Milano | Centrale – 20anni dall’incidente al Grattacielo Pirelli

Capolavoro indiscusso dell’architettura moderna italiana, il grattacielo è l’emblema del dinamismo economico della Milano del dopoguerra. Progettato da Gio Ponti con la consulenza strutturale di Arturo Danusso e Pier Luigi Nervi, viene realizzato tra il 1955 e il 1960 come sede amministrativa delle industrie Pirelli. Con i suoi 127 metri dialtezza è stato tra gli edifici in cemento armato più alti d’Europa, raggiungendo un equilibrio ancora oggi insuperato tra forma e struttura. Il profilo poligonale della pianta ricorda un diamante e genera in alzato un’elegante figura che si smaterializza in una sottile lama slanciata verso il cielo, risultando ancora oggi uno dei più eleganti (e copiati) edifici moderni. Rivestito in piccole tessere in ceramica, l’edificio è caratterizzato da tagli verticali sulle testate e ampie superfici vetrate separate da pilastri rastremati sulle due facciate. Sede della Regione Lombardia dal 1978, è stato danneggiato il 18 aprile 2002 dallo schianto di un velivolo e restaurato nei due anni successivi. Il trentunesimo piano ospita il belvedere, che offre una magnifica vista sull’intera città.

Vogliamo ricordare il triste evento con il ricordo di un nostro caro lettore, Riccardo Mastrapasqua:

Ore 17.45. “Un boato enorme, i vetri che tremano insieme agli armadi di casa.Mia mamma che guarda dalla finestra, verso la scuola elementare di via Dal Verme. Tutto tranquillo lì. Mia nonna, con lo sguardo terrorizzato, che indica la finestra del bagno, con affaccio verso Est. Da quella prospettiva si vede il grattacielo in fiamme, con i piani alti sventrati. Una densa nube di fumo si alza dalla torre e migliaia di fogli bianchi volano nell’aria, come dei coriandoli.Dopo il silenzio e l’incredulità dei primi attimi, comincia a diffondersi nell’aria il suono delle sirene, degli elicotteri in volo, delle urla e delle TV a tutto volume per seguire gli aggiornamenti: “Un aereo ha appena colpito il grattacielo Pirelli!”.Sale l’ansia per la sorte delle persone nell’edificio e all’idea che quel Palazzo, simbolo del rinascimento post-bellico italiano, possa crollare, come successo pochi mesi prima alle Torri Gemelle di New York.

È questo l’indelebile ricordo che ho del 18 Aprile 2002. In quell’occasione, oltre al pilota dell’aereo Luigi Fasulo, perirono due persone (avvocati della Regione Lombardia), che lavoravano al 26°piano: Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito. I feriti furono circa 80. Oggi, 20 anni dopo, ho voluto rendere omaggio alle vittime di questo terribile disastro.

Qui il precedente articolo del 15° anniversario.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; MilanoPanoramica; Marco Bestetti; Milano Cronaca

Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia, Ricordi, Centrale, Piazza Duca d’Aosta, Pirelli,

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