Milano | Santa Giulia/Morsenchio – A che punto siamo col Palaitalia e la tranvia?

Mentre la mappa delle Olimpiadi invernali italiane del 2026 cambia con la defezione di Baselga di Pinè in Trentino con il probabile inserimento di Tornino nell’elenco dei luoghi che ospiteranno le olimpiadi. Comunque non è scontato che lo speed skating si svolgerà a Torino, l’unica città in grado di offrire un impianto praticamente pronto come l’Oval, sede dei Giochi del 2006. La decisione sarà presa dal CDA di Milano-Cortina e dai sei territori convolti, che dovranno votare all’unanimità il cambio di sede.

Insomma, come sempre ci sono le valutazioni in corso anche perché i costi di realizzazione e sopratutto di gestione di certi impianti comporterebbero ingenti spese per piccole realtà che non se le potrebbero permettere successivamente. Nel frattempo noi di Urbanfile ci siamo chiesti, a tre anni dell’evento, a che punto siano i luoghi scelti per l’evento del 2026 a Milano.

Ricapitoliamo gli spazi adibiti agli sport e che saranno legati all’evento olimpico del 2026. Tra questi possiamo inserire anche il famoso Villaggio Olimpico di Porta Romana, già in fase di realizzazione. Dovrebbe esser consegnato per il 2025.

Lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro è il principale impianto sportivo di Milano (per ora). La cosiddetta Scala del Calcio attualmente ospita le partite del Milan e dell’Inter oltre ad eventi e sopratutto concerti, ed ha una capacità di 80.018 posti a sedere: ciò lo rende il nono stadio d’Europa in termini di capienza. Sarà l’impianto che ospiterà il 6 febbraio 2026 la Cerimonia d’Apertura dei XXV Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina.

Milano rappresenta una delle culle dell’hockey in Italia, avendo già ospitato le finali dei Campionati del Mondo IIHF nel 1994. Milano ospiterà il torneo maschile e tutte le finali in una nuova sede di livello mondiale, che sarà costruita da investitori privati a Santa Giulia, il Palaitalia, progettato dall’architetto britannico di fama mondiale Sir David Chipperfield assieme ad Arup, con una capienza di 15.000 spettatori. La struttura sarà ben servita sia dai mezzi pubblici (metropolitana M3 e M4, e la stazione ferroviaria ad alta velocità di Milano Rogoredo), sia dal raccordo autostradale di Milano, essendo a ridosso della Tangenziale. Dopo i Giochi il nuovo palazzetto dello sport sarà utilizzata come area polifunzionale.

Il Pala Sharp è un palazzetto dello sport di Milano, con una capienza massima di 10.045 spettatori, in uso dal 1986 al 2011. Per circa un decennio fu la casa dell’Olimpia Milano. Il 5 febbraio 2026, dopo una totale ristrutturazione, ospiterà la gara inaugurale di Hockey maschile e il 7 marzo 2026 la prima gara di Para Ice Hockey. Al momento non è stato ancora presentato alcun progetto e voci di corridoio lo danno già in ritardo, anche se per realizzarlo dovrebbe bastare un anno di lavoro. A complicare la faccenda pare non ci sia stato ancora il via libera, per giunta il Cio riguardo agli spazi previsti nel palazzetto, ha chiesto a Comune e TicketOne-Mca Events (vincitrici del bando per la realizzazione e gestione dell’impianto) di rivedere l’intero progetto.

Il Forum di Assago, oggi Mediolanum Forum, è stato realizzato nel 1990. Ha un’arena centrale capace di ospitare fino a 12.700 spettatori, con uno sviluppo su tre livelli, e in questi anni ha sovente giocato un ruolo importante nello sport milanese, ospitando competizioni di altissimo livello.
È servito dalla linea verde della metropolitana e quindi particolarmente comodo da raggiungere. Il Forum ospiterà tutte le gare di Short Track e di Pattinaggio di Figura, con la prima gara in programma il 5 febbraio 2026.

Noi siamo andati a fare un salto nell’area di Morsenchio-Santa Giulia, dove sarà edificata l’arena del Palaitalia. Area che si trova nel settore orientale del grande “quartiere” ancora da costruire, di Santa Giulia.

