Milano | Ortica – Ciclabile via Corelli-Rivoltana: maggio 2022

Da qualche mese sono in corso i lavori per completare il percorso ciclabile lungo la via Rivoltana che da via Corelli raggiungerà, una volta completato, l’Idroscalo, unendo la città, l’Ortica con il “mare dei milanesi”.

Si tratta di un percorso di circa 3 km, che si va ad integrare con la ciclabile già realizzata anni fa e che si arrestava alla rotonda per il Centro Sportivo Saini. Un progetto voluto dalla Città Metropolitana e approvato nell’ottobre scorso. Una ciclabile che si collegherà anche coi circuiti già attivi nel territorio di Segrate. Il cantiere è partito dalla rotonda, andando a creare il nuovo tracciato lungo il lato che costeggia la ferrovia e lo scalo. Proseguirà lungo la Rivoltana che entra nella frazione di Novegro di Segrate sino al Luna Park dell’Idroscalo. La consegna dovrebbe avvenire entro l’estate di quest’anno.

Noi abbiamo raccolto un po’ di immagini partendo da Novegro tornando in città.

Qui qualche immagine durante i lavori e la stesura del bitume colorato.

Entrando in via Corelli, la ciclabile quasi subito cambia lato (da quello posto a Nord a quello a Sud). Purtroppo gli incivili che da sempre occupano i marciapiedi, non mancano, come si vede dalle immagini (anche se il Comune pare non aver pensato a creare dei parcheggi).

Ciclabile che abbiamo potuto notare, abbastanza utilizzata.

Qui siamo giunti al tratto di via Tucidide e alla salita del Cavalcavia Buccari, dove la ciclabile si collega a quella di viale Argonne (ora in riqualificazione dopo lo sgombero dei cantieri M4).

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Dario Dossena, Architetto Marco Tavani di Deltapav

Pista Ciclabile, Viale Argonne, Via Corelli, Via Rivoltana, Ortica, Novegro, Segrate, Città Metropolitana

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

26 commenti su “Milano | Ortica – Ciclabile via Corelli-Rivoltana: maggio 2022”

    • C’è da anni ma si interrompeva molto prima dell’Idroscalo, lanciando i ciclisti in mezzo alla strada, con traffico sostenuto e soliti automobilisti che se ne sbattono di sorpassare in sicurezza. Quante volte mi hanno fatto il pelo su quella strada, davvero, chi guida una macchina non si rende conto del pericolo che può generare con le loro velocità folli.

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  1. Il tratto esistente della ciclabile ha 3 punti critici, partendo da Milano verso Novegro:
    – il tratto di via Corelli fronte Ricicleria A2A, dove la ciclabile sparisce in corrispondenza dell’officina autolavaggio;
    – la strettoia impraticabile discendendo dal ponte sul Lambro, poco prima della trattoria El Galet;
    – l’attraversamento di via Corelli per il cambio di lato, su dosso (bene), ma privo di limitatori di velocita’ prima del dosso (bande rumorose per esempio).

    Mi domando in che modi si pensa di raggiungere l’Idroscalo da Novegro, come si attraversa la trafficatissima provinciale a 4 corsie?

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    • Sono un runner e frequento assiduamente il percorso. Attualmente, per raggiungere l’idroscalo dalla città, l’unico percorso in sicurezza utilizza questa ciclabile, attraversa il Parco Forlanini per sbucare sul viale Forlanini, attraversa i piazzali dell’aeroporto e riprende la ciclabile in via Circonvallazione Idroscalo all’altezza di via Jannacci. Il nuovo tratto faciliterebbe di molto la connessione e la fruibilità da parte dei milanesi dell’intero Idroscalo, lasciando la macchina a casa. Concordo sulle criticità presenti sul percorso già esistente, ma spero migliorabili, soprattutto allargando il marciapiede e limitando la velocità su tutta questa direttrice. C’è un sottopasso per l”attraversamento dello stradone all’altezza della rotonda della Rivolta.

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        • La ciclabile finisce dove oggi c’è l’uscita dal parcheggio dei ristoranti del luna park (che presumo verrà cambiata in qualche modo). Non si vede a prima vista, ma nascosto fra due muretti in cemento (dove finisce la rampa che sale dal parcheggio in basso) c’è il sottopasso che porta all’ingresso sud dell’Idroscalo.

