Milano | Lambrate – In arrivo East Town in via Folli 24

Prosegue l’operazione che vede la conversione dei vecchi siti ex industriali di Lambrate in nuovi complessi residenziali. Così nell’area prossima al fiume Lambro dove le vie Egidio Folli e Gaetano Sbodio si incontrano con Via Ugo Monneret de Villard, dove si trovavano sino a poco tempo fa edifici dismessi e decadenti, presto ci sarà un bel bouquet di gru e cantieri.

Iniziamo con il progetto dello Studio di Alessandro Scandurra in via Folli 24 con East Town. Responsabili della Progettazione Strutturale e Direzione Lavori delle Strutture SCE Project.

L’intervento fa parte di un programma di investimento da 250 milioni in progetti residenziali (altri ne seguiranno nei prossimi mesi) da parte di Bluestone, Patron Capital e FREO.

Si tratta di un palazzo per 45 appartamenti (bilocali, trilocali, quadrilocali, attici) in classe energetica A; giardino condominiale di 2.500 mq. Servizi: portineria e locker room, locale biciclette, area co-working, free wi-fi, palestra, area giochi. Il complesso è dotato di ventilazione meccanica controllata per ogni singolo appartamento e termoregolazione smart per consentire il massimo risparmio energetico, impianto fotovoltaico a servizio delle aree comuni e geotermia. I lavori, che cominceranno nel 2023, richiederanno circa 24 mesi per la consegna.

L’area dell’intervento era occupata da capannoni industriali demoliti nel 2020/21.

Referenze immagini: Bluestone

Lambrate, via Folli, Via Sbodio, Scandurra Studio, Residenziale

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Lambrate – In arrivo East Town in via Folli 24”

  1. Ho spulciato il sito, e devo dire che è un complesso davvero ben riuscito. Sicuramente non accessibile a tutti, ma è molto curato e il giardino molto bello.

    Mi ricorda il complesso novAmpere lì vicino, anche quello stupendo.

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  2. Quando si costruisce così tanto si dovrebbe prevedere un adeguato aumento dell’offerta di trasporto pubblico e di piste ciclabili, altrimenti questi nuovi abitanti utilizzeranno solo l’auto per muoversi, visto che questi appartamenti saranno venduti con ampi parcheggi.

    Si progettano nuovi edifici e nuovi quartieri senza pensare al futuro e senza preoccuparsi di come si sposteranno le persone che ci abitano. Poi ci si lamenta che il traffico e la congestione aumentano.

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    • Giusto niente passaggio pedonale a Lambrate e un solo tunnel di traffico pesante, e ora per finire il passaggio Rubattino, Lambrate sotto il ponte si sta riempiendo di senza tetto e forse drogati!!! Chi come me che portano i bimbi a scuola a Lambrate dopo il ponte un grosso fissaggio a poco non hai più dove passare, ovvio a questo nessuno ci pensa!
      GENTE NON COMPRATE IN ZONA RUBATTINO!!!

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  3. Inoltre credo che questa estate non abbia insegnato nulla, a partire da siccità e caldo rovente. Più si consuma suolo x versare cemento e meno verde ci sarà x fare la sua parte. Più famiglie utilizzeranno gas, energia elettrica ed acque x alimenti ed altri usi ma nessuno è interessato a capire che queste risorse non sono illimitate. X loro è importante che si arricchiscono le banche concedendo mutui, i vari progettisti e cementificatori, i vari futuri amministratori condominiali ed il comune con gli oneri. Nessun operaio / lavoratore nei cantieri e nessuna famiglia che ha comprato casa si sono arricchiti. Concordo infine con i commenti di Anonimo e Anna Maria Villa

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    • Buonasera, mi permetto di intervenire in risposta non per contraddirla ma per aggiungere uno spunto di riflessione sulla questione del consumo energetico. Quello che sarebbe da capire, dati e analisi fatte da chi ne ha le competenze, alla mano, è se e quanto c’è bisogno di sempre più case (la costruzione è energivora e richiede materiali e lavorazioni ovviamente, ma crea lavoro e indotto). Detto questo, chi va ad abitare in uno di questi nuovi edifici non è che prima non viveva e non consumava gas o elettricità… anzi, molto molto probabilmente viene da condizioni abitative ad alto consumo energetico oppure viveva con genitori o con altri coinquilini in condizioni non sostenibili nel lungo periodo. Se lasciano case vecchie e fatiscenti, e lo sappiamo Milano come tutte le altre città ne è stracolma, queste vengono solitamente ristrutturate e rese più efficienti prima di venire affittate o rivendute. Sulla questione bilanciamento verde/cemento come non essere d’accordo, ma a questo punto, se proprio c’è necessità di costruire ben vengano i palazzi che si spingono più in verticale riducendo la pianta al minimo. Ma come ogni altra cosa il discorso è tremendamente complesso e pieno di sfaccettature e trasversale a molte altre questioni.

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  4. ??? Conosci la zona? Praticamente 10 minuti a piedi da lambrate !!! E hanno autobus su via rombon (2 minuti a piedi)… un po’ decontestualizzato il tuo commento, oltretutto in particolare questa nuova costruzione mi sembra che dai render faccia vedere come sia dominante la parte di verde. Mah

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  5. Appunto, è così comodo che devi farti 10 minuti a piedi … e il verde nei render è sempre stato molto più che nella realtà. Chissà come mai…

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  6. Il progetto sembra molto bello. Temo però che il vicino fiume Lambro sarà purtroppo parecchio fastidioso per gli inquilini, con i suoi effluvi maleodoranti e la fauna di roditori vari.

    Il Lambro, forse il fiume più inquinato d’Europa da decenni, rimane una ferita vergognosa nella nostra ricca ed (ehm…) evoluta Lombardia.

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