Milano | Centrale – Riattivate le fontane di piazza Duca d’Aosta

Ormai erano anni che non vedevamo zampillare l’acqua dalle due fontane poste ai lati dell’imponente facciata della Stazione Centrale di Milano, inaugurata nel 1931 e progettata da Ulisse Stacchini che l’aveva presentata al concorso internazionale indetto nel 1912 (anche all’epoca i tempi si dilatavano).

Tra le principali decorazioni presenti nella facciata della grande stazione, troviamo due fontane poste agli angoli dell’edificio. Si tratta di due fontanoni, due mascheroni in pietra dal vago aspetto assiro-babilonese, che dalla bocca rigurgitano l’ampio getto d’acqua nella sottostante vasca sempre in pietra.

Fontane che in generale (come ben sappiamo noi cittadini, a Milano le fontane sono sempre spente o mal funzionanti) son tenute sempre o quasi spente, regalandoci una brutta immagine della città. Infatti, oltre ad essere asciutte, i catini sottostanti sono sempre utilizzati come immondezzaio (prime foto a seguire).

Fontane spente, forse, per evitare a chi bivacca nella degradata piazza Duca d’Aosta, di utilizzarle come lavatoio per pulizie di vario genere (vedremo adesso quanto resisteranno in funzione).

Come dicevamo all’inizio, le due fontane dopo qualche settimana di lavoro, sono tornate a splendere e funzionare.

Costruita durante il periodo fascista, la Stazione Centrale di Milano venne disegnata e progettata sul finire degli anni Dieci e primi anni Venti del Novecento ed è pertanto ancora legata ad un gusto di revival dell’arte eclettica, che pescava nelle architetture del passato re-interpretandole, usanza a cavallo tra Otto e Novecento. Decorazioni che, sebbene realizzate durante il periodo fascista, nulla hanno a che vedere con la rigidità del regime che caratterizzerà l’architettura successiva. L’art dèco la si riscontra soprattutto nelle decorazioni vagamente babilonesi o persiane sparse un po’ ovunque.

Buona parte realizzate su disegni dello stesso Stacchini o dagli scultori della ditte che hanno partecipato alla realizzazione della stazione, come la società di Galileo Chini  (che vinse con un ribasso irregolare e poi sostituita dalla vera vincitrice) e la Domenico De Grandi (sita alla Ghisolfa). Ricordiamo tra i vari scultori anche Armando Violi che realizzò i due enormi cavalli alati (8 metri, testa coda), Giannino Castiglioni che realizzò i tondi presenti nella Galleria delle Carrozze, Alberto Bazzoni che realizzò i bassorilievi di storia romana presenti alle pareti della sala delle biglietterie (vecchie).

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Andrea Cherchi; Milano Sparita

Stazione Centrale, Milano, Fontana, Piazza duca d’Aosta, Arredo Urbano

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Centrale – Riattivate le fontane di piazza Duca d’Aosta”

      • Che tristezza, sempre le solite parolacce global style…non è “rassismo” è solo amara constatazione della realtà; le fontane della centrale (e non solo) sono state chiuse perchè ci facevano il bagno “i nuovi italiani”, se poi a qualcuno va bene che sia così, lo dica, senza ipocrisia, Milano, il gran cesso pubblico.

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