Milano | Chiaravalle – La rinascita di Cascina Gérola

Dopo decenni d’abbandono, la rinascita per il complesso di Cascina Gérola pare avviato.

I primi documenti che tracciano la presenza di Cascina Gerola sul territorio di Chiaravalle, allora borgo a sé stante nato e cresciuto sotto l’influenza della vicina Abbazia e oggi distretto della città di Milano, risalgono al 1578.


La cascina posta in via Sant’Arialdo 91, dopo secoli di produzione agricola e lattiero casearia, viene dismessa negli anni ’80 ed occupata abusivamente per oltre 10 anni. Perde così nel tempo salubrità e sicurezza strutturale, ma rimane soggetta a vincolo ambientale con l’obbligo di preservare i manufatti nella loro integrità formale nel futuro progetto.

Oggi, grazie a progetto di recupero di Massimo Giacon Architetti finanziato in parte attraverso la piattaforma di Equity Crowdfunding Concrete Investing, la cascina può tornare in vita e restituire ai suoi abitanti, all’interno Borgo di Chiaravalle e a tutta le città di Milano, un luogo bellissimo in cui vivere e in cui organizzare un modello abitativo evoluto che ponga al centro il benessere dei suoi abitanti in quanto singoli ma anche in quanto micro-comunità e cittadini.

L’iter per l’acquisto e l’autorizzazione per il recupero dell’antico immobile va fatto risalire al 2015 e finalmente il progetto è pronto per partire.

Ceetrus Italy S.p.A con la gestione di Nhood svilupperà un complesso residenziale del luogo, col recupero e riqualificazione dell’esistente casale del XVII secolo circondato da più di 25.000 mq di spazi verdi.

Il progetto prevede il recupero ad uso abitativo di quattro edifici storici, nei quali verranno ricavati circa 50 unità abitative distribuite su 2 piani fuori terra, oltre ai locali di uso comune, i posti auto, le cantine e i locali tecnici ricavati al piano interrato.

Cascina Gerola avrà a disposizione un’ampia area esterna comune con piantumazione ad alberi di medio fusto, aiuole floreali e predisposizione delle aree per orti e frutteti. A servizio dei residenti, secondo i parametri del co-living, sono previsti circa 300 mg di spazi condominiali da adibire ad aree di interesse comune con funzioni e servizi previsti in convenzione con il Comune e da definire durante il percorso di progettazione partecipata.

Referenze fotografiche: Concrete Investing; Google; Angelo Scuteri

Chiaravalle, Recupero, Riqualificazione, Cascina Gérola, via Sant’Arialdo, Abbazia di Chiaravalle, Concrete Investing

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Chiaravalle – La rinascita di Cascina Gérola”

    • Perché negli spazi a verde solo alberi di medio fusto? Si ha paura nei progetti a dare spazio ad alberi di prima grandezza in grado di generare, negli anni, chiome generose come le querce? Si vede dai rendering che gli alberi sono pochi e coreografici, non protagonisti nel ruolo di ombreggiamento e raffrescamento che sarebbe auspicabil in un progetto che guarda al futuro.

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    • Direi dal lato di destra guardando la mappa pubblicata in fondo, dato che c’è già la strada. Dietro, sono tutti campi, come si può benissimo vedere passandoci vicino (è poco dopo l’abbazia tirando dritto )

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  1. Vediamo se è la volta buona, già anni fa mi raccontavano del progetto immobiliare, erano ospiti in un evento alla vicina cascina Nosedo… ?

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  2. Ma sbaglio o adesso è una discarica abusiva semi-occupata?
    Intervento bellissimo, una rigenerazione della periferia con rispetto per il parco sud ed apparentemente nessun incremento volumetrico.
    Un bell’investimento che solo una città attrattiva può consentire.

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  3. l’intervento è molto bello ed è un piacere vedere recuperati edifici storici. l’unico “neo”, a mio avviso, è la presenza della linea ad alta tension, lungo il lato nord della cascina, a meno di 50 m dai fabbricati.

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    • Vero, infatti il link originario “blog.urbanfile.org/2022/01/14/milano-chiaravalle-la-rinascita-di-cascina-gerola/” ora viene ridiretto a questa pagina.

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  4. Gli alberi fanno sempre paura.
    Meglio a medio fusto ,magari al massimo 3 metri,cosi’ non “danno fastidio”.
    Progetti GREEN…. BLA BLA BLA….ECOSOSTENIBILI…BLA BLA BLA. CODICE ETICO….BLABLABLA….

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