Potenziamento del presidio del territorio da parte della Polizia locale, riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, messa a disposizione di nuovi spazi per la socialità, ampliamento dei servizi di tipo sociale ed educativo sia nelle scuole sia nei luoghi di aggregazione. Sono alcune delle azioni messe in campo dal Comune di Milano a San Siro nel Quartiere Popolare Ex D’Annunzio, in applicazione del “Protocollo d’Intesa per la rigenerazione del quartiere di piazzale Selinunte” che vede l’Amministrazione comunale impegnata su diversi fronti, con il coordinamento di un gruppo di lavoro interassessorile al fine di attuare interventi coordinati in diversi ambiti. I primi esiti di questo impegno congiunto sono stati presentati oggi nell’ambito di un incontro promosso dalla Prefettura di Milano.
“L’agenda San Siro vede collaborare le istituzioni per la rigenerazione di un quartiere tanto complesso quanto ricco di potenzialità, ed è la dimostrazione che la sinergia e il coordinamento degli interventi sono la chiave per raggiungere risultati all’altezza delle aspettative dei cittadini e delle cittadine e delle realtà sociali nei quartieri – dichiara la vicesindaco Anna Scavuzzo -. Stiamo lavorando per restituire alla comunità spazi e opportunità che per troppo tempo sono mancati e vogliamo che in questo percorso i cittadini e le cittadine, a partire dai più giovani, abbiano un ruolo da protagonisti per orientare gli interventi e accompagnarli a rispondere sempre di più ai loro bisogni. Bellezza, cultura, socialità, fermento aggregativo sono ingredienti fondamentali per restituire a un quartiere che si definisce storicamente e orgogliosamente popolare la centralità e l’attenzione che merita”.
In questa ottica, l’Amministrazione comunale ha innanzitutto lavorato per la messa in rete dei servizi e delle opportunità già esistenti sul territorio e attivati dal Comune di Milano, e ha proseguito promuovendone il potenziamento e l’ampliamento, anche attraverso la collaborazione virtuosa di diversi attori pubblici e privati disponibili a lavorare nel quartiere e in città.
Il Quartiere Popolare di San Siro è un quartiere che ha bisogno di rigenerare spazi abitativi e luoghi di aggregazione, soprattutto pensati per dare qualità ai percorsi di crescita e di inclusione sociale. Per questo motivo, una delle prime azioni messe in campo dall’Amministrazione è stata quella di prevedere la messa a disposizione, tramite bando, dell’ex mercato comunale coperto di piazzale Selinunte che, da luglio 2022, è gestito per conto del Comune dal CSI Centro Sportivo Italiano, che ha organizzato e promosso un Social Sport Lab diventato un punto di riferimento per ragazzi e ragazze.
La presenza di un elevato numero di alloggi di edilizia popolare – in larga parte di proprietà ALER e in misura più contenuta in gestione a MM per conto del Comune di Milano – è una delle caratteristiche che fanno di San Siro un quartiere in cui il tema dell’abitare è centrale. Sfruttando le risorse del PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) e del PNRR, l’Amministrazione ha previsto la riqualificazione degli edifici di via Newton 15 (ALER), di via Paravia 26 (MM) e di 44 alloggi di edilizia residenziale pubblica ALER, per cui sono in corso le procedure di assegnazione dell’appalto.
La Direzione Sicurezza e la Polizia Locale hanno inoltre lavorato in stretta collaborazione con la Prefettura e tutte le Forze dell’Ordine nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, impegnandosi a rafforzare la presenza delle pattuglie, che hanno raddoppiato le loro giornate di presidio (oltre 200 nel 2023), e dei vigili di quartiere (212 turni nel primo semestre 2023). Inoltre, è stato predisposto un presidio specifico contro il fenomeno dell’occupazione nel contesto di piazzale Selinunte e viale Aretusa, contrastando il commercio abusivo, soprattutto nei giorni di mercato, con una presenza costante che ha portato al sequestro di 23.160 oggetti e a una netta riduzione del fenomeno. All’attività di presidio del territorio si è affiancato un progetto di educazione civica finalizzato a promuovere la cultura della legalità, a cura della scuola del corpo della Polizia locale, che ha coinvolto circa 1.400 studenti di 56 classi di 7 scuole secondarie in incontri per la realizzazione di prodotti multimediali.
