Milano | San Siro – Cantiere Syre: il via a inizio estate

Lo scorso anno era stato presentato il progetto di Syre, nell’area delle vecchie scuderie, demolite nel 2020, disegnato dallo Studio Marco Piva per Axa IM e Redbrick, mentre Abitare Co si occuperà della commercializzazione.

In questi giorni, come ci fanno sapere dallo Studio Marco Piva, è stata firmata la convenzione urbanistica che consentirà la realizzazione di Syre, progetto che definisce un nuovo contesto residenziale capace di rapportarsi ad un rinnovato concetto di vita urbana. Il rilascio del permesso di costruire è stato curato dallo Studio Belvedere Inzaghi & Partners per conto di Axa Real Estate Investment SGP.

L’inizio dei cantieri è previsto per l’inizio dell’estate e i lavori avranno una durata di circa 24-30 mesi.

Il complesso che prende il posto delle vecchie scuderie, occupa quasi l’intero isolato compreso tra Piazza Axum, Via dei Rospigliosi, Via Pessano e Via Alfonso Capelcelatro a San Siro, sarà composto da un edificio disposto lungo via dei Rospigliosi di 8 piani i fuori terra, arretrato e protetto rispetto al viale prospiciente da un filare di nuove alberature. L’edificio sarà caratterizzato da un importante impianto di balconi e terrazze di diverse forme e dimensioni. In testa a questo edificio, verso via Pessano e la stazione M5 San Siro Ippodromo, sarà realizzata una torre di 22 piani d’altezza.
Gli appartamenti saranno 72 nella torre e 48 nel palazzo in linea, 120 appartamenti per un totale di circa 22.000 mq. (su Via Alfonso Capelcelatro ci sarà invece un altro intervento, ancora non divulgato)

Syre è un progetto dello Studio Marco Piva per Axa IM e Redbrick, commercializzazione Abitare Co.

Mpartner svolge il ruolo di:

  • Progetto amministrativo
  • Coordinamento della progettazione integrata
  • Progettazione preliminare e definitiva strutture e impianti
  • Progettazione esecutiva integrata.

Qui di seguito la situazione attuale.

Referenze immagini: Syre; Studio Marco Piva; Duepiedisbagliati, Tecma Solutions

San Siro, Hines, Syre, Studio Marco Piva, Axa IM, Redbrick,Abitare Co, Piazza Axum, Via dei Rospigliosi, Via Pessano e Via Alfonso Capelcelatro, M5 San Siro Ippodromo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | San Siro – Cantiere Syre: il via a inizio estate”

  1. Nei render la foresta pluviale amazzonica , con tanto di foschia causata da Sottobosco tropicale… nella prospettiva ha voluto uccello con i palazzi di City Life la città appare mangiata da un bosco…

    Calcare la mano ok, ma perculare platealmente proprio no

    Rispondi
  2. Ma tutti sti fondi e soldi, per costruire tutte ste robacce come se non ci fosse un domani, da dove arrivano? Al di là dei rendering fasulli e ingannevoli come questo…

    Rispondi
  3. Ma quanti ricchi può ospitare un buco di città così? E poi chi ha bsogno di viverci per lavoro o per studio deve trovarsi dei loculi a 1000€ al mese. questa non è edilizia di qualità. Non rigenera il quartire, non ricuce la socialità del territorio… Non hanno un’identità urbanistica

    Rispondi
    • Me lo chiedo anche io, eppure continuano a venderle.

      P.S. “un nuovo contesto residenziale capace di rapportarsi ad un rinnovato concetto di vita urbana” quanto vorrei farmelo raccontare nel dettaglio questo nuovo concetto…

      Rispondi
  4. I balconi fanno molto Zaha Hadid de ‘noantri. 🙂

    Comunque vedremo alla fine, magari è bellissimo ma il rendering è talmente esagerato che si riesce a capire poco

    Rispondi
    • Credo sia il rendering ad incattivire: non se ne può più di alberi finti e Milano che sembra emergere da una foresta pluviale…

      Rispondi
  5. a parte il verde che pare una foresta amazzonica… chiaramente una presa in giro… l’intervento non mi dispiace, linee curve e ampi terrazzi…

    Rispondi
  6. Sono case di lusso per ricchi milionari e quindi fanno invidia . La rabbia nasce dal fatto che la Milano normale piccolo borghese si deve accontentare quando va bene di un’’architettura scadente o assente . Interventi sugli spazi pubblici di Milano fanno pietà: sono lunghi da tempi geologici , o ridotti all’osso cioè tattici, o minimalisti cioè con poca spesa , oppure concepiti con l’ottica di 40 – 50 anni fa . Oppure assenti . La bile dei lettori di questo blog sgorga come fiume in piena . Inevitabilmente!

    Rispondi
    • Ahahah bile a fiotti!!! Mi hai rallegrato la mattinata.

      Ma secondo te i ricchi e i milionari (sic) vanno a vivere in un condominio con tale densità abitativa? con soffitti alti – se va bene- di 2,7metri? A 500 metri da Selinunte?

      La verità che critichi il piccolo borghese ma tu sei un sottoproletario, con il cervello andato in pappa da qualche serie tv Made in USA

      Rispondi
    • Sono case belle, non c’è niente da dire.

      Ma dubito che un multimilionario andrebbe a vivere in un condominio nuovo finchè ti pare ma con i muri divisori in cartongesso.

      Rispondi

Lascia un commento