L’ex istituto Marchiondi di Baggio in via Noale, si prepara a diventare una residenza universitaria con un intervento di riqualificazione finanziato con fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): sul progetto è stata approvata venerdì 13 maggio 2022 dalla Giunta una delibera di indirizzo, frutto del lavoro congiunto del Comune, insieme alla Prefettura e alla Sovrintendenza per i Beni culturali.
La proposta è della Fondazione Collegio delle università milanesi, che a febbraio ha presentato all’Amministrazione una manifestazione di interesse. Dal 2014 il complesso è inserito nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per la sua concessione in diritto di superficie, e proprio in questa forma la Fondazione ha chiesto di acquisirlo per 40 anni, insieme al parco di pertinenza, per realizzare una residenza universitaria denominata “Collegio di merito”, con circa 168 posti alloggio, spazi formativi, culturali e ricreativi, anche aperti alla cittadinanza.
“Life from art” il nome del progetto scelto dalla Fondazione: la struttura sarà infatti aperta in particolare a studenti e studentesse di facoltà legate alle arti, figurative, musicali e performative. Il piano, “Living to the next level. A multifaced art-life community project”, prevede la realizzazione di alloggi per universitari, ricercatori e giovani artisti impegnati in stage recuperando l’intero complesso con spazi per la ristorazione, caffetteria e cucina, sale dedicate alla musica, all’arte e anche alla sartoria, biblioteca, spazi di team work, laboratori, palestra. Servizi di formazione artistica, musicale e coreutica in coordinamento con il mondo del lavoro, borse di studio e concorsi a tema completano il programma.
Si tratta di un risanamento conservativo, che salvaguardia l’architettura d’autore consolidando le strutture esistenti e completando anche il progetto originario con un edificio previsto e mai realizzato, mantenendo la funzione educativa per cui fu costruito. Il Piano economico finanziario è subordinato alla concessione dei fondi messi a disposizione dal Ministero dell’università e della ricerca (MUR) con risorse del PNRR: si tratta del V bando in attuazione della Legge 338/2000, con cui lo Stato può cofinanziare fino al 75% gli interventi per la realizzazione di alloggi e residenze universitari.
L’edificio dell’ex Istituto Marchiondi, in abbandono da oltre trent’anni era diventato ormai un cruccio per il Comune che non sapeva cosa farsene anche a causa dei costi elevati per una sua riqualificazione. Simbolo del degrado e in disuso dal 1970, quando smise di essere l’istituzione milanese dedicata all’educazione di ragazzi “difficili”, era stato messo sotto vincolo dalle Belle Arti, che ne rendeva ancor più difficile la trasformazione in qualcos’altro.
Costruito in stile brutalista nel 1957 su progetto di Vittoriano Viganò, allievo di Gio Ponti, è considerato un capolavoro «brutalista», tanto che possiamo trovare persino un plastico del progetto esposto al Moma di New York.
Qui un po’ di storia della struttura in un nostro articolo del 2019.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Baggio, Istituto Marchiondi, Marchiondi, via Noale, Via Mosca, Riqualificazione
AHAHAH sono 30 anni che parlano di recuperare sto rudere….un sacco di chiacchere la vento
Perfetto.
Ottima idea.
Le periferie hanno bisogno di sangue nuovo per riqualificarsi.
Si creerà una piccola città studi.
Nel Quartiere Baggio, i Cittadini stanno facendo tutti il tifo per l’approvazione celere del finanziamento pubblico per la ricostruzione e riutilizzo del Marchiondi.
Se esso verrà concesso il Marchiondi restaurato (o meglio ricostruito e ampliato), sarà vicinissimo al capolinea della M1 al quartiere Olmi, e non molto distante dalla fermata “Gozzoli-Bagarotti”, sempre che non ci siano intoppi con il prolungamento della M1, attualmente ancora in fase di avanzato progetto (seppur finanziato).
Certo che una maggiore attenzione nel passato il Comune di Milano al Marchiondi la doveva dedicare, invece si sono buttati via oltre € 120 mln, per la cattedrale nel deserto del tunnel di Via Gattamelata. Con questa montagna di quattrini sperperati, quanti edifici dismessi pubblici si potevano ristrutturare, e utilizzare per servizi ai Cittadini?
❤?
Un ottimo recupero. Finalmente.
Il Marchiondi non può aver cessato la sua attività nel 1970….Ci ho fatto la seconda media nel 1973….
Servi Gianfranco.