Milano | Mobilità – Per il 2026 primi “vertiporti” in città

Una data fondamentale per l’urbanistica di Milano è senz’altro quella delle olimpiadi invernali che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026, e per quella data sono in previsione di venire completate una serie di nuove opere e infrastrutture pubbliche (si spera) che rimarranno alla città. Fra queste vi saranno anche i primi vertiporti.

Infatti nel 2024 dovrebbero cominciare i lavori per la costruzione in tutta la Lombardia di almeno 17 vertiporti o eliporti per l’atterraggio e il decollo di elicotteri da turismo, mirati soprattutto per connettere più velocemente possibile gli aeroporti con i luoghi delle manifestazioni sportive e la città.

Quindi Milano si prepara all’arrivo dei taxi volanti e Sea, la società che gestisce i due aeroporti del capoluogo lombardo, inizia a fare le prime mosse concrete, come ha affermato l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, ieri all’audizione comunale delle commissioni Bilancio, Mobilità e Controllo enti partecipati.

Come ha riferito Brunini al Corriere della Sera: «Nel 2030 stimiamo circa 2 mila passeggeri trasportati dai taxi volanti ogni giorno nell’area», prevede Brunini citando gli studi del Politecnico di Milano. Per costruire i primi quattro vertiporti, operativi dal 2026, «prevediamo investimenti complessivi per poco più di 30 milioni di euro», calcola l’ad di Sea e un fatturato nel 2030 «intorno ai 13 milioni di euro con un utile di circa 2 milioni». Il piano prevede la nascita di un vertiporto importante a Malpensa, «mentre quelli cittadini saranno piuttosto piccoli, di 3-4 mila metri quadrati -come dichiarato da Brunini- : come degli eliporti ma con un piccolo terminal per il check-in e i controlli di sicurezza». E come chiarisce Brunini, dal momento che Sea offrirà il vertiporto ma la gestione degli elicotteri-taxi sarà gestita da società apposite, «I prezzi li stabilirà l’operatore del servizio».

Una stima del costo iniziale per 2 passeggeri che viaggiano da Malpensa alla città di Milano sarà all’inizio di circa 120 euro a persona, grosso modo quello che si paga con un Ncc (noleggio con conducente)».

L’idea sarebbe quella di realizzarne uno a Malpensa, uno a Linate, 9 in ambito urbano e 6 in ambito regionale. Tra le località cittadine dove realizzare la piccola pista del vertiporto ci sono sicuramente Porta Romana con l’ex scalo (dove fra l’altro sarà realizzato il Villaggio Olimpico) e l’area attorno a CityLife-Portello (potrebbe essere forse collocato sul tetto del MiCo o lì attorno?).

Va anche ricordato che in città si trovano già degli approdi per elicotteri: quello di Palazzo Lombardia (praticamente inutilizzabile perché troppo vicino alle case), agli aeroporti e quelli presenti nei maggiori ospedali di Milano.

Uno dei vertiporti con area check-in a Singapore. Realizzato da Skyports (la società che svilupperà quelli milanesi con SEA).

Referenze immagini: Google

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16 commenti su “Milano | Mobilità – Per il 2026 primi “vertiporti” in città”

  1. Così mentre i comuni mortali si muoveranno in bicicletta, lor signori potranno trafficare i celi con i loro giocattoli volanti.

    Siamo passati dall’utopia del comunismo alla distopia del capitalismo green.

    Ottimo!

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    • 120 euro a persona da Malpensa a Milano è costoso ma non mi sembra una cifra da nababbi. Per Linate ho letto che sarà intorno ai 70 euro. Se per esempio sei un manager che deve andare a una riunione importante a Milano e il tuo volo è arrivato in ritardo, è un investimento che si può affrontare.

      Anche perché ii nababbi arrivano con i jet privati a Milano Prime a Linate e si fanno venire a prendere dalla limo.

      Se poi vogliamo fare polemica giusto per il gusto di farla, go ahead.

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  2. “Tra le località cittadine dove realizzare la piccola pista del vertiporto ci sono sicuramente Porta Romana con l’ex scalo ”

    Se riescono a farla con l’erba o in materiale permeabile dipinto di verde, entra nel computo del Verde Pubblico e delle Aree permeabili dell’ex Scalo. Ottimo!

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  3. Attendo con ansia e trepidazione di vedere come riusciranno a spacciare come green-sostenibile-renewable questa modalità di trasporto per ricchi

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  4. Stupendo… E chi garantisce poi sia sul fronte sicurezza che sul fronte rumorosità? Per trasportare migliaia di persone al giorno vuol dire che prevedono centinaia di volo, vuoi che non succeda mai che per un guasto o altro un elicottero non si schianti da qualche parte?

    Voglio poi vedere i condomini che si ritrovano di fianco ad un eliporto quanto sono felici … Che idea del ca@@o. 🤦🤦

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    • Lo dicevano anche dell’elicottero del servizio simile di PanAm che si è spappolato sul tetto del grattacielo Panam il 16 maggio del 1977…

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  5. Zona 30, autovelox, meno parcheggi, area B, area C, più piste ciclabili, tutto per ridurre l’inquinamento e facciamo degli eliporti ?
    Ci sono dei paesi in Europa che hanno bandito l’uso del jet privato, E NOI APRIAMO DEGLI ELIPORTI ?

    Chiaramente mi sono perso qualcosa… Domani smetto di andare a lavoro in bici o con i mezzi e come un bel troglodita mi compro una bella macchina, intanto ce ne fottiamo un ca…o di respirare merda e di avere 30 gradi a dicembre….

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    • Esatto, sempre più restrizione per noi, popolino, e facilitazioni per chi ha soldi.

      Milano, sempre più una città elitaria, transizione verde? Non prendiamoci per i fondelli!

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    • Perdoni: le leggi della fisica restano le stesse, a meno che non si parli di levitazione magnetica. Quindi elicotteri in transito vogliono dire a) rumore b) ondate di pressione sugli edifici circostanti.

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