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Milano | Viabilità – Dal 2024 tutta la città in zona 30 km/h

Dal 2024 in tutta Milano arriveranno dei limiti di velocità a 30 chilometri orari. Tanto in centro quanto in periferia. E’ quanto è stato approvato ieri dal Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno, a prima firma il consigliere della Lista Sala Marco Mazzei, che invita il sindaco Beppe Sala e la sua giunta «a proclamare Milano Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 km/h a partire dal primo gennaio 2024 e a prevedere, così come hanno fatto Parigi e Bruxelles, che dopo quella data su alcune, selezionate, strade a grande scorrimento possano essere previsti limiti a 50 km/h». 

«Si tratta – come ha commentato Mazzei – di un passaggio fondamentale, storico vorrei dire, verso la realizzazione di una città completamente diversa: il limite di 30 km/h prima di tutto protegge la vita e la salute delle persone. Un impatto a 50 km/h è quasi sempre mortale per chi lo subisce da pedone o da ciclista, mentre a 30 km/h no». E, ha aggiunto, «migliora la qualità dell’aria e il benessere della città. Il limite di 30 km/h permette inoltre scelte molto più radicali sulla gestione dello spazio pubblico e sull’idea stessa di strada, visto che se tutti andiamo piano le strade e gli spazi potranno essere sempre più spesso condivisi in sicurezza».

Naturalmente non potevano mancare i contrari a questa proposta, compreso il ministro delle Infrastrutture nonché leader della Lega Matteo Salvini, che su Twitter, commentando la notizia, ha scritto: «Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare…».

Già oggi alcune zone di Milano prevedono aree circoscritte con limite di velocità a 30 km/h. Dal prossimo anno, invece, tutte le strade del territorio comunale (con poche eccezioni) dovrebbero diventare “zona 30”.

Già in alcune città europee come a Bruxelles e Parigi, ma anche italiane come a Bologna e a Torino, a Milano verranno individuate alcune arterie di grande scorrimento dove i limiti potranno essere di 50 km/h. Bisognerà attendere che la giunta stabilisca tutti i dettagli di questa nuova iniziativa, e stanzi i fondi per la sua realizzazione, per capire quali soluzioni verranno adottate per vigilare sugli automobilisti: con tutta probabilità verranno installati molti nuovi autovelox fissi, che aiutano a far rispettare i limiti.

Ad ogni modo, per essere efficace il provvedimento, non basta istituire il limite di velocità a 30, bisogna fare sì che venga rispettato. E per rispettarlo bisogna non solo sanzionare chi non lo rispetta (e i controlli sono da sempre carenti da questo punto di vista, a Milano, ma in generale in Italia), ma bisogna ridisegnare le strade in modo che le auto non possano fisicamente raggiungere una velocità superiore. Per cui bisogna mettere dossi, fare chicane, mettere pavimentazione idonea e restringere le carreggiate.
Per questo motivo è importante classificare le strade e prevederne l’uso (e il limite di velocità) a seconda dell’utilizzo che se ne fa. Facciamo un esempio. Corso Sempione, la carreggiata centrale, ha senso farla a 30 km/h?

Referenze immagini: GoogleMap

Viabilità, Zona 30, Zona 30 km/h, Mobilità, arredo urbano




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


66 thoughts on “Milano | Viabilità – Dal 2024 tutta la città in zona 30 km/h

  1. Anonimo

    Operazione di marketing per nascondere il vuoto pneumatico di idee a Milano.

    Servirà solo ad aumentare il contenzioso in caso di incidenti (in particolare con moto e scooter), peccato perchè ridurre seriamente la velocità in città sarebbe anche una cosa giusta.

