Milano | Rozzano – L’inter ha presentato il progetto per il nuovo stadio, alle porte di Milanofiori

Ieri pomeriggio (13-09-23) i dirigenti nerazzurri hanno incontrato i sindaci di Rozzano e Assago per presentare un’introduzione ad un progetto per un nuovo stadio di calcio, che dovrà ospitare le partite interne dell’Inter. Alessandro Antonello, a.d. corporate dell’Inter: “Formalizzato l’inizio del percorso”.

I manager dell’Inter, accompagnati da Infrafin, società del gruppo Cabassi proprietario dell’area sita a sud di Milanofiori, hanno presentato prima al sindaco di Rozzano, Giovanni Ferretti e subito dopo alla prima cittadina di Assago, Lara Carano una introduzione progettuale di un nuovo stadio interista che sorgerà nel Comune di Rozzano.

A questo punto pare molto forte l’intenzione del club nerazzurro di realizzare la sua nuova casa alle porte di Milano e lasciare definitivamente il vecchio Meazza.

Sono stati presentati ad entrambe le amministrazioni le motivazioni e definizioni dell’area nella quale sarà realizzato uno stadio moderno, multifunzionale e sostenibile, con una capienza fino ad 70.000 posti (ma al Meazza non ne volevano di meno?), un museo, un’area ricreativa e gli uffici del club.

Il nuovo impianto sarà accessibile a tutti e situato in un parco verde aperto al pubblico, attrezzato con strutture sportive, aree di ristorazione e di intrattenimento, negozi e servizi per i tifosi, visitatori e la cittadinanza.

Ad ogni modo è già in corso una valutazione degli spazi molto dettagliata e il compito è stato affidato allo studio di architettura Populous, già protagonista del concorso per San Siro che sicuramente proporrà una rivisitazione del progetto della Cattedrale. Già lo scorso aprile è stato firmato un diritto di esclusiva della durata di un anno con i proprietari del terreno di 250/300.000 metri quadrati: Bastogi e Brioschi Sviluppo Immobiliare. Nel caso, però, si conta di procedere prima con i passi preliminari. 

L’ad corporate Alessandro Antonello ha parlato delle importanti novità alla Gazzetta dello Sport: “Abbiamo formalizzato l’inizio di un percorso che porterà allo sviluppo dell’area identificata a Rozzano e che riguarderà anche i comuni limitrofi tra i quali anche Assago. Il meeting con entrambe le amministrazioni si è svolto in un clima di disponibilità e collaborazione”.

Il nuovo stadio dovrebbe sorgere nei pressi della Cascina Nuova, un complesso agricolo abbandonato e diroccato da decenni, posta a sud di Milanofiori e dalla Tangenziale, a Ovest del Naviglio Pavese e dal Castello di Rozzano, e a Est dall’A7, l’autostrada dei Giovi o dei Fiori. Luogo facilmente raggiungibile sia in automobile che con la M2 di Assago che dista circa 700 m (che potrebbe essere aiutata da una nuova stazione proprio a Rozzano).

Quest’area, mai sviluppata nonostante vi siano progetti sin dagli anni Novanta, con grattacieli e uffici avveniristici, ogni tanto viene rispolverata per presunti e imminenti sviluppi immobiliari anche sostanziosi.

Nel 2018, ad esempio, la società Brioschi, propretaria delle aree di Milanofiori Nord e Sud, aveva annunciato la costruzione di nuove torri per uffici, che, come ben si sa, sinora non si sono viste.

Nel lontano 2007 addirittura, era stato proposto uno dei primi grandi progetti per l’area con un forte sviluppo immobiliare, anche quello rimasto tutto sulla carta (o nel web).

Tra le chicche del progetto spiccava il “Milanone”, una torre da più di 200 metri progettata dallo studio 5+1 Architetti Associati (oggi Atelier(s) Alfonso Femia).

I terreni attualmente sono occupati da campi coltivati e boschetti. E’ esclusa dal Parco Agricolo Sud Milano. Nel 2017 venne proposto un altro progetto nell’area per uno sviluppo immobiliare che prevedeva edifici ad uso residenziale e per uffici denominato AT1 Città Nuova, del quale però non si è più saputo nulla.

Certo che questa “sorpresa” alle porte dell’autunno la si aspettava, sopratutto dopo che la Sovrintendenza ha dichiarato il Meazza vincolato architettonicamente. Ma anche a distanza di 4 anni, tra tira e molla, revisioni, cambiamenti, polemiche, richieste di vario tipo, le squadre di Milan e Inter si sono guardate attorno cercando nuovi orizzonti. Certo nessuna delle due ha apparentemente dichiarato di lasciare il vecchio Meazza (il Comune di Milano aspetta ancora una risposta ufficiale), ma gli incontri di ieri aprono troppe porte, e lo spettro dell’abbandono che si impossesserà del vecchio stadio di Milano pare sempre più probabile.