Sono inoltre attive collaborazioni con MM e ALER per la rimozione di veicoli in presunto stato di abbandono (biciclette, ciclomotori, moto, automobili, pulmini, ecc.) nei caseggiati: alla Polizia Locale è affidata l’attività operativa su segnalazione dei gestori.
San Siro-Selinunte è anche il primo ambito territoriale di sperimentazione della figura del Welfare Community Manager, introdotta per favorire l’integrazione tra le progettualità (pubbliche, degli enti del Terzo settore e dei privati) presenti sul territorio. Grazie anche al supporto di tale figura, da alcuni mesi è stato attivato un coordinamento tra tutte le direzioni comunali che offrono servizi ai cittadini, nell’ambito del Coordinamento Apicale Servizi sul Territorio.
Il Municipio 7 ricopre un ruolo di coordinamento e messa in rete delle realtà associative socio-culturali e parrocchiali che afferiscono al territorio del quadrilatero San Siro, valorizzando le loro progettualità.
San Siro è anche uno dei quartieri target per il progetto “Custodi del Bello”, che vede il coinvolgimento di percettori di reddito di cittadinanza e volontari che, prendendosi cura dello spazio pubblico, possano migliorare la pulizia, la fruibilità e il senso di appartenenza e cura nei quartieri, favorendo al tempo stesso percorsi di formazione ed inserimento lavorativo di soggetti fragili. Al momento, nel quartiere, sono attive due squadre di Custodi del Bello, per un totale di 10 persone impegnate. Sono inoltre attivi 23 Custodi sociali, che integrano l’attività dei servizi comunali domiciliari.
Con l’obiettivo di promuovere bellezza coinvolgendo in progetti di valorizzazione del territorio i giovani, la Direzione Cultura ha lanciato un avviso di coprogettazione per la realizzazione di murales e segnaletica urbana creativa al fine di unire idealmente i punti di riferimento e di interesse del quartiere. Da febbraio a maggio 2023 si sono svolti laboratori creativi preparatori con le scuole (ITIS Galileo Galilei e Secondaria di I grado Calasanzio) e alcuni servizi di doposcuola del quartiere per determinare i contenuti del murale. L’immobile che è stato selezionato per ospitare l’opera è la palazzina di piazzale Segesta 11, sede dei servizi sociali territoriali che sarà, prima dell’intervento, anche oggetto di un’importante riqualificazione della facciata.
Inoltre, per quel che riguarda il quadrilatero Selinunte, nell’ambito dell’avviso «Milano è viva nei quartieri» è previsto un punteggio aggiuntivo per i soggetti che presentano progetti di spettacolo nel quartiere ed è già attivo il programma di letture ad alta voce in prossimità del Bibliobus (un incontro ogni tre settimane).
La Direzione Educazione ha promosso l’avvio di progetti di contrasto alla dispersione scolastica e di supporto alle attività curriculari delle scuole del quartiere.
Nei Servizi educativi 0/6 (nidi e scuole dell’infanzia) sono attivi diversi progetti, quali ad esempio “In&Out”, in collaborazione con Università ed Enti del Terzo settore, finalizzato a promuovere l’educazione all’aperto (dal 2021 a oggi sono 20 i Nidi e le Scuole dell’Infanzia coinvolti). Sono inoltre state attivate con Fondi ANCILab formazioni collegiali per educatrici ed educatori su «strategie interculturali nei servizi educativi» che coinvolgono le unità educative del Municipio 7. Per quel che riguarda la Scuola Primaria e Secondaria, l’IC Calasanzio è uno dei protagonisti del progetto “School hub”, che ha previsto un ampliamento delle attività extrascolastiche attraverso l’avvio di laboratori pomeridiani, campus estivi, uno sportello psicologico e momenti di sostegno allo studio, anche con il contributo di educatori aggiuntivi in classe e della mediazione culturale. Nelle Primarie di Monte Baldo, Don Gnocchi, Radice e dell’IC Cadorna, sono stati promossi, attraverso il progetto Mixité, interventi di sostegno in orario scolastico ed extrascolastico: sportello psicopedagogico, doposcuola, sostegno DSA e BES, orientamento, campus estivi, sportello di consulenza giuridica per famiglie in difficoltà. Altre progettualità in ambito scolastico sono state realizzate grazie al contributo di soggetti privati e Fondazioni.
