Il 22 agosto 2022 è stata una giornata storica per Milano, in quanto è stato aperto al pubblico il nuovo pronto soccorso unificato dell’IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio. Il nuovo Ospedale unisce in un’unica struttura l’Istituto ortopedico Galeazzi e l’Istituto clinico Sant’Ambrogio nel nuovo edificio costruito nel quartiere di Mind nel distretto di Roserio, nella parte Nord-Ovest di Milano.
Con i suoi 16 piani è l’ospedale più alto d’Europa (per 90 metri di altezza e una superficie complessiva di 15mila metri quadrati) e si trova nei pressi della Cascina Triulza a MIND, l’area nota a tutti per avere ospitato EXPO nel 2015.
L’Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio unisce in un’unica struttura due grandi eccellenze: l’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, primo ospedale in Italia per numero di protesi ortopediche impiantate e primo in Lombardia per numero di ricoveri e interventi chirurgici ortopedici, con l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, eccellenza italiana per il trattamento delle patologie cardiovascolari.
Nelle foto di Andrea Cherchi si possono vedere alcuni momenti delle prime ore di apertura del nuovo istituto. Naturalmente si ringrazia l’ufficio comunicazione del Gruppo San Donato per la gentilezza e professionalità dimostrate e per avere reso possibile questo servizio che Cherchi offre a tutti.
Nel nuovo quartiere di Mind, sorto nel distretto di Roserio, dove si è tenuta l’esposizione universale del 2015, ci saranno le grandi funzioni pubbliche oltre al Nuovo Galeazzi, ad esempio: lo Human Technopole con i suoi laboratori in parte già attivi (i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2026); la sede dell’Università Statale che dovrà essere pronta nel 2025 e la Fondazione Triulza già operativa da Expo in poi. Ma non solo, nell’area Mind c’è anche lo sviluppo privato che si estenderà su una superficie di 480mila metri quadrati col Mind Village e il West Gate, con un investimento da parte di Lendlease di 1 miliardo di euro.
OSPEDALE GALEAZZI sito in Area Mind
- capogruppo: ing. Tiziano Binini per Binini Partners srl
- progettazione architettonica: arch. Cecilia Morini, arch. Lucia Mosconi, ing. ed. arch. Francesco De Benedittis per Binini Partners srl
- progettazione landscape: arch. Sara Galeazzi per Binini Partners srl
- progettazione ingegneria: ing. Raffaele Ramolini, ing. Maria Vittoria Tagliaferri, ing. Marco Iotti per Binini Partners srl
- consulenti progettazione strutturale: ing. Arturo Donadio, ing. Andrea Sala per SPS – Studio Progetti Strutturali srl)
- DL opere in C.A.: ing. Maurizio Milan per Milan Ingegneria SPA
Referenze fotografiche: Andrea Cherchi
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Davvero un bel pugno in un occhio,nonostante e perfortunanon sia ubicato in centro città. Emlo trovodeltutto anonimo dalpunto di vista architettonico.
Nonostante l’imponenza mi sembra riuscito bene dal punto di vista estetico. Non ho capito come è organizzato l’accesso, forse solo pedonale?
Vedo anche taxi e ovviamente ambulanze, e le auto private dove sostano? Grazie.
Cattedrale nel deserto, il Pini sarà preso d’assalto più di adesso.
Nel deserto? È una delle zone più connesse d’Italia, stazioni del treno, della metro e autostrade… e non devi neppure entrare in città.
All’ospedale ci vai in macchina o in taxi. E francamente ci sono Pronto Soccorsi e Ospedali più comodi. (E magari pure pubblici, ma questo è un altro tema 🙂 )
forse lei non sa che gli ospedali di Milano sono utilizzati da pazienti provenienti da tutta Italia. La connessione con linee aeree, ferroviarie e di trasporto pubblico è pertanto fondamentale. Resti pure nella cerchia dei navigli se le fa piacere. Buona vita
Ci sono stata ieri per una radiografia, mi aspettavo grandi cose anche se l’esterno mi ha sempre lasciato perplessa.
Sono stata terribilmente delusa. Sembra un ospedale di 30 anni fa. Nessuna concessione all’estetica ma anche pochissima funzionalità. Scelte discutibili sui materiali, colori davvero brutti e spazi non ottimizzati. Davvero non si poteva fare di meglio? Il bar all’ingresso è tristissimo.. ma l’avete vista la Clinica San Carlo di Paderno Dugnano? Grande delusione
E’ così complicato prolungare i binari del Tram 1 e 12, da Roserio lungo il Decumano dell’ex area Expò 2015, fino al Nuovo Galeazzi, e alla M1 di Rho-Fiera?
Da li poi sarebbero utili due nuove linee: una verso Arese-Lainate; e l’altra Arese-Garbagnate Milanese FNM.
Vuole la giunta “ambientalista” darsi una bella svegliata, e reperire le risorse per realizzare Nuove Linee di “ecologici Tram”, sia in città, che nell’area metropolitana (soprattutto su quegli assi viari,dove probabilmente le metropolitane non passeranno mai…)?
In effetti la viabilità da Milano città attualmente è pessima. Da Cascina Merlata che è là di fronte ci vogliono 10 minuti, praticamente come al Sacco ma senza incognita autostrade varie.
È così complicato prolungare i binari dei tram 1 e 12 da Rosario (ospedale Sacco), lungo il decumano, fino al nuovo ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, e al capolinea della M1 a Rho-Fiera? Dal capolinea M1, si dovrebbero poi realizzare 2 nuove linee Tranviarie: 1 verso Arese-Lainate; 1 verso Arese-Garbagnate Milanese FNM. Certo il Comune di Milano-Area Metropolitana, deve fare un grosso sforzo sulle Tranvie (dove non ci saranno mai metropolitane), e sulle metropolitane verso almeno i più popolosI comuni dell’ hinterland. Si attendono misure in tal senso da una giunta “ambientalista”…
Di solito intorno agli edifici così grossi dovrebbero esserci le infrastrutture e i mezzi pubblici, ma nell’area MIND i trasporti pubblici sono inesistenti, l’amato sindaco Green di Milano viaggia solo in monopattino o sulle ciclabili che vanno dal centro alla circonvallazione, da li in poi il deserto …. da Roserio la sera avviene la transumanza di gente a piedi verso Baranzate che è in stato di abbandono eppure è attaccata al tanto blasonato MIND.
“Porterò il modello Milano al governo” (cit. Sala)
Chissà che leccata di baffi quando costruiscono ste robe e si spartiscono la torta… meditate gente meditate