Milano | Bovisa – Rigenerazione urbana alla Goccia: Ok al masterplan

E’ stato firmato ieri, 29 settembre 2022, il protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo Campus Nord del Politecnico che prenderà forma nell’area della Goccia alla Bovisa, sottoscritto da Comune, Regione, Rete ferroviaria italiana (Rfi), Ferrovie Nord Milano (Fnm), i ministeri dell’Università e della ricerca (Miur) e quello delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). Una firma che va aggiunta a quella recente siglata per “salvare” parte della foresta spontanea nata nella zona, un accordo che ha chiuso parte dei contenziosi con alcuni comitati della zona.

Il protocollo sottoscritto ieri dà il via al progetto di rigenerazione urbana (di trecentomila metri quadrati da riqualificare) dell’area Bovisa Goccia, curato da un noto architetto. Grazie ad una serie articolata di interventi di natura urbanistica, edilizia, infrastrutturale e di ripristino ambientale, la Goccia diventerà un sistema di spazi pubblici a verde all’interno del quale si inseriscono un nuovo Campus universitario con un Parco scientifico e tecnologico e nuove residenze per studenti; la rete delle stazioni di Bovisa e Villapizzone con un sistema integrato di collegamenti ciclopedonali, tranviari e stradali; una grande Foresta Urbana; nuovi servizi legati sia al Campus che al nuovo polo delle Scuole Civiche milanesi.

«Regione Lombardia ha già stanziato 25 milioni di euro dedicati ad un parco scientifico per l’innovazione e la ricerca nonché alla realizzazione di un Innovation Hub all’interno del parco dei Gasometri. Con questo Protocollo ci impegniamo individuare un ulteriore sostegno al più ampio progetto di `Bovisa Goccia´, pari a 30 milioni di euro» ha detto il presidente Attilio Fontana.

Mentre Ferrovie Nord Milano avvierà il miglioramento dell’interconnessione tra le stazioni di Bovisa e Villapizzone e i nuovi insediamenti previsti all’interno della Goccia, in coordinamento con Rete ferroviaria italiana che si impegna all’integrazione della rete ferroviaria nel sistema di mobilità.

Referenze immagini: The Submarine; Comune di Milano; Google Map

Bovisa, Goccia, Villapizzone, Politecnico, Politecnico di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Bovisa – Rigenerazione urbana alla Goccia: Ok al masterplan”

  1. Renzo Piano è una garanzia.

    Ma devono assolutamente tenere gli alberi che sono belli grandi.

    Gli alberi nuovi ci mettono decenni a diventare grandi. Sarebbe un vero peccato.

    Non vedo l’ora che possa aprire al quartiere

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  2. Concordo con WF, un grande parco spontaneo già penalizzato dalla prima bonifica per versare cemento in una zona già intrisa di cemento, quando nella stessa area ci sono punti di forte degrado dove si può costruire. Va bene così, spero che il verde dei masterPlan non sia una delle solite illusioni

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    • Scusi ma quello è un disegnino ….i rendering sono tutti belli e verdissimi .. i master plan non esistono e comunque non li fanno vedere ai cittadini.
      Ma dove metteranno il nuovo polo delle Scuole Civiche milanesi (ultima sparata di Maran) ….forse sugli alberi!

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  3. Vorrei chiedere a qualcuno di Urbanfile cosa significa e, soprattutto, con che “tono” dovrei interpretare questa frase posta all’inizio dell’articolo: “Una firma che va aggiunta a quella recente siglata per “salvare” parte della foresta spontanea nata nella zona, un accordo che ha chiuso parte dei contenziosi con alcuni comitati della zona”. Cosa significa “salvare parte della foresta?” e con che tono dovrei interpretare: “accordo che ha chiuso parte dei contenziosi con alcuni comitati della zona”. E’ da parecchi anni che ci sono contenziosi a salvezza del parco spontaneo e ci sono i soliti ricorsi e contro ricorsi ormai un percorso obbligatorio, specialmente per chi ha interessi a speculare sull’area di interesse (vediamo anche Coima e Comune per la seconda torre botanica ed il ponte “serra” che potevano essere un buon aggiuntivo in quell’area invece ci troveremo per parecchi anni ancora gli scheletri invecchiati del palazzo e del “ponte”; tutto ciò per capricci da parte di entrambe le parti ma chi ci perde è la città). Tornando in questa zona vi sono aree dismesse su cui poter costruire e non vi è motivo concreto di abbattere ulteriori alberi (se fossero così solleciti ad abbattere palazzi vecchi, sfollati, inutili, sarei ben felice di sacrificare qualche albero che comunque aiuta a dar vita mentre il cemento no, ingrassa sempre e solo le tasche dei soliti noti. Infine è sorprendente come si vuole conservare l’architettura storica, ossia due scheletri di gasometri arrugginiti ed una ciminiera con deposito e poi si abbatte un bosco? Qui sta l’intelligenza dei geni… So di essere criticato, come sempre.

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  4. “” un accordo che ha chiuso parte dei contenziosi con alcuni comitati della zona.” l’informazione non è corretta. L’unico comitato che si sia veramente opposto alla cementificazione della Goccia dal 2012 è il Comitato la Goccia che non ha fatto alcun patto di collaborazione col Comune di Milano, Politecnico o altri. Anzi siamo ancora in attesa di sapere che fine abbia fatto il ricorso che nel giugno 2021 abbiamo presentato al Presidente della Repubblica/Consiglio di Stato e che Il Comune di Milano ha richiamato al TAR Lombardia. E infatti non se ne sa più nulla nonostante la richiesta di prelievo fatta dell’avvocato Gualandi.

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