Milano | Porta Nuova – Gioia22: in attesa dell’inaugurazione arriva il pergolato

La torre per uffici in via Melchiorre Gioia 22 (120 metri d’altezza e progettata dallo studio di Pelli Clarke Pelli Architects) è stata completa lo scorso anno e consegnata a UBI banca (Intesa San Paolo) che ne sta modificando gli interni e adeguandoli alle proprie esigenze da diversi mesi.

Da qualche giorno è in corso il montaggio sul terrazzo superiore al grande podio che funge da base alla “scheggia di vetro” del grattacielo. La data del trasloco del tenant ancora non è nota.

Nel 2017 il gruppo Coima Sgr ha presentato il progetto di costruzione del nuovo grattacielo direzionale. La prima fase del progetto ha previsto la demolizione dell’ex palazzo dell’Inps di Via Melchiorre Gioia 22 nel Centro Direzionale a Porta Nuova, completata il 22 marzo 2018, rimuovendo anche oltre 200 tonnellate di amianto presenti nel palazzo. Il vecchio edificio, in disuso dal 2012, risaliva al 1961, ed era costituito da ventuno piani di cui tre interrati e occupava una superficie complessiva di 40000 m².

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Tag: Milano, Via Melchiorre Gioia, Gioia 22, Porta Nuova, Centro Direzionale, Pelli Clarke Pelli Architects

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6 commenti su “Milano | Porta Nuova – Gioia22: in attesa dell’inaugurazione arriva il pergolato”

  1. Ripeterò sempre: peccato per il retro della vela, finito da cani, con lo scheletro che la tiene su in bella vista.

    Visto da via Boscovich fa scendere qualsiasi entusiasmo per questa costruzione.

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    • La Scheggia di Vetro” detta nuovi livelli di sostenibilità
      Soprannominata al “La Scheggia di Vetro”, ovviamente in base alla sua forma affusolata, la Torre supera del 15% gli standard energetici fissati dalle normative di Milano. L’energia viene prodotta in loco grazie a fonti rinnovabili, quali i 6.000 mq di pannelli fotovoltaici, che coprono il 65% dei consumi di riscaldamento e raffrescamento.

      Sul lato sud ovest tre livelli di frangisole interni proteggono gli occupanti dall’abbagliamento, riducendo al minimo il carico da riscaldamento.

      Le facciate sono realizzate con pannellature in triplo vetro altamente performante. Il sistema di raffreddamento e riscaldamento alimentato ad acqua di falda, l’illuminazione complessiva al LED gestita da sensori di luce diurna, e la progettazione impiantistica avanzata, assicurano la riduzione dei consumi.

      La prima torre in Italia a rispondere alla Direttiva UE sull’efficienza negli edifici
      Gioia 22 è inoltre il primo edificio superalto in Italia a rispondere ai requisiti della Direttiva Europea, ovvero di assicurare un bilancio tra energia prodotta e consumata prossimo allo zero. Il fabbisogno energetico è ridotto del 75% rispetto ai più recenti edifici direzionali milanesi.

      L’edificio ha raggiunto la certificazione LEED del GBC e WELL.

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  2. Le vetrate del piano terreno e del primo piano sono magnifiche. Mi piacerebbe che l’atrio fosse aperto al pubblico con la presenza di bar e altre attività commerciali. L’avevano annunciato al Curvo di Libeskin di City Life ma non ne hanno fatto niente. Vedremo cosa faranno alla Torre Unipol.

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