  2. Federico

    Non c’è nulla di nuovo se non i “desiderata” del consiglio comunale di una realizzazione entro l’anno.
    Le “zone 30”, la gerarchizzazione della rete stradale, le “zone residenziali” soni già parte del PUMS, ma richiedono tempi tecnici di attuazione che l’OdG del consiglio ignora bellamente.
    Una direttiva che la giunta rimanderà al mittente con le dovute spiegazioni del perché non si può fare nei tempi desiderati, ma nelle tempistiche previste nel piano.
    Operazione di “marketing” bella e buona, e del tutto inutile, forse persino ipocrita.

    1. Anonimo

      ??? E allora cosa proponi? Lasciamo tutto così perché tutto è marketing? Le cose si possono cambiare, è proprio il caso di dire che cambiando sto limite dei 50 all’ora probabilmente non morirà nessuno (investito e arrotato da auto in corsa)

      Ma li leggere i giornali che sono pieni di persone uccise ogni giorno da comportamenti folli di automobilisti? È ora di finirla con sta strage di bambini, anziani, uomini e donne massacrati sulle nostre strade

      1. Anonimo

        Purtroppo si muore perché si viene investiti da veicoli che viaggiano prossimi ai 100 km/h. Il limite di 50 è come se non esistesse. Io sono favorevole al limite di 30, ma sono sicuro che non cambierà nulla finche non si controlla a tappeto e non si mettono appunto dossi e gincane (improbabilissimo ridisegnare in un anno tutte le strade della città).

        1. Anonimo

          “veicoli prossimi ai 100 km/h”??????? Sì, forse alle due di notte.

          Adesso va bene fare i pro-green a tutti i costi, lungi da me voler difendere le auto, ma ‘ste sparate per favore anche no.

          In molte strade di Milano se si raggiungono i 20 è già tanto. Un esempio per tutti: viale Brianza/viale Lunigiana, a passo d’uomo praticamente a qualsiasi ora del giorno.

      2. Gigi

        Purtroppo si muore perché si viene investiti da veicoli che viaggiano prossimi ai 100 km/h. Il limite di 50 è come se non esistesse. Io sono favorevole al limite di 30, ma sono sicuro che non cambierà nulla finche non si controlla a tappeto e non si mettono appunto dossi e gincane (improbabilissimo ridisegnare in un anno tutte le strade della città). Ci sarebbe anche il divieto di usare il telefono alla guida, ma viene rispettato?

      3. Anonimo

        Sì ma non basta pitturare un 30 per terra. Mica siamo in Svizzera. O metti dossi e castellane ovunque, o cambierà poco.

          1. Anonimo

            Esatto. Nel paese della Brianza dove mi sono trasferito qualche mese fa, abbandonando Milano senza troppi rimpianti, quelle vie residenziali che sono rettilinee e “inviterebbero” a correre sono organizzate così.

            I parcheggi sono alternati sui due lati della via, quindi le auto devono rallentare per poter andare a zigzag, altrimenti andrebbero a sbattere contro i cordoli.

            Funziona molto meglio di un 30 verniciato sull’asfalto.

          2. Wf

            Un 30 verniciato sull’asfalto NON FUNZIONA PROPRIO…
            😄😄👆
            Non è che funziona anche meglio..
            😄👌👍

            Diffondete queste idee che è pieno di gente ignorante che non sa come vanno fatte.
            Bisogna far capire…

      4. Wf

        Due giorni fa un automobilista che non andava a 30kmh ha ammazzato una nonna che stava sulle strisce pedonali.

        Le auto sono strumenti di morte e di guerra.

    1. Salotto

      Che centra … anzi molte auto consumano e inquinano meno ad alte velocità… che poi la signora anziana se la fa tutta in 1 inquinando come un trattore

      1. Wf

        Sono le accelerate da 0 a 80kmh che inquinano.

        Esattamente quelle che fare tutti i giorni a Milano da un semaforo all’altro.

        Andare costantemente a 30khm senza picchi né frenate da coglioni inquina zero.

        Perché il motore termico inquina e lavora male nelle grandi accelerazioni e decelerazioni.

        Chiedi ad un ingegnere bravo.
        Sveglia!

