Milano | Eventi – “Milano Bike Challenge”: parte la sfida Casa-Lavoro in bici

Fiab Italia, in collaborazione col Comune di Milano e Fiab Milano Ciclobby, ha organizzato un’iniziativa che promuoviamo volentieri: si tratta della “Milano Bike Challenge”, tutti in bicicletta a lavorare

Dopo due anni di stop torna finalmente la Milano Bike Challenge, iniziativa organizzata dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per premiare le aziende capaci di “mettere in sella” il maggior numero di dipendenti entro il 31 ottobre. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano ed è stato lanciato proprio in occasione della Settimana della Mobilità durante la quale FIAB ha organizzato oltre 300 eventi in una settimana in tutta Italia. Scopri il calendario.

L’edizione 2022 della Milano Bike Challenge è stata resa possibile grazie al contributo di mondora srl sb che ha ideato e messo a punto per FIAB l’app della challenge Cycle2Work (necessaria per la registrazione delle singole pedalate). L’iniziativa intende promuovere il bike to work nelle aziende e favorire l’uso delle due ruote come mezzo di trasporto quotidiano e per il tempo libero. La Milano Bike Challenge offre anche un’occasione preziosa di teambuilding.

 Tutte le informazioni dettagliate le trovate a questo link .

«Come ha dichiarato anche pochi giorni fa il presidente Alessandro Tursi, la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano è oggi la migliore risposta al caro energia e al rischio razionamento, che cambia in meglio il nostro modo di muoverci e di fruire dello spazio in cui viviamo – dice Valeria Lorenzelli, vice presidente FIAB e coordinatore della Milano Bike Challenge -. Questa iniziativa vuole essere un’opportunità per tante aziende e lavoratori di fare un passo concreto verso la mobilità attiva e apprezzare i benefici dell’uso della bicicletta. Al termine della challenge le imprese potranno, inoltre, richiedere il calcolo della C02 risparmiata grazie alle pedalate dei loro dipendenti e calcolate dall’app Cycle2Work, come contenuto delle proprie politiche di sostenibilità».

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Eventi – “Milano Bike Challenge”: parte la sfida Casa-Lavoro in bici”

  1. Bella iniziativa. Vado al lavoro in bici da anni, abito a 6 km dall’ufficio e ho ancora colleghi che si stupiscono di come riesca a farlo.
    Al che dico che 6 km sono esattamente 20 minuti di bici e si stupiscono ancora di più perché in auto loro ci mettono 40 minuti a farli.

    Sono convinto che a volte basterebbe provare, per chi sta sotto gli 8-10 km (Milano da parte a parte è più o meno questa misura) sono distanze facilmente percorribili in bicicletta, ancora più facilmente percorribili con una bici a pedalata assistita.

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    • Guardati in giro, in una qualunque strada cittadina intasata di traffico. Forse il feticismo è di voi automobilisti con le automobili. A me sembrate sempre arrabbiati, arrabbiati per il traffico, per la benzina che sale, per il parcheggio che non si trova, il bollo da pagare, le riparazioni da fare.. Altro che libertà alla guida, come dicono le pubblicità in tv. Ma sono punti di vista.

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  2. Quando vai in bici per strada vedi tutti gli automobilisti incazzati dentro le loro scatolette di tonno…

    E poi in bici vado più veloce mentre li supero che rimangono bloccati da loro stessi ai semafori.

    Non devo sgasare per rimanere bloccato e frenare 10mt avanti. Fanno tutti start e stop. Bloccati e lenti.

    Mentre io vado avanti lasciandoli bloccati incazzati col mondo senza fermarmi in fluidità totale perché in bici non hai nessuno che ti blocca davanti.

    Passi sempre ti riposi solo un attimo ai semafori.
    Fai movimento di gambe che male non fa.
    E scarichi lo stress invece di caricartelo la mattina proprio prima di incominciare una giornata di lavoro pesante.

    E quando arrivi non devi preoccuparti di trovare parcheggio.

    In bici il problema del parcheggio scompare.

    Non capisco perché la gente è frustrata quando può lasciare a casa un mezzo che ti fa venire stress e rabbia come l’automobile.

    Almeno non cagate il cazzo agli altri.

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  3. Ottima promozione. Ma i “distratti” amministratori pubblici si guardino un po’ attorno per capire quante decine e decine di portabici devono necessariamente essere da subito a disposizione di un numero sempre in crescita di biciclette. NON basta far proclami per far utilizzare le bici, e fregarsene del fatto che una volta giunto a destinazione il più delle volte non sai dove ca@@o incatenarla. Ma mi prendono x il fondo dei pantaloni o sono tutti dei dissociati?

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