completamente ammodernato e ampliato, anche se la struttura (comunque riqualificata) è la stessa, semplice e senza fronzoli realizzata nel 1946 per servire il quartiere.
Dobbiamo dire che ora il mercato è molto migliorato, e sicuramente non è più quello che conoscevamo sino a due anni fa. Qualche negoziante, qui in attività da lungo tempo, è tornato rinnovandosi, mentre altre nuove attività anno sostituito gli spazi chiusi (qualcuno non è più riuscito a trovare spazio nel nuovo mercato).
Sarà il primo mercato Plastic-free in Italia con una struttura composta da materiali eco-sostenibili oltre ad una particolare attenzione al contrasto allo spreco alimentare. Nello specifico i 900 metri quadrati del mercato di piazzale Lagosta (600 interni e 300 esterni) ospitano dall’angolo dedicato agli amanti del pesce, dove trovare tante varietà ittiche crude, cotte, surgelate e addirittura già confezionate, all‘angolo dedicato ai cultori della carne, dove andare alla scoperta dei tagli più ricercati o delle selezioni più esotiche. Al suo interno ora si può anche pranzare o cenare sedendosi ai tavolini dei dehors laterali realizzati dove prima venivano parcheggiate le auto. Questo fino a mezzanotte, con tanto di dehors esterni e 10 cucine, una per ogni attività.
La ristrutturazione è stata affidata a Serim- Mediolana, su progetto di Carmine Laganà, con la supervisione della Sovrintendenza, è costata 4 milioni di euro.
Onestamente noi avremmo dato un certo “appeal” al nuovo mercato, magari un colore esterno più accattivante (rosso o verde) e avremmo messo un’insegna un po’ più bella, con delle scritte al neon che magari diventassero iconiche per il quartiere.
Altra cosa da dire, caro il nostro Municipio 9 e Comune di Milano, è che avreste dovuto dare una sistemata, anche semplice, a Piazzale Lagosta, ormai un agglomerato di lamiere e disordine senza senso. Confidiamo in qualche intervento futuro, sperando quanto prima.
Referenze immagini: Dario Maria Dossena; Pierluigi Nava
Isola, Mercato, Riqualificazione, Piazzale Lagosta Mercato Comunale
Attendiamo gli scarabocchi che completano questa pochezza.
Scusi, perché “pochezza” ? Come se la sarebbe immaginata lei la ristrutturazione ?
Non ho scritto io il messaggio iniziale, ma visto che fa la domanda, i dehor in alluminio nero non sono certo il massimo della ricercatezza.
Farli in legno, integrandone alcuni elementi nella facciata sarebbe stato sicuramente più ricercato.
Diciamo che non entrerà negli annali dell’architettura come il progetto di recupero dell’anno ma è meglio che niente e tanto basta… 🙂
Bello l’ortolano a chilometro zero, con uva, meloni e melograni in … febbraio 🙂
Ma dove sta scritto che debba essere a chilometro zero?!
Ma quanto è (neo)conformista questo commento?
Era una battuta! Il Mercato Comunale del 1946 che si ricicla a vendere primizie e cibo che viene dall’altra parte del globo per via aerea…. 🙂
Ma va bene così! Andateci e comprate, sempre meglio che dare soldi ai supermercati tutti uguali (anche se magari gli ossibuchi di vitello non costano 20 euro al chilo….)
c’è scritto plastic free non kilometro zero
Anche questa è una bufala.
Basta guardare i banconi del bar nella foto 12, ci son bicchieri di plastica dappertutto…