Anche sul fronte giovani e lavoro sono diverse le azioni che interessano San Siro, a partire dalla Scuola dei Quartieri e dai servizi formativi in via San Giusto e via Fleming, l’Hub territoriale del progetto Wish Mi e attività extrascolastiche educative, culturali, sportive e laboratoriali dedicate agli adolescenti, in collaborazione con Enti del Terzo settore: After School, Soglie, Insieme nel cerchio reprise ed Educativa di strada.
Grazie all’impegno del Municipio 7 e con AMSA, MM e ALER, è stato sottoscritto, infine, un Protocollo d’intesa per interventi finalizzati alla corretta gestione dei rifiuti nel quartiere di San Siro. AMSA, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade a Milano, ha attivo un servizio straordinario nel quartiere che prevede non solo interventi extra di rimozione dei rifiuti, ma anche un’attività di sensibilizzazione dei cittadini, attraverso l’invio di materiale informativo multilingue sulle modalità di raccolta ed esposizione, che ha portato a una riduzione del 10% degli scarichi abusivi.
Il Quartiere Popolare di San Siro originariamente denominato D’Annunzio, uno dei più grandi quartieri realizzati a Milano dall’Istituto per le Case Popolari oramai quasi novant’anni fa: comprende infatti 6.110 alloggi di edilizia popolare, gestiti da ALER, l’ente regionale per l’edilizia sociale, venne costruito tra il 1935 e il 1947, su progetto degli architetti Albini, Camus, Palanti, Battigalli, Fabbri, Minoletti, Cerutti e Putelli.
Presenta un impianto strettamente aderente al canone razionalista; il quartiere fu realizzato con una densità edilizia superiore ad altri quartieri, soprattutto a discapito delle superfici a verde, oltre alla mancanza di attenzione per i servizi e le attrezzature pubbliche. Al suo interno si trovano, oltre al piazzale già menzionato, altre vie e viali che a raggiera partono dal punto centrale: Viale Aretusa e Viale Jonio (molto più ampi con giardino al centro), Via Zamagna, Via Morganatici, Via Gigante e Via Maratta, più altre strade minori per accedere ai lotti laterali, come le vie private Preneste, Micene, Tracia, Abbiati e Allori; il tutto composto da corpi di fabbrica disposti in maniera seriale intorno ad una maglia stradale ordinata e ortogonale, rendendolo simile ai quartieri che allora si creavano nelle periferie sovietiche.
Referenze immagini: Google, Roberto Arsuffi
Quartiere San Siro Selinunte (ex d’Annunzio), Quartiere Popolare, San Siro, Piazzale Selinunte, riqualificazione, Aler, Case Popolari, La Brusada
Milano
Mobilità a Milano, area C più cara, mezzi pubblici e taxi: il piano per ridurre le autodi Miriam Romano, Miriam Romano
Sala: ne abbiamo 49 ogni 100 abitanti, dobbiamo arrivare a 40 in 10 anni. Tutti i numeri che testimoniano una progressiva diminuzione in città
06 LUGLIO 2023
A Milano ogni cento abitanti ci sono 49 automobili. Un numero ancora elevato per gli obiettivi di contrasto all’inquinamento che il capoluogo lombardo vuole raggiungere. Per questo il sindaco Beppe Sala punta a ridurre i veicoli in circolazione in modo significativo nei prossimi anni. «Dobbiamo avere il coraggio di dire questa piccola verità, cioè che ci sono troppe macchine nelle città: a Milano — ha detto il primo cittadino — ne abbiamo 49 per ogni 100 abitanti e io voglio lavorare perché arrivino a 40 in dieci anni».
