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Milano | Scalo Farini – Aggiornamento masterplan e presto le proposte per lo scalo

Dal 12 al 15 marzo si è svolta a Cannes nella cittadina della Costa Azzurra, il Mipim, la fiera del settore immobiliare, dove l’ad di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto, ha presentato assieme al capo del real estate Giuseppe Savoia i passi futuri del gruppo Fs ai tanti operatori presenti — ovviamente non potevano mancare sia Coima che Hines — annunciando in particolare che sullo Scalo Farini il gruppo è pronto a partire con una “call to tender” (un bando di gara o invito pubblico agli investitori) in cui chiederà a chi sia interessato all’area di presentare la propria proposta, specificando pure se l’interesse è quello di acquistare i lotti messi in vendita e svilupparli in modo autonomo oppure se ipotizzare una joint-venture con Fs. La società pubblica è disponibile ad esaminare entrambe le alternative. La procedura, nei piani, dovrebbe chiudersi quest’anno. Si tratta in tutto di 550 mila metri quadri (400 mila allo scalo Farini e 150 mila a quello di San Cristoforo) con l’autorizzazione per edilizia mista, ossia residenziale e non residenziale a prezzo libero e una certa quota — 2.500 appartamenti — di housing sociale ed edilizia convenzionata con prezzi calmierati.

Ricordiamo che Coima è già presente in zona, rilevando nel 2019 l’area Valtellina, di circa 60 mila metri quadri, adiacente allo sviluppo di Porta Nuova/Garibaldi. Area dove realizzerà sia edilizia residenziale sia commerciale.

Ricordiamo che il progetto Agenti Climatici del team OMA e Laboratorio Permanente è stato il vincitore del “Concorso Farini” per il masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli scali ferroviari Milano Farini e Milano San Cristoforo. A questo link il masterplan per lo Scalo Farini presentato nel 2019.

Sempre all’interno sta prendendo forma anche il Campus di Brera che prevede il recupero di alcuni vecchi magazzini qui presenti.

Questo invece è l’estratto dal video postato su YouTube una settimana fa e che con ogni probabilità è la prima volta che è stato reso in versione tridimensionale il masterplan “Agenti Climatici”.

Ovviamente non è quello che verrà realizzato, ma una bozza che mostra le potenzialità dello scalo Farini.

Referenze immagini: Duepiedisbagliati; Agenti Climatici

Scalo Farini, Via Valtellina, Masterplan, Coima, Riqualificazione, Progetto, 3XN Architects, Agenti Climatici




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


23 thoughts on “Milano | Scalo Farini – Aggiornamento masterplan e presto le proposte per lo scalo

  1. Manuel

    Milano era tutto uno scalo ferroviario nel tempo sono stati chiusi e/o abbandonati. La vecchia stazione centrale (di tipo passante) nell’attuale piazza Repubblica, demolita per inaugurare spostata più a nord la stazione centrale (di testa che è al collasso) attuale salvo poi fare passare esattamente dove c’era la vecchia stazione centrale il passante ferroviario! Siamo proprio sicuri che questi scali ferroviario non servano più quando il nodo di Milano è al collasso e si poteva avere praticamente un anello ferroviario già fatto (con la stazione di MI P.ta Sempione) che di fatto ora non c’è anche se si continua a chiamare “circle line” ?!

  2. Anonimo

    soliti render dove sembra ci sia una marea di verde, in realtà vedendo bene ci sarà pochissimo e disposto in modo inorganico. cemento su cemento in nome del profitto.

  3. Est71

    mi convince poco.. manca un progetto di connessione con i quartiere a sud della Ghisolfa, manca un progetto per dare respiro al Cimitero Monumentale e soprattutto c’è troppo cemento

  4. Maurizio

    Confesso la mia ignoranza ma non ci ho capito nulla. Ma il masterplan di (ormai innumerevoli) anni fa è da considerarsi carta straccia?

    1. Varty

      Si recupera l’ennesimo vecchio magazzino in parte di città nuova da costruire e poi si abbatte l’ultimo angolo antico di girla (link sotto di urbanfile). Per il resto concordo con i 5 commenti sopra riportati. Che vergogna.

  5. Anonimo

    Ma dopo tutti questi anni,
    ancora siamo a questo punto ?

    Solo BOZZEEEE?

    Ho 33 anni lo vedrò mai terminato lo scalo ?

    1. Fabrizio

      Lei ha ragione, e proprio da come son stati affrontati questi aspetti sulla città tra 20 o 30 anni che si è rivelata tutta l’approssimazione delle ultime giunte. Albertini, per il quale non ho molta simpatia, aveva 25 anni fa pensato alla città come poteva essere oggi: le ha dato 2 linee di metro (anche se progettate maluccio), e la riqualificazione di due aree vitali. Mi chiedo quando tra 2 anni questa giunta lascerà, quale sarà il lascito: spero che almeno per lo Scalo Farini riuscirà a partire con qualcosa di concreto

      1. Andrea

        2 linee di metro progettate male e 2 progetti di riqualifica nati vecchi anche per gli anni nei quali sono stati pensati, oltre ai vari tunnel autostradali, alla Gronda Nord e ai parcheggi disegnati sui marciapiedi.

