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Milano | Castello – Cantiere riqualificazione piazza e via Beltrami: luglio 2022

Aggiornamento fotografico di inizio luglio 2022 dal cantiere di via Beltrami (la via che unisce largo Cairoli con piazza Castello) e di Piazza Castello.

L’intervento per la riqualificazione di piazza Castello, uno dei luoghi-simbolo della città, prevede la sistemazione delle aree di via Lanza e via Beltrami, con la pavimentazione in granito bianco di Montorfano. Inoltre, prevede tre nuovi filari di alberi da piantare ai lati della piazza e la riqualificazione dei viali che la collegano a Foro Bonaparte, con l’asfalto che lascerà posto al calcestre. Progetto vinto nel febbraio 2017 dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo. Tempo previsto: circa 500 giorni.

Qui il progetto definitivo con le modifiche della Sovrintendenza.

Cominciamo il nostro giro da Via Beltrami dove i lavori sono più avanzati. Sono state posizionate le panche in pietra che si fondono con la pavimentazione in granito bianco di Montorfano. Pavimentazione che è alternata con i cubetti di porfido (sampietrini) nella parte centrale. Completate anche le colonnine antisfondamento che separano l’area pedonale da quella carrabile di largo Cairoli.

Nella parte centrale i lavori hanno interessato lo smantellamento dei cordoli per gli attraversamenti quando la piazza era ancora percorsa dalle autovetture.

Anche i bordi delle aiuole lungo la “risalita” verso la torre del Filarete sono in fase di sistemazione.

Mentre buona parte delle altre aiuole sono già state sistemate con i blocchi in pietra e prime sistemazioni in calcestre.

Concludiamo con il cantiere di piazza Castello verso via Lanza, dove sono già stati istallati i pilomat o milomat per impedire l’accesso ai mezzi non autorizzati nell’area pedonale e dove sono “spuntati” i resti dei bastioni difensivi del castello ancora in “ispezione”.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Castello, Riqualificazione, Largo Cairoli, Via Beltrami, Arredo urbano, Foro Bonaparte, Piazza Castello, Castello Sforzesco




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


32 thoughts on “Milano | Castello – Cantiere riqualificazione piazza e via Beltrami: luglio 2022

      1. Ale

        Cazxo, ora pure il pippone 5g… il progetto include 130 nuovi alberii (fai lo sforzo di seguire il link al progetto).
        Ma perché scrivi queste puttanate? Ti pagano x fare polemica?

  1. Ale

    Curioso di scoprire chi si siederà su delle panchine in una piazza che non aspira ad avere a nessun’ora del giorno un filo d’ombra

      1. Anonimo

        Per il 5G gli alberi sono una sciagura.
        Nella propaganda si piantano dovunque, nella realtà si abbattono rimuovono. o brutalmente, o tramite progetti tipo questo che non ne prevedono

        1. Ale

          Cazxo, ora pure il pippone 5g… il progetto include 130 nuovi alberii (fai lo sforzo di seguire il link al progetto).
          Ma perché scrivi queste puttanate? Ti pagano x fare polemica?

          1. Anonimo

            Il progetto prevede. Appunto.
            Ti sei risposta da sola cara Alessandra.
            Leggi bene il mio commento.

    1. Anonimo

      Già, il posizionamento di quelle panchine in pieno sole mi lasci perplesso, forse si potevano mettere parallele agli edifici in corrispondenza degli alberi..

  2. axel

    infatti, una pavimentazione fin troppo estesa con annesse panchine “copia ed incolla” da almeno 20 anni – forse 30 – già disseminate in città. E parliamo del castello e pieno centro di Milano !!! Talvolta giro per la città e ci sono angoli meglio pensati e meglio realizzati. Concordo con i pensieri di Wf, Ale, Ste e di Anonimo delle 19.03. Sembra che i sindaci prima di Sala fossero tutti incapaci perché sembra che si siano dimenticati la città, poi arriva Sala ed apre serie infinita di cantieri (in prevalenza cementificazione ed abbattimento di alberi ad alto fusto) parlando sempre da campagna elettorale dei famosi 3 milioni di alberi e 20 nuovi parchi (quali e dove?).

  3. Maurizio

    In questo caso proprio non si potevano aggiungere altri alberi (ci sono già due filari ai lati) per salvaguardare la vista del Castello da largo Cairoli.

