Milano | QT8 – Giù le mani dal quartiere: arriva il vincolo paesaggistico

Quartiere Triennale 8, più comunemente chiamato QT8 è un quartiere molto vasto, immerso nel verde che venne progettato nel settore a nord della città, tra il distretti di San Siro, del Portello e quella di Lampugnano, come “mostra permanente, e progressiva nel tempo, dell’urbanistica e dell’architettura moderna” nell’ambito dell’ VIII Triennale del 1947.

Siccome la sua storia e la sua caratteristica di quartiere concepito appositamente quale luogo per esporre le nuove tipologie architettoniche del primo dopoguerra (Seconda Guerra Mondiale), è stato ritenuto un importante riferimento per la storia della cultura urbanistica italiana di quel periodo, pertanto venne avviato il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale del quartiere QT8, compreso l’intero archivio “Piero Bottoni”, sua mente fondatrice. Cosa che nel corso degli ultimi anni a suscitato non pochi problemi. Come ad esempio quando, per bloccare i lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti sito a lato del Monte Stella, considerati troppo invasivi da parte di alcuni gruppi politici, ma che avevano già avuto il via libera da parte della Sovrintendenza, l’allora ministro Alberto Bonisoli avviò le procedure per l’applicazione del vincolo monumentale.

Infatti mettere il vincolo ad un intero quartiere avrebbe arrecato non poche difficoltà alla vivibilità dello stesso. Per una modifica agli edifici, una ristrutturazione, anche un banale condizionatore avrebbe avuto un iter burocratico da apocalisse per i proprietari. Stesso problema per il Comune che per piccoli o grandi interventi di ristrutturazione o riqualificazione avrebbero richiesto anni di procedure. Insomma sarebbe stato un vero pasticcio, perché i cantieri non sarebbero potuti partire se prima non avevano ricevuto l’autorizzazione da parte del ministero dei Beni culturali. 

E’ notizia recente che vede il vincolo al quartiere QT8 applicato, ma meno “radicale” di quello che sarebbe stato fosse stato monumentale.

Il QT8, la creatura dell’architetto Piero Bottoni, è stato dichiarato dal ministero della Cultura di notevole interesse pubblico. Significa che grazie al vincolo paesaggistico verranno mantenuti tutti gli elementi necessari di tutela: dalla salvaguardia del paesaggio, alla morfologia degli edifici e del territorio, garantendo così l’identità del modello urbano del QT8, senza però quelle restrizioni che se applicate a un singolo monumento o edificio sono fondamentali per garantire la tutela dell’opera, ma che se applicate a un intero quartiere rischiano di bloccare anche le operazioni di manutenzione più semplici.

Referenze immagini: archivio “Piero Bottoni”, Roberto Arsuffi

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6 commenti su “Milano | QT8 – Giù le mani dal quartiere: arriva il vincolo paesaggistico”

  1. Siamo arrivati al punto che Ci sei deve difendere dai deliri degli architetti …. Povera Patria. Intanto a soccombere è stato il Villino Liberty, Badoglio.. E nessuno, sindaco in primis, ha chiesto Scusa, né si è dimesso..!!

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  2. Io credo che se l’intero Qt8 venisse demolito e sostituito da un quartiere moderno non ci perderebbe nessuno.
    Meritevole l’esperienza architettonica, ma è sufficiente un libro per ricordarsene.

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    • Ma ci vivi? Perché guarda che non è male. Ok non è la Maggiolina, ok non è Solari, ma personalmente on sono molte le zone per cui cambierei.
      Io non capisco te e tutti gli altri che sostengono che sia necessario demolire questo o quello. In quale “quartiere moderno” vivi? Per curiosità

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