          Volendo da lì si può poi proseguire verso la porta Est,San Felice, Segrate centro e Pioltello, c’è un percorso protetto (con qualche palo in mezzo però…) che si collega alla rete ciclabile di Segrate

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  2. Parole sante. Mi chiedevo infatti se il Comune ha intenzione di sistemare, o meglio rifare, o meglio FARE la ciclabile per quel centinaio di metri prima e dopo il ponticello sul Lambro. Ma anche l’attraversamento della trafficatissima rotonda è una scommessa con la morte. L’unica cosa sarebbe continuare la pista con un semaforo a chiamata del ciclista. Costerebbe come un metro di metropolitana. Comunque per il bel tratto nuovo è il caso di dire “meglio tardi che mai” , Milano l’aspetta da quasi un secolo. Se un marziano vedesse Milano e “il mare dei milanesi” non collegati da una ciclabile ne arguirebbe che i milanesi sono (erano ?) pazzi.

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  3. per quanto riguarda l’attraversamento della Rivoltana in prossimità del Luna Park, è presente da anni un sottopasso che conduce all’Idroscalo,anche se sarebbe da riqualificare e pulire visto che è un immondezzaio e un pisciatoio, mi auguro poi (ma certamente non avverrà), che il comune metta in sicurezza il tratto compreso tra l’Autolavaggio Furiati e il ristorante El Galet, che non è mai stato oggetto di lavori, ne di interesse da parte del Comune.

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  4. Da integrare nell’articolo:
    L’inaugurazione è prevista per sabato 02 luglio con una biciclettata con raduno in piazza Acquabella alle ore 9:30

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  5. Ottimo il commento sopra di jb.

    Se in via Corelli non c’è spazio per far passare la ciclabile, lo si recupera trasformandola a senso unico.

    Per esempio via Corelli può diventare a senso unico verso Est dal CPR/Vigili del fuoco fino all’incrocio con via Taverna.

    C’è già viale Forlanini che consente alle automobili di andare in direzione Est.

    Se un ciclista parte da viale Forlanini e deve andare all’idroscalo come fa? Deve fare il giro e passare da Corelli. Allo stesso modo se un automobilista parte dal Saini e deve tornare a Milano, dovrebbe fare il giro in via Taverna e passare da Forlanini.

    Priorità. Ora come ora le auto hanno priorità su entrambe le parallele via Corelli e Forlanini a discapito delle bici che non possono avere un percorso ben fatto.

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    • Sì e no. Rendendo a senso unico Via Corelli, indipendentemente da che direzione si scelga, si va a spostare traffico su altre direttrici. Il problema principale è rappresentato dalla presenza dello scalo merci di Milano Smistamento. Ad oggi, dopo il cavalcavia Bacula ad Ortica, il primo attraverso utile in senso nord-sud è oltre l’idroscalo, all’altezza di San Felice, sul mitico ponte “degli specchietti”. Rendere via Corelli a senso unico, indipendentemente da qualunque senso si scelga, comporterebbe deviare il traffico da o per la zona di viale argonne sul cavalcavia Bacula attraverso l’Ortica, oppure lungo le vie Negroli e Mezzofanti, zone ben più popolate e già abbastanza trafficate di loro (come già accaduto durante le chiusure di questi ultimi due anni). Inoltre in questo modo la 38 non avrebbe modo di andare o tornare dal Saini, se non compiendo un giro tortuoso e pressoché illogico.

      Che il percorso ciclabile serva sono il primo a sostenerlo, essendo stato quasi investito (ed avendo anche rischiato di investire, specialmente la sera) in più occasioni a causa della mancanza di un percorso protetto, al contrario di quanto accade a nord dello scalo dove grossomodo si ha un percorso decente (o comunque ben illuminato) attraverso Ortica, Rubattino, Redecesio e Segrate). Anche perché con pochi interventi ci si potrebbe collegare decentemente alle reti ciclabili di Pioltello e Segrate, aumentando in maniera esponenziale la connettività ciclabile in questo settore.

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  6. mah, basterebbe allargare il marciapiede prima e dopo il ponte sul Lambro, visto che proprio sul ponte vi è un muretto che separa i flussi di pedoni e ciclisti , credo si possa fare, poichè il marciapiede è molto stretto ed un eventuale moderato allargamento non dovrebbe inficiare la larghezza della carreggiata riservata alle auto; limitare la circolazione su Via Corelli/Rivoltana, si rischia cosi’ di incasinare inutilmente Viale Forlanini;se da Viale Forlanini vuoi andare all’idroscalo fai Via Cavriana, P,za Tucidide, Via Corelli in ciclabile, meglio ancora se passi dalla piu’ bucolica area del gasometro, attraverso i campi;se dal Saini vuoi andare verso il centro: Via Corelli, cavalcavia Buccari,Via Marescalchi, oppure Via Cavriana,Via Gatto, Viale Forlanini.

