Mentre proseguono i lavori per il completamento della riqualificazione del bel Palazzo delle Assicurazioni Generali o Palazzo Venezia, costruito tra il 1897 e il 1899 su progetto di Luca Beltrami e Luigi Tenenti, destinato in parte a diventare un Hotel Gran Meliá, in piazza Cordusio, alcune parti del palazzo sono già occupate dai nuovi spai commerciali.

Per la parte su piazza Cordusio bisogna ancora attendere. Qui sarà aperto il nuovo hotel Gran Meliá i cui spazi interni sono curati dallo Studio Marco Piva.

Mentre è più avanzato il cantiere per l’ala che affaccia su piazza dei Mercanti, quella più moderna dell’insieme di edifici, realizzata dall’architetto Antonio Cassi Ramelli e dall’ingegnere Giovanni Dozzo nel 1968, dove in questi giorni ha aperto il primo degli spazi commerciali: END. (Generali Real Estate)
- progetto: Brinkworth – London, UK
- DL coordinamento locale: ML Architettura
- progettazione impianti: Tekne spa
- csp/cse: Romeo Safety Italia srl
- impresa generale: Agilitè Solutions Italia





Non è una questione di anzianità, ma è un peccato che, secondo me, si sia persa l’atmosfera del vecchio ristorante Mercanti che da decenni animava l’antica piazza dei Mercanti.



Così come troviamo un gran peccato sia stato cancellato l’antico negozio di numismatica qui presente anch’esso da secoli, del Passaggio delle Scuole Palatine. Certamente più romantico di una vetrina di moda. Ma tant’è, siamo nella città che corre e cancella il suo passato senza troppi rimorsi.

Ecco la risposta del 2023.


Lato via Orefici dove campeggia ancora la grande scritta del nuovo superstore.




Mentre via Orefici attende ancora di essere riqualificata come Piazza Cordusio.


Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi;
Piazza Cordusio, Cordusio, Via Mercanti, Via Orefici, Piazza dei Mercanti, Restauro, Riqualificazione, Palazzo Venezia Generali, Generali, Studio Piva, GLA – Genius Loci Architettura
Mamma mia che palle, che motivo avete in ogni post di lanciare un commento stizzito? Sembra di leggere il post di Nonna Papera ormai.
questo sito più che aggiornare è un diario per sfogare la nostalgia dei 2 autori che scrivono. chiudono i negozi, attività private, e ne fanno una questione collettiva. dovremmo pagarli per tenere aperto? farne un museo?
ma fatevi una vita che non si può essere ridotti così
Ma sta sit, gnuran!
tu sei milanese quanto messina denaro
esempio di pura ignoranza!
Ma che comento è?
Anonimo delle 12.25 ma sei rincoglionito ?
Il giorno in cui per commentare dovrai inserire i tuoi dati è vicino!
poi vediamo se con la foto del tuo viso hai il coraggio di scrivere tutte le scemate che ti passano per la testa!
Un minimo di decenza ! Cazz!
ti consiglio di trovarti un lavoro, sei il nulla. e non fare il milanese che sei un terrone
L’ironia di criticare l’anonimato di un commento con un commento anonimo.
Chi critica questo bellissimo sito potrebbe evitare di frequentarlo. Per il resto End mi pare abbasranza inutile ma esteticamente a posto. Invece l’orrenda scritta giallo e rossa Istambul kebap mi chiedo se abbia chiesto il permesso al comune e se lo abbia ricevuto. In ogni caso orrenda e degradante l’estetica del quartiere.
sempre più urgente la riqualificazione di piazza Cordusio e vie adiacenti
La riqualificazione di via Orefici è spacciata per prossima da ormai 10 anni, Il comune ha incassato gli oneri di urbanizzazione dei negozi lungo la via ma poi non ha fatto i lavori.Non saprei come definire sindaco e assessori.
Indegno invece il take away “Pizza Alice” di via Orefici che oltre ad essere esteticamente sgradevole riempie di odori mefitici tutta la via. E’ arredamento urbano anche l’aria che respiriamo.