        1. Anonimo

          “Chi non fa non falla”

          Le due nuove linee di metro di Sala/Pisapia, e i grandi progetti aree dismesse sono molto più belli: anche perchè ce li immaginiamo con la fantasia per ora, non solo il fumoso Farini ma anche la MM6 (per non parlare del minimo sindacale dell’asservimento semaforico tram)

        2. Fabrizio

          Sulle 2 linee le do in parte ragione. Anche se ha ben detto l’anonimo delle 20.08: saranno anche fatte male (la “lilla” ha un design da corsia di ospedale, la blu riesce nell’impresa di incrociare una linea esistente senza prevederne l’interscambio, e oltretutto non ho mai capito l’ostinazione di doverle fare a tutti i costi “mini” rispetto alle tre esistenti), ma le altre giunte quante ne hanno progettate di nuove? Da 12 anni si parla della 6, e ancora siamo a livello di una presentazione in power point, peraltro pure mal disegnata. Sulle riqualificazioni delle ex Varesine e della ex Fiera mi sembra che invece siano i fatti stessi a smentirla. Cordialmente

  6. Matt

    Wow quante querce secolari per nascondere il fatto che costruiranno fino al limite massimo per non disturbare i ricchi inquilini dalla vicinanza con le rotaie…

  7. MM81

    Mi sembra di capire che lo scalo San Cristoforo assorbirà gli oneri di urbanizzazione dello scalo Farini in pratica, che essendo centrale deve essere sfruttato al massimo, proprio dove servirebbe di più’ un po’ di verde. Al momento sullo scalo San Cristoforo non si muove nulla, a parte due render farlocchi che circolano dal 2019. Capisco ci siano problematiche relative alla discontinuazione della linea ferroviaria, ma resta la sensazione che la riqualificazione degli scali sia principalmente un operazione di cementificazione e privatizzazione. Era davvero necessario? Mancano parchi e spazi verdi in questa città che ogni estate diventa più’ rovente, si potevano fare scelte più’ coraggiose e lungimiranti da questo punto di vista, e veramente improntate ad una nuova visione di città.

    1. _

      Lo scalo di San Cristoforo sono 14 (quattordici) ettari. E tra l’altro non c’è nemmeno da spostare la ferrovia (lo spostamento sarebbe ben più avanti)

      Mentre a San Cristoforo non succede un tubo di niente, il Comune si lamenta che non può accedere ai fondi del PNRR per la riforestazione perchè la superficie minima sono….3 (tre) ettari ossia 4 volte di meno di San Cristoforo!

      https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_marzo_23/a-milano-non-c-e-spazio-per-piantare-nuovi-alberi-persi-12-milioni-di-euro-di-finanziamenti-europei-051f7544-c8ce-11ed-85b6-6207f76c958d.shtml?refresh_ce

      A me sembra assurdo. Perchè non prendono i soldi e forestano lo scalo come promesso? Devono forse aspettare per edificare pure li?

      1. Anonimo

        Perche forse il “vero” verde non c’è…. non confondiamo creare un vero bosco come da foni UE con 2 aiuole e 1 ciclabile.

        1. _

          Non capisco: l’ex scalo San Cristoforo è una landa desolata di 14 ettari.
          Non bastava prendere i soldi del PNRR e forestarlo senza perdersi tra architetti paesaggisti, masterplan arborei e annessi e connessi?

  8. Anonimo

    Un bel mazzolino di Soloni in questa pagina, non c’è che dire.

    Lagnosi e lamentosi, tutto subito pronto per i signorini, sissignore!

    Dai, mettete su un po’ di centimetri e fate critiche serie, che questi commenti non servono proprio a una fava.

    1. Anonimo

      e tu sei il ritardato che si beve tutto ciò che gli propinano i suoi bei politici democrato progressisti (a parole), la bellezza della verità e della libertà mentale non sai neanche cosa sia. poveraccio senza arte nè parte, sparisci

  9. Varty

    Infatti l’unico commento – non commento ma chissà cos’è – è solo quello di anonimo delle 18.26. Ma chissà cosa voleva dirci nel suo proporre il nulla…

  10. elisa

    Diciamo che il rischio più grosso viene dal fatto che questa viene definita “una bozza che mostra le potenzialità dello scalo”.
    Mi chiedo se il verde che c’è nei render (sono d’accordo con i commenti precedenti, si poteva fare di meglio) venga almeno confermato. Mi riferisco soprattutto alla zona del “mosaico verde” –> oggi è una zona di orti con capanni abusivi, chi assicura che chi comprerà il lotto non preferisca invece costruire?

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