  4. Anonimo

    ma salvaguardati il cervello per favore…questo è appiccicarsi ai vetri per difendere l’indifendibile…non è una piazza, non è un parco, non è una strada pedonale, non un parcheggio….ma cos’è?

    1. stes

      sei tu che dovresti usare più il cervello o almeno informarti.. si chiama soprintendenza e non ti lascia libertà progettuali su aree così tutelate.. sulle panchine forse prevedono bagni di sole invernali… Meno male che son chiare ed i materiali e la posa sembrano per una volta adeguati.
      Questa attenzione ci vorrebbe per tutto il centro storico ed un abaco dell’arredo urbano please!!!

    2. Ale

      Prima (era Moratti/Albertini) era il parcheggio dei bus per davvero!
      Il progetto include 130 nuovi alberi ma nn in largo Beltrami deve a pochi metri di profondità passa la M1.

      1. Anonimo

        Nell’era Albertini Moratti da Moscova a Cadorna in 5 minuti, ora in 15. Che culo. (E parlo di chi utilizza la macchina, lo scooter o la 57)

        1. Anonimo

          Da Moscova a Cadorna sono 5 minuti in metro dalla fine degli anni 70 quando hanno aperto la M2.
          Si fa in 5 minuti anche in bici.
          Certo, se vuoi andare in auto..

        2. Ale

          Sì certo… prima ci si lamenta dei pochi alberi e poi si ha nostalgia degli anni solo auto con il castello che era come uno svincolo della tangenziale…
          Per non parlare di quanto era peggiore l’aria che respiravamo. Bah, polemiche a caso

          1. Anonimo

            Bella Mario, ti farò caricare sulle spalle le piastrelle, le vernici etc. Pigrone

          2. Mario

            Bella anonimo delle 12:19. Perchè tu hai necessità tutti i giorni di fare quella tratta carico di mattonelle vero? E di metterci rigorosamente 5 minuti invece che 15

  5. Gianluca Brescia

    Le panchine in Via Beltrami non saranno frequentate da nessuno con il clima estivo.

    Magari si poteva prevedere qualche punto verde in Beltrami, non dico alberi perché sotto passa il metrò, ma almeno qualche piccola area verde.
    Nei prossimi anni la Via Beltrami sarà una bella isola di calore.

  6. Anonimo

    Ma comprare delle panchine decenti (o farsele regalare dagli sponsor) anziché queste robe in cemento che non userà nessuno? Spero rimettano almeno quelle che c’erano prima, che non erano così male alla fine guardando queste.

  7. lisander

    Mah, si parla tanto di depavimentazione e permeabilità dei suoli, e qui si è fatto l’esatto contrario, bene il granito di Montorfano, bene i sampietrini e il calcestre,ma si potevano almeno realizzare aiuole con fiori e arbusti al posto degli alberi (vista la prossimità nel sottosuolo, della M1), anche per conferire a quello slargo un minimo di grazia e armonia visiva, senza snaturare il cannocchiale prospettico tra il Castello e Via Dante; poi quelle sedute in marmo sono troppo asettiche e geometriche per quel contesto architettonico che è otto/novecentesco, e che quindi avrebbe richiesto piu’ attenzione e la posa di panchine attinenti a quel sito (magari anche le sempiterne panchine a doghe verdi tipo Milano, eleganti e funzionali).

  8. Alberto

    Ma siete ossessionati da questa isola di calore. D’estate in pianura padana ha sempre fatto e sempre farà caldo, non é piantando 5 alberi in più in piazza Castello che cambieranno le cose. E comunque dura 3 mesi l’anno, in cui non penso che comunque la gente andrebbe a sedersi in piazza nelle ore centrali, alberi o no.

  9. enrico

    Ma a che cosa serve una pianata così vuota? Ma non potevano metterci una fontana a raso stile lungo fiume di Bordeaux, così d’estate si riempiva di bambini che giocavano con l’acqua e riduceva il calore? In questo modo invece sarà un’isola di calore da luglio ad agosto e a questo punto direi anche giugno. IN inverno se fa freddo e ghiaccia spegni le fontane. Poi non vedo nessuna illuminazione d’effetto a raso. Non so, mi sembra il minimo sindacale. Vedremo alla fine. La Francia insegna comunque molto in fatto di paesaggismo e riqualificazione urbana.

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