Giunti alla fine di via Mecenate, imboccando la via Toledo, una strada chiusa da un lato e utilizzata per accedere agli orti concessi dal Demanio disposti a lato della tangenziale e per chi in maniera incivile scarica materiale edile, mobili e rifiuti ingombranti, ci dirigiamo verso via Bonfaldini, dove si vede il cantiere dell’area di Santa Giulia.

Ed eccoci proprio nell’area dove sarà edificato il Palaitalia. Al momento il sito, come si può vedere, è occupato ancora dai capannoni utilizzati per la bonifica dei terreni che hanno ospitato per decenni le industrie della ex Montedison (lato Morsenchio) e ex Redaelli (lato Rogoredo). Sin da quando venne presentato il progetto urbanistico generale, redatto dall’architetto Norman Foster nel 2003/2005, quest’area del nuovo quartiere doveva esser destinata ad ospitare un edificio polifunzionale, un arena o centro congressi. Nel 2020 l’area è stata scelta per la costruzione del Palaitalia il cui progetto è stato affidato nel 2022 allo studio di Sir David Chipperfield.

Stando ai comunicati recenti, le bonifiche sono state portate a termine con successo e ora pare si stia procedendo a completare la progettazione per poter avviare il cantiere del Palaitalia per la prossima primavera (2023), con qualche, recuperabile, mese di ritardo.

Il dramma sarà la realizzazione della tranvia che collegherà le linee della metropolitana M3 (Rogoredo) e M4 (Repetti). In pratica si tratterebbe del prolungamento della linea oggi percorsa dal tram 27, che dovrebbe essere allungata sino all’area antistante la stazione di Rogoredo e che, a distanza di 3 anni, ancora non si è visto un vero e proprio progetto.

I nuovi binari dovrebbero dirigersi in quest’area a sud del quartiere Morsenchio dopo l’incrocio con viale Ungheria. L’area è sempre quella di Via Romualdo Bonfadini, oggi uno slargo fangoso utilizzato come parcheggio.

Da segnalare in quest’area la stupenda Scuola Primaria Statale “Guerrieri Gonzaga” (nell’omonimo largo, realizzata dal grande Arrigo Arrighetti nel 1961 (foto a seguire).

Sull’altro lato di via Bonfaldini si trovano gli storici edifici dell’ex Montedison diventati sede del “progetto del quartiere di Santa Giulia” e di altre attività connesse, tra i quali la futura biblioteca di quartiere e forse anche la chiesa (dedicata a Santa Giulia); sempre se non ci saranno altre modifiche in fasi successive. Al centro spicca la scultura di Arnaldo Pomodoro.

E il resto del quartiere?

Nel 2020 Il comune di Milano ha confermato la realizzazione di un parco attrezzato di circa 362.000 mq, la metrotranvia tra la stazione di Rogoredo e la fermata della linea M4 della metropolitana Repetti e l’edificazione di nuove scuole di ogni grado.

Finalmente dal 2016 la situazione pare si sia risolta con un nuovo progetto: il nuovo sviluppatore australiano Lendlease, assieme a Risanamento spa, ha definito il piano di riapertura dei cantieri in loco nei prossimi anni (?).

La zona nord, ancora da realizzare, sarà composta da un grande parco urbano definito negli ultimi PGT approvati, e da una nuova area di progetto, che prevede residenze, uffici, un’area commerciale e di svago, in un reticolo di vie pedonali, piazze e spazi pubblici; ma, sopratutto, la nuova arena sportiva e per eventi del Palaitalia. Intanto la situazione è ancora la stessa di dieci anni fa.

Sicuramente il Palaitalia una volta completato, si troverà isolato in un vasto spazio ancora da edificare.

Referenze immagini: ARUP Milan; Onirism Studio; Roberto Arsuffi; Valter Repossi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

14 commenti su “Milano | Santa Giulia/Morsenchio – A che punto siamo col Palaitalia e la tranvia?”