Un pacchetto di misure sulla mobilità è in dirittura d’arrivo. L’aumento del biglietto di ingresso in Area C è uno dei punti centrali: il ticket passerà dagli attuali 5 euro a 7,50 euro. Mentre per i veicoli di servizio il biglietto si eleverà da 3 euro a 4,50. Una manovra che entrerà in vigore probabilmente tra ottobre e novembre di quest’anno. La delibera potrebbe essere approvata già domani in una riunione di giunta, slittata di un giorno per impegni istituzionali. «Bisogna dare ai cittadini un’opportunità diversa per esempio con le metropolitane, con i veicoli in sharing, con i taxi e dall’altra parte bisogna porre dei limiti — ha aggiunto ieri il sindaco-. La nostra Area B limita il traffico per i veicoli più inquinanti, lo so bene che spesso chi ha una macchina vecchia è in difficoltà a cambiarla».
Il pacchetto comprenderà anche le altre misure su cui il Comune è al lavoro da diversi mesi: il prolungamento dopo le 13 dell’orario di pagamento per la sosta fuori dalla cerchia della 90-91 e la formale richiesta alla Regione di aumentare di mille il numero delle licenze dei taxi. Su quest’ultimo punto, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi ha incontrato due giorni fa i rappresentanti della categoria delle auto bianche. Non dovrebbe entrare, invece, il pagamento della seconda auto per i residenti. Su quest’ultima manovra, gli uffici del Comune hanno lavorato nei primi mesi dell’anno, ma poi era stata accantonata, anche per le perplessità sollevate da una parte del Consiglio comunale, che ritiene troppo penalizzante per i cittadini far approdare la tariffa della sosta insieme al balzello di Area C. Il ticket per la seconda auto, dunque, potrebbe arrivare più avanti, anche se non è escluso possa essere già inserito in questa prima tranche all’ultimo.
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Il documento della giunta potrebbe contenere anche l’atteso obbligo di installare i sensori sui camion che fanno ingresso in città, attraverso le regole di Area B. Su questo il nodo sono i tempi per l’entrata in vigore dell’obbligo, che potrebbe non arrivare prima di luglio 2024. Ma Palazzo Marino potrebbe decidere di accorciare i tempi, vista anche alla scia di incidenti mortali che si sono verificati nei primi mesi dell’anno tra mezzi e pesanti e ciclisti, dovuti al problema dell’angolo cieco.
Con uno sguardo alle altre città europee, Milano è ancora indietro per quanto riguarda il calo del tasso di motorizzazione. A Parigi, Londra e Berlino si contano 36 auto ogni 100 abitanti, a Barcellona 41, a Stoccolma e Vienna 38.
Non l’ha ancora scritto nessuno? Sala DiMeTtITi! VERGOGNAAAAA
Sindaco disastroso! Torni pure a fare il manager.
È ciò che sta facendo, è manager del territorio per gli amici del cemento. Della città, a Sala, non glie ne frega nulla. Come ampiamente e palesemente ha dimostrato in 7 anni
gombloddooooo!!!1!!!11111!!1 W LE MACHINE
Quanti anni persi! ?
Mi associo, per l’ennesima volta
Incominci a fare rispettare i divieti di sosta. Ci sono auto in sosta vietata H24. Poi… Il comune dovrebbe sapere per ogni via se i vari civici dispongono di posti auto o box e incrociando i dati dovrebbe conoscere i posti auto necessari e fare PIANIFICAZIONE tutto il resto viene da sé.. se fisicamente ne mio quartiere non trovo posto in strada regolare o mi compro un posto auto/box o rinuncio automaticamente magari a una 2a auto ma se so che posso parcheggiare sui muri perché tanto non mi succede NULLA tutti i provvedimenti di Sala sono fuffa!
