Milano | Morivione – Cantiere stazione Tibaldi – Bocconi: luglio 2022

Aggiornamento di luglio 2022 dal cantiere per la costruzione della nuova stazione ferroviaria di viale Tibaldi ( in questo articolo, il progetto) all’altezza di Viale Tibaldi via Fedro, vicino all’Università Bocconi nel distretto di Morivione/Porta Lodovica. Gli ingressi principali alla nuova stazione saranno uno in via Fedro e l’altro in via Carlo Bazzi. Mentre l’entrata in servizio della stazione, se tutto andrà bene, sarà nel 2023 come fermata della linea suburbana S9.

Cominciamo la “visita” del cantiere da via Pietro Preda e via Fedro. Qui il lato a sud della stazione con la vela di copertura e ingresso da Piazza Caduti del Lavoro.

Qui le scale per l’accesso da Piazza Caduti del Lavoro e via Fedro.

Le tettoie di copertura delle pensiline.

L’ascensore e le scale di accesso da via Fedro.

Ed ecco l’accesso principale da via Carlo Bazzi, dove, oltre alla stazione, si sta lavorando alla sistemazione dell’area d’accesso. Non possiamo non chiederci se sia un’istallazione post moderna, la selva di pali per la luce che è stata sistemata tra le aiuole e i percorsi pedonali che portano verso il campus della Bocconi.

Concludiamo con una foto all’accesso, sempre da via Carlo Bazzi ma sul lato meridionale della stazione.

Referenze immagini: Valter Repossi

Viale Tibaldi, via Fedro, Università Bocconi, Morivione, Porta Lodovica, via Carlo Bazzi, Ferrovia

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Morivione – Cantiere stazione Tibaldi – Bocconi: luglio 2022”

  1. Secondo me è stato fatto davvero un ottimo lavoro, mi piace!

    Unica perplessità:
    Servivano davvero tutti quei pali per l’illuminazione? Dalle foto sembrano che sono stati posizionati a circa 1,5 metri di distanza tra uno e l’altro, mi sembra eccessivo…

    Rispondi
  2. Sull’arredo urbano ovviamente non c’è neanche da star qui a commentare. Ogni volta che si ha l’opportunità di riqualificare un’area non sembra mai esserci la volontà di impegnarsi a prendere una strada diversa sul tema.
    Nei render i marciapiedi almeno erano tutti in pietra. Pazienza.

    Rispondi
    • Su ogni progetto che riqualifica la città e migliora la qualità della vita c’è sempre qualcuno (o anche tanti) che in realtà stanno qui a commentare nonostante. Non sembra mai esserci la volontà di impegnarsi a prendere una strada diversa sul tema…

      Rispondi
      • È sbagliato chiedere di fare meglio quando lo si poteva fare con poco?

        Dobbiamo per forza rassegnarci a dei sub-standard non da città europea?

        Rispondi
        • Ma ormai ci siamo già rassegnati. Ricordo che parliamo di un tema che non viene nemmeno percepito dal cittadino medio e questa piattaforma per quanto ottima non penso abbia il potere di influenzare le scelte dell’amministrazione.

          Rispondi
  3. Si è verificata la stessa identica situazione di piazza XXIV Maggio quando per Expo 2015 vi fu la riqualificazione della darsena intorno alla porta di Luigi Cagnola là pali in quantità di pura fantasia, a non finire che quasi non ci si vede attraverso, qui similmente i lampioni. A che pro? Chi ci ha guadagnato? Bastavano pochi apparati illuminati potenti e dal design accattivante per garantire decoro e sicurezza.

    Rispondi
  4. Che bella 🙂 mi sarebbe utilissima una in Rovereto interscambio M1… ma temo resterà solo un sogno.
    Quando mai la faranno sarò in pensione! 🙂

    Rispondi
  5. spero mi si perdoni la domanda irriverente…
    ma su quei pannelloni di metallo scuri (che secondo me creeranno in estate un bel fornetto per chi ci passa sotto) non si potevano mettere due pannelli solari (lato sud ovviamente)? sparo eh

    Rispondi

Lascia un commento