  1. Speriamo che in questi tre anni che mancano alle Olimpiadi riescano a fare tutto e non sia l’ennesima situazione con cantieri mai terminati…

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    • Sembra che il progetto originale fosse sbagliato perchè mancavano elementi fondamentali richiesti dal CIO.
      Adesso lo devono rifare, ma intanto i costi sono andati alle stelle e probabilmente non è più neanche lontanamente interessante per il privato che doveva gestirlo e accollarsi i costi.

      In ogni caso quando tutto tace non è mai una buona notizia, speriamo bene

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  2. Sono noti i motivi per i quali la tranvia non sia ancora cantierizzata? Esiste un progetto esecutivo? Il tram oltre alla sede protetta avrá i famigerati semafori asserviti che gli garantirebbero la precedenza agli incroci? Da indiscrezioni trapelate sui giornali leggevo che ci saranno 17 fermate in 4,5 km di linea…Spero sia una barzelletta…Come potrá mai essere competitiva e quindi attrattiva una linea tranviaria che impiega più di mezz’ora per percorrere 5 km scarsi? Giá oggi il tram 27 nonostante la sede protetta é un bradipo. Mi chiedo : ma Atm conosce le realtá Europee in cui si gestiscono le moderne tranvie? Berlino,Monaco,Vienna,Praga ma anche Firenze in Italia …Giá il tram di Santa Giulia nasce con un errore progettuale di fondo : non collegare direttamente la stazione FS/alta velocitá con l’aeroporto di Linate (nonostante lo spazio disponibile in Viale Forlanini per la corsia dedicata) con una ‘rottura di carico’ a Repetti,ovvero il trasbordo per una sola fermata di metro e il conseguente aumento dei tempi di viaggio. È così difficile seguire delle ‘best practice’ e fare le cose come si deve come si fanno in altre cittá? Come é possibile fare fermate ogni 200 metri o anche meno su linee su ferro che dovrebbero essere veloci e puntuali? Per gli spostamenti piú capillari ci sono gli autobus di quartiere…Non mi stupisco che a Milano l’opinione pubblica ritenga il tram un mezzo lento e non certo la prima scelta per spostarsi in cittá! I tram Meneghini sono i più lenti d’Europa. Riusciamo ,partendo dai nuovi progetti,ad invertire la rotta? Atm se ci sei batti un colpo!

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  3. È dato sapere come mai la tranvia non sia ancora cantierizzata? Sará poi dotata del famigerato asservimento semaforico che garantirebbe la precedenza agli incroci? Quanto ci impiegherá a collegare Rogoredo Fs con Repetti? Attualmente il 27 é un calesse trainato da un pony quanto a velocitá commerciale…ci sono troppe fermate ravvicinate che compromettono l’appetibilitá del tram nonostante la corsia preferenziale. In Atm conoscono la gestione delle moderne tranvie Europee? Il progetto nasce giá con un vizio di fondo : la limitazione a Repetti genera una rottura di carico costringendo al trasbordo per una sola fermata di metro chi dovrá raggiungere Linate. Chi ha scelto questo tracciato ‘monco’? E quale sará il tempo di percorrenza totale della tranvia ? Leggevo del folle numero di 17 fermate in 4,5 km di linea. Spero sia una barzelletta. Basta guardare come realizzano e gestiscono le tranvie in altre cittá per capire come farle bene : si chiamano ‘best practice’! Comune di Milano e Atm svegliaaaa!

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    • Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
      Il 27 è un tram inutile, troppo lungo il tracciato attraversa tutta la città i tempi di percorrenza del suo percorso sono sopra l’ora e anche andando a piedi si fa prima non parliamo di altri mezzi come auto, bici che dimezzano i tempi di percorrenza della stessa tratta. Hanno capito che la gente vuole solo il modo di spostarsi da un punto a a un punto b in meno tempo e più comodo possibile.
      Deve essere frequente e veloce altrimenti non serve a nulla, o fa comodo solo a pensionati e extra comunitari

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    • Non è detto: c’è anche chi lavora tra i commentatori (anche se leggendo i commenti sulla mobilità sembriamo tutti studenti, stagisti o pensionati 🙂 )

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