  3. Und Tschüß!

    Le zone 30 esistono da decenni, come tante altre cose 😉, almeno in D, CH e A in zone prettamente residenziali o in presenza di scuole/ospedali ecc.. in alcune città tedesche è in vigore solo nelle ore notturne (Freiburg im Bresgau) ma a MI non vi è ALCUN controllo serio sulla velocità ecc.. abitavo su un viale dove sul 50 le auto vanno a velocità autostradali! Manca inoltre tutto un sistema di attraversamento cittadino di tunnel e sottopassi nonché di parcheggi sotterranei che possa almeno fluidificare il traffico permettendo di spostarsi veloce da un estremità all’altra della città e che funga da circonvallazione/ring e che possa lasciare la superficie al traffico residenziale o altro. Ennesimo provvedimento campato in aria come quello delle piste ciclabili quando già non vi è spazio e quando soprattutto si vedono centinaia e centinaia di….SCOOTER, MOTORINI e affini ovunque!

  4. Anonimo

    Esempio che non si conosce la realtà in cui versa la situazione della circolazione stradale/traffico di Milano che è fuori controllo.

  5. Jumbo

    Una bella occasione per piantare qualche altro migliaio di pali per le vie delal città, per segnalare il limite di velocità di 30 km/h.
    Non essendo il limite generico per le zone urbane, va ripetuto dopo ogni incrocio.

  6. Albe

    Veramente nauseante, vergognoso. Giusto per farsi ridere dietro… concordo con chi dice che al più aumenteranno i contenziosi…
    Vuoi ridurre l’inquinamento? Butta fuori dal centro le auto dei non residenti. Costo 0, lo fai domani.
    Poi devi ridisegnare la viabilità, io anche se vado a 30 ho paura a girare in bici, serve viabilità dedicata, sensi unici, liberi spazi e metti giù ciclabili vere.
    Sblocchi i box sotterranei e togli le auto dai marciapiedi (magari spunta lo spazio per ciclabili dignitose).

    1. Anonimo

      Hai solo vantaggi a rendere omogenea la velocità delle auto, abbassando i picchi.

      – Abbassi il rumore
      – abbassi i rischi di incidente
      – fluidifichi il traffico
      – fai muovere più auto, perché andando a velocità costante più bassa la distanza di sicurezza può diminuire a parità di sicurezza
      – ammazzi molto molto meno

      Non esistono pro nel lasciare il limite a 50 km/h, è un limite impostato decenni fa, arbitrariamente fissato in contesti ben diversi da quelli attuali dove la qualità della vita di tutti deve prevalere sulle esigenze di pochi al volante.

      1. Albe

        Le tue mi sembrano tutte considerazioni corrette. Dal punto di vista della sicurezza hai teoricamente solo vantaggi.
        Invito tuttavia chiunque abbia auto ( se ce ne sono in questo blog) ad impostare il limitatore a 30 ed a girare per Milano magari verso dalle 21 e 30 o nel weekend.
        Poi vorrei vedere anche le statistiche degli incidenti e stabilire quante volte questi sono determinati da mezzi eterogenei che affollano le nostre strade (moto, bici, monopattini, tram, tutti insieme).
        Non è sbagliato a priori girare a 30 ma dovendo appellarmi alla pazienza dei cittadini imporrei qualcosa di più funzionale all’obiettivo (ridurre le auto e la commistione tra i diversi mezzi)

        1. Wf

          Quello che dico da sempre inascoltato su questo blog… per limitare le velocità servono interventi urbanistici precisi e puntuali…

          Sennò gebte semplice come te pensa che le zi e 30 sia andare piano su un rettilineo aperto…

          Invece le cose stanno momto diversamente

          Mobilità a Milano, Luca Studer (Politecnico): “Per far rispettare i divieti servono soprattutto interventi urbanistici”di Federica Venni

          Il responsabile del laboratorio Mobilità e Trasporti del Politecnico: “Vanno inserite chicane e allargati i marciapiedi. I benefici sono molti gli effetti negativi sul traffico molto ridotti. Con la velocità ridotta c’è anche meno necessità di creare piste ciclabili che tolgono agio alla carreggiata”

          1. Albe

            Sei inutilmente provocatorio e dici cose stupide oppure cose discutibili ma di cui nessuno stava discutendo

  7. Gianluca Brescia

    Non lo rispetterà nessuno. Come sottolinea l’articolo servono interventi a garantire i 30 km/h quindi telecamere, corsie strette o dossi.

