Milano | Castello – Cantiere riqualificazione piazza e via Beltrami: metà marzo 2022

Aggiornamento di metà marzo dal cantiere per la riqualificazione di Piazza Castello e via Beltrami.

Questa è la situazione in questi giorni sia dal cantiere in via Beltrami (la via che unisce largo Cairoli con piazza Castello), sia di Piazza Castello.

L’intervento per la riqualificazione di piazza Castello, uno dei luoghi-simbolo della città, prevede la sistemazione delle aree di via Lanza e via Beltrami, con la pavimentazione in granito bianco di Montorfano. Inoltre, prevede tre nuovi filari di alberi da piantare ai lati della piazza e la riqualificazione dei viali che la collegano a Foro Bonaparte, con l’asfalto che lascerà posto al calcestre. Progetto vinto nel febbraio 2017 dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo. Tempo previsto: circa 500 giorni.

Qui l’avanzamento dei lavori di via Beltrami con la posa delle pietre nella parte centrale e dei primi cubetti di porfido (sampietrini).

Referenze immagini: Dario Dossena

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6 commenti su “Milano | Castello – Cantiere riqualificazione piazza e via Beltrami: metà marzo 2022”

  1. Sta venendo bene! Lavori un po’ troppo lenti, ma piano piano avremo un intervento pubblicò di arredo urbano finalmente al pari degli standard di CityLife/Pta Nuova.

    Segnalo solo il disastro della sosta selvaggia che c’è in tutta la zona, su alcuni marciapiedi non si cammina più. Bisognerebbe iniziare a chiudere al traffico alcune vie del centro per tenere lontane quante più auto possibili. E soprattutto raddoppiare i costi di Area C, ormai i pochi euro che si pagano non sono più un deterrente per arginare il traffico.

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  2. Che enorme peccato non sia stato realizzato il progetto che prevedeva la chiusura al traffico di una delle corsie di Foro Bonaparte, per unire la statua di Garibaldi all’area pedonale.

    Il progetto sarà gradevole ma rimarrà per chissà quanti anni ancora la cesura del muro di macchine che ci passano.

    Ogni volta che si progetta qualcosa bisognerebbe avere più coraggio e pensare alla città che si vuole avere tra 5 o 10 anni, non alla città di 20 anni fa. Anche solo tra 5 o 10 anni le auto nelle città non avranno più la rilevanza di oggi, si deve accelerare questo cambiamento, non mantenere lo status quo.

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