Milano | Vigentino – Rigenerare via Ripamonti e aree limitrofe? Proposte dal Municipio 5

Il Municipio 5 ha reso noto che ha intenzione di rigenerare, con una serie di progetti, l’area che ruota attorno a via Ripamonti nel tratto del Vigentino, grazie agli oneri di urbanizzazione giunti da tutti i progetti in corso tra lo Scalo Romana e viale Ortles.

L’obiettivo, come ha raccontato a La Repubblica Mattia Cugini, assessore all’Urbanistica, Edilizia, Demanio e Spazio pubblico, Verde, Arredo Urbano del Municipio 5, è quello di distribuire le risorse e l’effetto “riqualificazione” anche a parti della zona apparentemente dimenticate e non coinvolte nelle grandi trasformazioni in corso, soprattutto nel neonato quartiere Symbiosis, in via Adamello, in via Calabiana o attorno a Fondazione Prada.

Zone che stanno subendo una trasformazione radicale, da produttiva pesante qual era, con magazzini e piccole industrie sviluppatesi a ridosso dell’ex scalo ferroviario, stanno cambiando in una zona di uffici di ultima generazione contornata da nuove residenze di pregio che riqualificano certamente il luogo, ma che al momento si fermano proprio lì attorno e basta.

Insomma, un occasione per distribuire proprio questa vampata di rinnovo anche al resto del distretto del Vigentino e Morivione.

L’idea dell’assessore del Municipio è quella di creare nuovi spazi pubblici vivibili, sopratutto per i cittadini.

Uno dei primi interventi sicuramente sarà realizzato con l’urbanistica tattica. Il Municipio ha già identificato in piazza Chiaradia antistante la Parrocchia di Santa Maria Liberatrice (Morivione) come luogo da rendere più vivibile per il quartiere. Entro i primi sei mesi di quest’anno sarà predisposta la prima bozza di studio e la versione finale sarà consegnata entro dicembre. Anche viale Ortles potrebbe venire coinvolto nel processo di rigenerazione. Ci sarà anche una serie di workshop che coinvolgeranno gli assessorati del Comune e i cittadini faranno parte del percorso.

L’idea più interessante e sfida per il futuro della zona sarà la possibile trasformazione di via Ripamonti in un “boulevard” alberato, con marciapiedi più ampi e migliore socialità.

Qui la storia e un nostro resoconto sullo stato di via Ripamonti.

Per ora, infatti, è stato formalizzato l’accordo di collaborazione tra le parti sia pubbliche che private per realizzare lo studio d’area e di rigenerazione.

Il primo obiettivo sarà quello di una prima sistemazione per il 2026, per poi proseguire per il 2030. Ultima cosa non trascurabile da considerare sarà la realizzazione e quindi la presenza di alcune fermate della futura linea Rosa, la M6, che al momento è ancora in fase di studio. Perciò come ha detto Mattia Cugini: “Solo quando si avrà lo studio di fattibilità della M6, si potrà ragionare in termini più concreti anche della pedonalizzazione di via Ripamonti” (che poi, se mai la si farà ne parleremo sicuramente negli anni Trenta… forse). Ricordiamo che la futura linea M6 dovrebbe avere nel distretto del Vigentino, ben 3 stazioni, Ortles, Fatima e Selvanesco.

Attualmente via Ripamonti, lunga circa 6,5 km, è di fatto una via suddivisa in variegati settori. Infatti comincia dove si trovava la porta Vigentina nascendo proprio dopo le mura spagnole. Il primo tratto sino a via Bellezza è molto stretto. Prima di viale Isonzo via Ripamonti si allarga con due controviali alberati che si estendono anche oltre la ferrovia, dove oggi si trova l’Esselunga. Poi la lunga via si sfalda in diversi tratti larghi (un piano regolatore la voleva tutta più ampia, senza però esser portata a termine) a tratti stretti. Altri alberi li troviamo prima di viale Ortles e poi nel tratto dell’antico comune del Vicentino, tra via dell’Assunta sino a via Noto, ma solo su un lato. La lunga strada dopo il capolinea del tram e all’incrocio con via Virgilio Ferrari, diventa definitivamente alberata al centro.

Concludendo, riordinare il distretto con l’aiuto dei privati che qui stanno investendo, non sarebbe male anzi, sarebbe giusto.

Qui sotto in arancione gli interventi edilizi in corso attualmente nei distretti di Morivione e Vigentino.

Referenze immagini: Roberto

Vigentino, Morivione, Municipio 5, Arredo Urbano, Via Ripamonti, viale Ortles, piazza Chiaradia

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Vigentino – Rigenerare via Ripamonti e aree limitrofe? Proposte dal Municipio 5”

  1. alberi al centro dopo capolinea tram li toglieranno per prolungare tram fino ieo con soldi pnrr, a questo punto si poteva fare sforzo e portare tram fino ad opera

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    • E’ già previsto da anni nei piani che il 24 arrivi fino alla stazione di Pieve Emanuele. Dato che i miliardi non piovono dal cielo, si fa una tratta funzionale alla volta.