    Se non ci sono questi elementi è tutta fuffa o mrkg urbano

    1. Anonimo

      Nel paese della Brianza dove mi sono trasferito da poco, dopo una vita all’Isola, la maggior parte delle vie residenziali ha i parcheggi alternati, un tratto su un lato e un tratto sull’altro. Dove inizia un tratto di parcheggio il marciapiede si allarga in un piccolo spartitraffico. Quindi le auto, dovendo procedere a zig-zag, devono andare per forza piano, altrimenti vanno a sbattere sui cordoli

  8. Anonimo

    Sono partiti i commenti dei lagnosi analfabeti sempre pronti a criticare qualsiasi cosa si faccia. Se aveste letto tutto, compreso l’odg allegato e non solo qualche arrivo letto sapreste che tutto ciò dovrà essere accompagnato da interventi fisici sul disegno delle strade e da azioni per coinvolgere la comunità. Poi che nel 2023 si debba ancora leggere che questo è solo marketing o che le auto inquinando di più a 30 km/h (🤡🤡🤡) poteva fare ridere qualche annetto fa ma ormai fa solo incazzare. Avete idee migliori? Proponetele invece che fare i depressi dietro lo schermo.

    1. _

      E’ una mozione del consiglio comunale, non una decisione operativa del Comune con un piano, una tempistica e (soprattutto) un budget per gli interventi.

      Capisco che possa dare fastidio se qualcuno lo pensa, ma le cose fatte così lasciano sempre il tempo che trovano. Quando ci sarà un piano preciso e soprattutto i soldi e le risorse per implementarlo allora si parlerà di svolta epocale. Per ora, mi spiace ma è poco più che “marketing” (o manzoniana grida che dir si voglia).

      Era più serio trasformare le un po’ farlocche zone 30 esistenti in vere zone 30 europee a mio parere.

      1. Andrea

        Quindi le mozioni del consiglio comunale sono solo marketing, un istituzione inutile insomma.

        Vedila così: i cittadini, rappresentati dal consiglio comunale, chiedono in via ufficiale all’amministrazione di agire in tal senso.

        Ricordiamoci ogni tanto che la democrazia ha bisogno delle sue ritualità e che le rivoluzioni non sono democrazia. I cambiamenti devono avvenire per piccoli passi, anche simbolici.

        E lo dico con rammarico perché anche io sarei felicissimo se il sindaco decidesse dall’oggi al domani di rivedere strutturalmente con appositi appalti tutte le strade cittadini.

        1. Anonimo

          Il Consiglio Comunale ha un ruolo estremamente importante come contrappeso del Sindaco e della Giunta che con la riforma degli anni 90 rischiano di avere un potere troppo assoluto (ad esempio sull’Urbanistica)

          Poi una mozione non si nega a nessuno. Ma sarebbe ingenuo pensare siano tutte degne di lode e non ne esistano di velleitarie, inutili, propagandistiche o ad uso dei titoli dei giornali e poco più.

    2. Anonimo

      Sta cosa che le auto inquinano di più andando piano e a velocità costante è falsa. Inquinano di più i geni al volante che partono sparati al semaforo verde per inchiodare al rosso successivo.

      Per inquinare poco si deve andare a velocità costante, cercando di frenare il meno possibile, cosa che invece non si può fare a velocità elevate (devi sempre frenare e accelerare come in F1).

      L’inquinamento prodotto dalle auto è anche quello generato durante le frenare, con microplastiche che si staccano dagli pneumatici.