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  7. Che bello quell’asfalto rosso e ben posato! Fossero tutte così le piste ciclabili.. segnalarle di colore rosso aumenterebbe moltissimo la sicurezza perché definirebbe meglio gli spazi. Non vedo l’ora di provarla 🙂

    Urbanfile, potreste segnalare al Comune che troppe piste ciclabili, da quella lungo la Martesana a via Melchiorre Gioia, Tunisia, Carducci ecc versano in stato a dir poco pietoso? Buche, tombini, sconnessioni varie non aiutano proprio.

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    • Si, c’è un lugubre e lungo sottopasso sotto la mega rotonda del luna park. Ti riferisci a quello? Naturalmente è progettato in modo da essere respingente e squallido, come più o meno tutte le infrastrutture dedicate ai ciclisti, cittadini di serie C. Fatto giusto perché andava fatto e al massimo risparmio.

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      • Tra l’altro l’accesso al sottopasso si trova 50 metri più a est della mega rotonda e ho la sensazione che non sia previsto lo scavo di una nuova trincea che lo raggiunga da ovest quindi in pieno stile milanese dovremo fare un bellissimo avanti – indietro con curve a gomito oppure attraversare la provinciale con un effimero attraversamento disegnato e non rialzato.

        Ha ragione l’anonimo 19.41 l’asfalto della nuova pista ciclabile è nuovo e ha un bel colore. Pirtroppo però molte volte bastano un paio di incroci o attraversamenti progettati male per rovinare chilometri di pista.

        Il paragone con le opere automobilistiche è sempre impietoso. Non tanto distante da li, al di là dei binari del treno, stanno realizzando uno svincolo (parallelo alla già esistente Cassanese) per collegare la tangenziale Est e la tangenziale Est esterna al nuovo centro commerciale Westfield.

        Ovviamente il tracciato automobilistico è lineare, per evitare di dover attraversare le strade esistenti sono stati pensati ponti e sottopassi che non comportano ristringimenti delle carreggiate, giri obbligati o addirittura di dover scendere dall’auto per caricarla su un ascensore o spingerla a mano, per di più il nuovo svincolo in costruzione è più lungo del tratto di ciclabile che stanno realizzando in via Corelli.

        Ma sì dai, l’asfalto è rosso e ben posato, cosa potrei mai pretendere di più?

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  8. Cioè esisterebbe una via sottoterra che unisce il luna park all’ idroscalo? Pazzesco. Oggi provo a cercarla se trovo il coraggio.

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    • Ce ne sono ben due, ed entrambe partono dal parcheggio dei ristoranti del luna park. Uno è circa davanti all’ingresso del roadhouse, e porta all’altro mega-parcheggio dall’altro lato della rotonda. Se però si svolta a sinistra appena usciti e si sale su si arriva all’ingresso Ovest dell’idroscalo.

      L’altro è situato un po’ più verso est, ed è nascosto alla fine della rampa di uscita dal parcheggio, grossomodo fra i due cartelloni pubblicitari, e porta verso l’ingresso Nord (in un commento sopra ho scritto sud per errore).

      Non sono il massimo del design e della bellezza, ma consentono di raggiungere l’Idroscalo senza rischiare la pelle attraversando a piedi la rotonda sulla rivoltana.

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  9. Oh ci sono stato. Effettivamente il sottopasso che parte da sotto il bovino rosso con la scritta Roadhouse non è così spaventoso: breve poi all’aperto e poi ancora un tratto breve che sbuca nel parcheggio. Adesso devo trovare l’altro! Grazie!

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  10. A questo punto l’unica zona critica è prima e dopo il ponticello sul Lambro. Chissà che ne pensa il Comune. Ma noi che li abbiamo eletti possibile che non possiamo fsre domande e proposte e avere delle risposte?

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  11. Beh ma è bellissimo! Chissà come ci si arriva per percorrerla 😀
    Non hanno ancora capito che così NON servono a nulla ? NON si vergogni Sala… tanto oramai 😀
    Chiami, prenda contatto, scriva ad amministrazioni che hanno RETI e strutture ciclabili da decenni.

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