      Sulla tastiera son bravi tutti a costruire infrastrutture.

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      • Sarebbe stupido mettere gli alberi nella sede predisposta per il prolungamento del tram dopo il capolinea del 24.

        Infatti non c’è scritto da nessuna parte che lo vogliono fare… 🙂

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  2. È incredibile che lo IEO non sia collegato almeno con una metropolitana leggera alla linea gialla a Rogoredo o a porto di mare. Se si arriva col treno da Rogoredo allo IEO è un viaggio pazzesco. Le persone devono prendere l’autobus 95, trasbordare sul 24, scendere al capolinea e poi trasbordare sulla navetta dell’istituto oncologico. In mezzo qualche centinaio di metri di aree verdi. Dobbiamo purtroppo solo provare vergogna e tristezza.

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    • Prima del 2030 è Urgente il rifacimento Totale e
      Ed uniforme di tutti i marciapiedi che sono in
      Condizione disastrosa e pericolosa per i pedoni
      .
      E sarebbe anche necessario provvedere alla pulizia
      Delle vie Tirso e Noto dimenticate da chi di dovere

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  3. Purtroppo nel tratto centrale tra via Serio e via Val di Sole è troppo stretta e i binari centrali del tram con le loro linee aeree non permettono l’istallazione di alberi.
    Al contrario tra il capolinea del 24 e Noverasco è una delle più belle vie di Milano un esempio di ottima urbanistica: alberi al centro con spazio per eventuale tram, rotatorie, ciclabili ben fatte e con staccionate di legno e canali.

    Via Virgilio Ferrari invece tra il capolinea del 24 e via Antonini un esempio di urbanistica spendacciona e disastrosa: 3 corsie per lato (quasi sempre vuote), senza marciapiedi, senza ciclabili senza attraversamenti pedonali e con alti new jersey in cemento che di fatto taglia in 2 la città. Insomma è un’autostrada vuota, non utilizzata che entra dentro Milano,
    Si congiunge con un doppio incrocio disastroso con via Antonini via carlo Bazzi, creando solo inutile caos nelle ore di punta.
    Sarebbe piuttosto da rifare via virgilio Ferrari e vie limitrofe in modo da razionalizzare il sistema viario della zona, alleggerendo il traffico sul tratto stetto della ripamonti.e permettendo che questa possa diventare ad un unico senso di marcia.

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    • ciao, abito proprio tra via Ripamonti e via Virgilio Ferrari e sono anni che mi domando se e quando mai si farà qualcosa per rendere via Ferrari davvero fruibile, riducendola a due corsie e proseguendo la ciclabile di via ripamonti. L’incrocio con via Antonini bisognerebbe trovare il modo di impostarlo su due livelli, in modo che antonini-cermenate non vengano bloccate da semafori, un pò come il tunnel più avanti all’altezza dell’imbocco della milano genova…

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      • I giardini di via Bottoni andrebbero ristrutturati Invece vanno bene solo per i cani Per gli anziani non nemmeno una panchina

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  4. Gli Alberi in via Ripamonti? Be darebbero un nuovo volto alla via e un nuovo modo di viverla! Ricordiamo che ttualmente è sciatta, irregolare, sopratutto molto calda durante il periodo estativo. Avrebbero dovuto proprorre questo progetto anni fa! Siamo stufi di vedere una città piena di cemento e macchine, siamo stufi di aspettare il 24 sotto un caldo cocente. Questo progetto finalmente darà la possibilità di godere meglio la via e gli spazi e perché no il viaggio sul 24 che da Piazza Fontana non è certamente breve. Spesso, in questi anni, si è scritto e discusso di trasformare la nostra bella Milano come Parigi- un pò storicamente per via di Napoleone si somiglia- si è menzionata la mobilità sostenebile, la riapertura dei navigli, il ritorno alla bicicletta e all’uso dei mezzi,… ben venga tutto questo! Quando finalmente via Ripamonti e tutte le strade di Milano avrà raggiunto questo meraviglioso traguardo, allora potremo essere realmente orgogliosi di vivere in una città vivibile per noi e per la nostra salute, di vivere in una città moderna ed Europea.

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  5. A) via Ripamonti è sufficiente alberare ai lati dove adesso vi sono le auto perennemente in divieto di sosta anche in orario di punta. Il traffico rimane invariato.
    B) via Ferrari è sufficiente standardizzarla al tratto più recente ovvero 2 corsie più ciclabile, 50 km/h di limite e un rotonde al posto di quei giganteschi semafori. Il traffico rimane invariato e la guida diventa più fluida.

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