  9. Marco

    Così la maggior parte delle persone, invece di guardare la strada, guarderà il contachilometri per paura di sforare i 30 all’ora, peggio della guida col cellulare

    1. Anonimo

      Le auto moderne hanno limitatori di velocità, inseribili con pochi passaggi. Non mi sembra una cosa così difficile guidare stando nei limiti, o non sei in grado di farlo?

  10. Anonimo

    il vostro assessore alla mobilità penso sia una pezzente certificata, mi capita di lavorarci ed è una roba allucinante

    1. Anonimo

      Tranne rare eccezioni gli assessori, come i ministri, in generale non sanno nulla del settore cui sovrintendono perché sono ruoli “politici” che vengono assegnati in base al Manuale Cencelli e non alle competenze.

      Sono i dirigenti tecnici quelli che devono (dovrebbero) prendere decisioni informate

  11. Anonimo

    OK il limite a 30KM orari ma finché non ci si deciderà a chiudere la città alle auto dei non residenti e al massivo utilizzo di ganasce per chi parcheggia in divieto/su marciapiede saranno sempre e solo spot elettorali.

  12. Anonimo

    Quanto disagio nei commenti!

    È una disposizione sacrosanta per cercare di salvare un po’ di vite e rendere la città più vivibile. Volete andare a sgasare a 130 all’ora? Avete km e km di autostrade dove farlo.

    È ora di iniziare a vedere le cose con occhi diversi, le città per secoli sono state senza auto, poi sono arrivate le auto e voi automobilisti vi siete impadroniti di tutto lo spazio disponibile con una voracità e aggressività degna dei SUV che guidate.

    È tempo di cambiare e restituire qualcosa a chi automobilista non è, ai bambini e a tutte le persone che vogliono muoversi con meno rischi. Grazie a chi si sta impegnando per questa battaglia di civiltà.

    1. Anonimo

      Capisco che al Bar Sport il SUV tiri sempre tantissimo, ma il rispetto dei limiti è un problema forse ancora più serio per moto, scooter e furgoni.

      Moto e scooter perchè raggiungono purtroppo velocità folli, inarrivabili per un’auto in città.
      I furgoni per la loro massa, peso a pieno carico, visibilità e sistema frenante.

      1. Anonimo

        Concordo. Almeno durante il giorno, nella maggior parte delle strade di traffico all’interno della circonvallazione è fisicamente impossibile superare i 50 anche volendo.

        Qualche settimana fa mentre uscivo dal portone, invece, sono stato letteralmente sfiorato da uno scooter che sfrecciava sul marciapiede per andare a parcheggiare. Se al mio posto in quel momento fosse uscita per esempio una mamma con il passeggino o una persona in carrozzina, li avrebbe centrati in pieno.

        Appena il bimbiominkia ha parcheggiato sono andato a redarguirlo con una certa veemenza, per così dire, facendogli proprio questo esempio. Ho ricevuto in risposta un silenzioso sguardo vacuo, tipo mucca che guarda passare i treni.

        1. Anonimo

          Secondo me era l’Anonimo qui sopra delle 17:55 archetipo dello scooterista antiauto (meglio se SUV) cui tutto è permesso.

  13. Ale

    Bene! Vivo a MI da 15 anni, ho figli e ci muoviamo a volte in auto, a volte in bici a volte con i mezzi. Le nostre strade non sono sicure abbastanza, è il regno dell’arroganza. Ben vengano questi cambiamenti.
    Molti non lo rispetteranno, altri come me invece sì. Il miglioramento ci sarà.
    A Salvigni che dice che c’è anche gente che lavora… mi commuove, si preoccupa per gli altri

    1. Anonimo

      Salvini lo dice con stupore, tipo, “Ah sì? C’è gente che lavora?” dato che lui non ha mai lavorato in vita sua. Bisogna capirlo, poverino.