Non mi sembra molto bello copia e incollare l’articolo di un giornale che indica “riproduzione riservata” e che al suo interno ha la pubblicità che serve a pagare gli stipendi di chi ci lavora.
Ohhhhh non è beellooohhhhhhh!!
Non è beellooohhhhhhhhh!!!
Che disgraaziaaaaaahhh. Che samrrimentooooo.
I bambini! Nessuno pensa hai bmabiniiii11!!
Facesse caldo, uno dice che è il caldo.
Invece… 🙁
LA STORIA
Un fantasma si aggira per le strade della capitale. Il giustiziere (con lo spray) delle auto in sosta vietatadi Gabriele Romagnoli
Punisce chi sgarra e forse non è neanche la stessa persona: c’è già chi lo imita
Un fantasma si aggira per le strade della capitale d’Italia. Lascia sulla carrozzeria delle automobili mal parcheggiate la traccia di un dilemma morale: ha cittadinanza la giustizia fai da te? Fino a che punto? Può collimare con quello a cui è arrivata l’esasperazione di chi crede (a torto o a ragione) di vivere in un luogo senza ordine né legge, senza reazione alla pubblica inerzia o allo sfregio della pubblica cosa? Nel mare d’indifferenza una scritta a vernice è diventata un’onda che solleva indignazioni bifronti e, almeno, costringe a porsi il problema della legalità
Che scandaloh signora miah!
Più che altro, se la metti così è apologia di reato.
Sentirsi superiori alle leggi perchè c’è qualcuno che sbaglia più di noi è la cosa più italiota che esista, ma del resto non siamo scandinavi e questo lo sappiamo. 🙂
buttare giù e ricostruire ex novo, altro che protocolli
Quartiere San Siro da demolire! Invece di buttare soldi a ristrutturare case fatiscenti vecchie di decenni si demoliscano e si costruiscano palazzine nuove con gli attuali criteri di efficienza energetica e costruttiva, più alte in modo da poter recuperare suolo per verde pubblico e servizi moderni!!!
Le ristrutturazioni sono soldi buttati
Noooo… Ho appena ristrutturato! ??? Comunque, a parte io che ogni 15 anni ristrutturo, concordo.. le case dove sto io sono del 1920.. fatiscenti nonostante sia la terza ristrutturazione..
Mai letto così tanta fuffa in tutta la mia vita. Protocollo d’intesa per teatro all’aperto, supporto piscopedagogico, e vari servizi con nomi anglofoni. Io ci abito a San Siro e davvero credono di migliorare la fogna che è diventato questo quartiere con le “letture all’aperto”? Ma che razza di idiota puo pensare che la marmaglia abusiva e criminale che ci abita possa iniziare la raccolta differenziata solo perché riceve a casa un volantino multilingue che sensibilizza il cittadino su come è virtuoso mettere la plastica nel bidone corretto? Ahmed e Bogdan, delle brochure colorate del comune, si puliscono le scarpe.
Spenderanno i soldi del pnrr stipendiando falliti con laurea in scienze delle merendine invece di riqualificare davvero un quartiere.
Che schifo di persona che devi essere. Che pena che mi fai.
Scommetto che abiti in Brera o zona Fiera.
di sicuro non abito in quel cesso di quartiere dove sei tu <3
Appunto per questo parli.
Ma non mi dire
Assolutamente d’accordo. Abito in zona dal 1980. Ci vuole sicurezza, ci vogliono rispetto e soprattutto legalità.
Poi possiamo ragionare su tutti i fronzoli che vogliono.. Ma senza un quartiere sicuro e gestito con correttezza possono mettere i fiocchi ad ogni angolo .. rimarrà sempre un posto in cui vivere non è dignitoso.
Questa zona x chi non la conosce o frequenta e’ la fotocopia della banlieu Parigina… fate voi!!!
Questa zona come tante altre sono ormai irrecuperabili e lo sanno gli stessi che parlano di un loro recupero!