Milano | Porta Vittoria – Finalmente nuova vita al posto del cinema abbandonato in Corso XXII Marzo

Al civico 14 di corso XXII Marzo, a Porta Vittoria, si trova un edificio in stato d’abbandono dal 1984. Si tratta di quello che fu, inizialmente il Cinema Imperiale, inaugurato nel 1932 e trasformato e rinnovato nel 1953 col nuovo nome di Cinema XXII Marzo. Qui la storia dell’edificio in un nostro vecchio articolo.

Nonostante la tenacia del gestore, purtroppo il cinema XXII Marzo fu costretto a chiudere nell’estate 1984, sostituito da un negozio d’arredamento, chiuso poi negli anni Novanta e mai più utilizzato da allora. Nel corso degli anni l’ex sala cinematografica ha cercato di essere trasformata e riutilizzata, ma mai con successo, sino a questi giorni che ne vedono la demolizione e la trasformazione in residenziale.

Abitare Co. si fa promotrice dell’operazione con la costruzione del nuovo edificio battezzato 5 Giornate Building (pronuncia: “Bildin”. Avrebbero potuto benissimo chiamarlo palazzo, ma tant’è…). Un palazzo armonioso e di bella architettura di sette piani con il primo piano ad uso commerciale collegato con il piano negozi. Dai pochi rendering diffusi si capisce che la facciata sarà animata da finestre e balconcini il cui gioco architettonico delle aperture regolari in facciata sarà “sconvolto” da finti giochi prospettici delle vere aperture all’interno del rettangolo disposte in modo irregolare. Il rivestimento in pietra o pietra artificiale ne conferma un aspetto elegante. A quanto pare le terrazze saranno ricavate all’interno.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Abitare Co.

Porta Vittoria, Piazza 5 Giornate, 5 Giornate Building, Corso XXII Marzo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Porta Vittoria – Finalmente nuova vita al posto del cinema abbandonato in Corso XXII Marzo”

  1. Peccato… era malconcio ma a livello stilistico interessante e a mio avviso degno di essere preservato.
    Il nuovo edificio comunque non mi dispiace

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  2. Bisogna costruire in centro, in modo da rendere i prezzi accessibili ai giovani, anziché continuare a ghettizzarli in quartieri periferici e mal collegati dove si stanno concentrando gli interventi edilizi. Negli scali si sarebbero dovute concedere maggiori volumetrie, senza intaccare il verde ma costruendo grosse torri da 100m in housing sociale, come a Cascina Merlata.
    L’aumento dei prezzi sta uccidendo la città.

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    • Concordo in pieno.
      L’indice di edificabilità basso era nato con le migliori intenzioni, ma sta diventando solo il modo con cui si tengono giovani e meno abbienti ai margini e si protegge la rendita dei più anziani che una casa già ce l’hanno.

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    • Teoricamente posso concordare ma “costruire in centro” e “prezzi accessibili” sono due concetti che faccio fatica a collegare in modo diretto in un mercato libero

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    • Ma chi vuole stare in centro, perfino il carrefour costa di più.
      La realtà è che i giovani se li creano i quartieri dove vivere, vedi Isola, vedi Porta Venezia, vedi NoLo.

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