  14. Anonimo

    Ma a Milano non rispetta nulla nessuno…parcheggi, limiti di velocità, semafori…cosa serve mettere delle regole se poi non ci sono controlli? Quello sì che servirebbe e forse non sarebbe necessario alzare il biglietto ATM a più di 2€!!

    1. Metti un tigre nel motore...

      Queste idee da malati di mente, sono ormai da anni il colesterolo delle vie di Milano.
      E vanno combattute.
      Peccato che un Danacol per Sala e tutta la sua maledetta cricca di radicali chic da velocipedi a due ruote, non esiste.
      Stanno riducendo Milano ad una Casalpusterlengo di provinciali.
      Altro che Milano da bere.
      Sta diventando una città da tisana e comunisti…
      Che schifo ….

      1. Anonimo

        Immagino che anche Parigi sia ridotta a villaggio dei Vosgi o Bruxellles a paesino delle Fiandre per il fatto che abbiano introdotto massicciamente il limite di 30.

        Aprire gli occhi! Non siamo unici al mondo, e le buone idee su possono copiare senza violare nessun brevetto.

        Certo, senza controlli e sanzioni sarà una norma risibile come per parcheggi selvaggi, fumo (di ogni genere) nei parchi, schiamazzi notturni, graffiti di terz’ordine sui muri e via discorrendo

        1. Anonimo

          questi sono quelli della “Milano città europea” che poi si imbizzarriscono se gli spieghi, per esempio, che in molte città estere è normale che il proprietario di un edificio sia obbligato a ripulire i graffiti e che se non lo fa viene multato.

          Ho vissuto per un periodo in un sobborgo di Boston e lì potevi essere multato anche solo per non aver tagliato il prato o per aver lasciato degli oggetti in giardino (e naturalmente per non aver cancellato le tag). Spesso sono i vicini stessi che vengono a segnalarti –molto gentilmente, in genere– se c’è qualcosa che non va, perché nei casi di maggior degrado la multa può essere applicata anche all’intera via o all’intero block.

          Questo in “the land of the free” che i destrorsi de’ noantri spesso amano prendere ad esempio, ma se provassimo a farlo qui griderebbero alla dittatura comunista.

          1. Anonimo

            E pensa se scoprissero che all’estero i residenti devono PAGARE per parcheggiare l’auto in strada anche nel loro quartiere.

  15. Chiara Valsecchi

    Vivere a Milano purtroppo è diventato impossibile per i costi e chi, come me, è obbligata a trasferirsi in periferia (perchè altrimenti a fine mese non ci arriva) poi non può prescindere dall’uso dalla macchina per venire in città.
    Infatti i mezzi NON COPRONO ADEGUATAMENTE quella che è definita l’AREA METROPOLITANA DI MILANO…la macchina è un obbligo…non una scelta.
    Fino a qualche tempo fa usavo la macchina per spostarmi dal mio paesello al capolinea della MM2 e poi da li usavo i mezzi…poi però il comune ha aumentato gli abbonamenti e subito dopo istituito le strisce blu in tutte le aree periferiche….altri 40 euro in più al mese per il parcheggio oltre al costo dei mezzi.
    Forse invece di esasperare la gente con queste stupidate prima dovrebbero darsi da fare per potenziare i mezzi di trasporto, così come è nelle principali capitali europee….pensate solo alla nuova MM BLU…doveva essere pronta per l’EXPO del 2015….ad oggi è stata inaugurata solo parzialmente!!!

  16. Canar

    A livello “simbolico ” é giusto e sacrosanto. Bene così.
    Ma il limite 30 verrá “rispettato” per 2 mesi ,forse 3. Poi basta.Vernice sprecata.

    1. Camillo

      Non basta un cartello (di cartelli ce ne sono già troppi) o una scritta 30 sull’asfalto.
      Ci vuole un progetto urbanistico che obblighi ad andare più piano.
      Chicane, dossi, marciapiedi larghi, piante, aiuole…
      Poi ovviamente vanno mantenuti.

  17. V.

    Moto e scooter a 30km/h fa ridere solo a pensare che succeda.
    Le bici elettriche idem
    I furgoni delle consegne da rotolarsi dalle risate

    Finirà che gli unici che rispettano la grida manzoniana dei 30km/h duri e puri saranno autobus e tram ATM 🙂

  18. Jumbo

    Ottima occasione per installare qualche altro migliaio di pali per le vie di Milano: essendo 30 km/h un limite diverso dal limite generale in zona urbana, andrà ripetuto il segnale dopo ogni incrocio.

  19. Wf

    Cmq URBANFILE potrebbe se ne ha il tempo fare una rubrica dove spiega ed espone tutte le tecniche usate per rallentare il traffico zone 30 kmh nelle città.

    Mi sembra che su questo punto gli italiani e i milanesi siano TOTALMENTE IGNORANTI…

    Pensano che come era negli anni 50 (che poi l’italiano medio li è rimasto col cervello ndr) limitazione del traffico = limite di velocità = due cartelli e due multe.

    Invece mi ricordo quando URBANFILE ha scritto i primissimi articoli sulle zone30 milanesi che c’era un architetto specializzato si farle proprio a Milano dove spiegava che ANCHE LA CURVATURA DELLE STRADE fatta in un certo modo obbligava l’automobilista a rallentare per seguire la traiettoria di svolta.

    Mentre ad esempio oggi si fanno i margini di marciapiede per dare la massima velocità anche nelle svolte e negli incroci causando massima mortalità e massimi incidenti.

    Oppure come si può rallentare senza uso di cartelli e multe una strada semplicemente mettendo in modo alternato i parcheggi a destra e sinistra della carreggiata creando de facto delle chicane che spezzano quello che in formula 1 chiamano corridoio di accelerazione…

    Insomma esiste una scienza vera e propria su tutto questo della quale dai commenti che leggo siete TOTALMENTE IGNORANTI.

    E con l’ignoranza non andremo da nessuna parte.
    Milano non andrà da nessuna parte.

    E staremo qui ancora a parlare di multe e cartelli stradali.

    Faccio invito ad URBANFILE se ha energie di portare sulle spalle questa benemerita missione divulgativa.

    La conoscenza è potere.
    Auguri e buon 2023

    1. Albe

      Ma certo, c’è un mondo fantastico di interventi per andare a 30 e puoi metterli in funzione senza alcuna necessità di porre il limite a 30, li realizzi e basta.
      Ma prima di riempire viale Romagna di chicane e dossi puoi anche provare a focalizzare il problema, ragionare sul numero di auto che circolano, sull’eterogeneità dei mezzi sulla stessa strada, implementare zone dedicate (ciclabili, accessi solo residenti, corsie preferenziali, sensi unici). Non è benaltrismo, è razionalità.
      Ma tu sei aperto al dialogo quanto una scatoletta di tonno senza linguetta…DOSSI DOSSI DOSSI

      1. Wf

        Preferisco le chicane e in parcheggi auto esterni ka ciclabile.

        Prova ad avere un dialogo tu con una automobile parcheggiata sopra un parterre (ex) alberato… vediamo cosa ti risponde.

        Oppure con il proprietario del suv parcheggiata sulle strisce.

        Sei proprio democristiano…

        1. Anonimo

          E niente, si parla di zona 30 ma Wf non riesce fare a meno di citare il solito SUV (parola acronimo statisticamente più presente nei suoi post) in divieto di sosta, che non c’entra niente.
          Vai a mettergli l’adesivo giallo dai, così ti senti a posto con la tua coscienza.

  20. fabrizio

    Ottima idea! Pensate che bello quando chiamerete un servizio di soccorso (ambulanza o pompieri) e questo arriverà dopo una buona mezzora perchè il traffico è diventato lentissimo e tutti i dissuasori non ti obbligano ad avanzare a bassa velocita (e non immagino trasportare un politrauma in una strada piena di dossi)

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