Chissà se anche il Milan, che ha annunciato a breve di presentare il progetto per l’area a San Donato, utilizzerà l’altro progetto, quello di CMR. Se fosse così potrebbe essere indicativo del fatto che, probabilmente, un “piano B” le due squadre lo avevano veramente fin dall’inizio. Per questo avevano presentato due progetti alternativi: per riutilizzarli, ognuno per conto proprio, in caso l’operazione a San Siro non fosse andata in porto. Comunque una nostra supposizione.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google; Milanofiori

Assago, Autostrada, Cantiere,Milanofiori, Rozzano, Calcio, Stadio, Milan, Inter

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

37 commenti su “Milano | Rozzano – L’inter ha presentato il progetto per il nuovo stadio, alle porte di Milanofiori”

    • Ahahaha adesso sarebbe colpa di Sala. Questa sì che fa ridere.

      Chiedi piuttosto a comitati e tifosi che non ne volevano sapere di toccare il sancta sanctorum del calcio.
      Poi passa in Soprintendenza et voilà, hai trovato chi stavi cercando.

      Rispondi
      • Il proprietario dello stadio Meazza è il comune di Milano e Inter e Milan sono anni che parlano di struttura inadeguata da modernizzare o pensare ad andar via… l’egregio sig. sindaco Sala se ne occupato quando la rana era già bella cotta nella acqua bollente!

        Rispondi
        • Hai la minima idea di quanti comitati, enti, partiti e pinco pallini vari hanno messo l’out out a questo progetto? Troppo facile pensare che decida il sindaco!!

          Rispondi
          • Il Sindaco ha la colpa di aver rincorso il consenso dei vari comitati no tutto, probabilmente per pressioni della sua maggioranza, che hanno imposto vincoli che costano centinaia di milioni, per cui le squadre hanno cercato e trovato altro.
            Il vincolo della Soprintendenza non sarebbe arrivato in tempo se si fosse deciso qualcosa 3 o 4 anni fa invece che tirare in lungo.

      • Se fossi in lei piangerei perché ha portato avanti un’iniziativa forzata, trascurando come sapevano gli esperti che il Meazza poteva essere soggetto a vincolo, che non esiste in Europa oggi un nuovo stadio di calcio in condivisione e che non c’è accanto agli impianti dei grandi club Europei un centro commerciale (la Juve ha uno stadio di 40mila posti). Il concept “Il Diamante” e autorevoli esempi europei confermano che il Meazza può essere ristrutturato. Dovrebbero piangere anche i difensori dello stadio perché hanno affermato che poteva essere ristrutturato per entrambe le squadre (sic), ignorando che il Maracanà è l’unico stadio ristrutturato condiviso. Comunque da quando nel dicembre scorso il consiglio Comunale ha approvato il progetto del nuovo stadio a Milano chiedendo delle modifiche, non è stato presentato alcun progetto anche nelle ipotesi, per me controverse, di nuove collocazioni dove comunque non è prevista la realizzazione di un centro commerciale e di uffici. Finora solo dichiarazioni amplificate dai media.

        Rispondi
  1. è scandaloso che nel 2023 si vada ad urbanizzare un’area agricola fuori da Milano…
    Non aveva più senso riconvertire un’area occupata da vari uffici vuoti/semivuoti di Milanofiori Sud?

    Rispondi
  2. É scandaloso che nel 2023 si vada ad urbanizzare un’area agricola fuori da Milano…
    Non aveva più senso riconvertire un’area occupata da vari uffici vuoti/semivuoti di Milanofiori Sud?

    Rispondi
          • Mi sembra un ragionamento molto utopistico il tuo… anch’io vorrei che costruissero qualsiasii cosa senza consumare un mq di suolo…

          • Caro Marco l’area interessata è stata messa nel PGT fin dal 1990 e rotti dall’allora amministrazione di Sinistra ribadito dalla stessa compagine politica nel 2005 /2007.
            L’amministrazione attuale (di destra ! la prima dal dopoguerra) non fa altro che prendere atto di volontà altrui. Rozzano, in caso di costruzione dello stadio e annessi, ne trarrebbe giovamento in termini economici commerciali.

  3. Beh Salah avrà la possibilità di rendere “tattica” una grandissima piazza davanti a San Siro tutta bella e colorata con tantissime persone che stanno arrivando in Italia a bivaccare, spacciare e delinquere, una sorta di Stazione Centrale 2 perchè è questo quello che succederà se San Sito verrà liberato da inter e Milan. E siccome Salah non taglia neanche le piante sulla A1 in ingresso a Milano posso immaginare come sistemerà San Siro e dintorni!

    Rispondi
  4. ERA ORA, complimenti a Sala, COmitati di quartiere, Verdi, Gialli e affini per aver fatto andare via da Milano Inter e Milan, due squadre che portano milioni di persone in città ogni anno. Oltre al danno anche la beffa che ci porterà a pagare noi cittadini per la manutenzione di un rudere che cade a pezzi, anziché avallare un progetto di oltre 2 miliardi di riqualificazione di un’intera area intorno all’attuale stadio che mette i brividi durante le partite ed è terrificante negli altri giorni della settimana. Bravi!

    Rispondi
  5. Ma il nuovo stadio a san Siro non sarebbe stato condiviso? Perché adesso due stadi? Comunque: Inter e Milan sono due associazioni che non possono intraprendere se non conferendo attività a terzi o divenendo loro stessi società ai sensi di legge. E poi voglio vedere quelli che hanno inscenato proteste per l’eventuale stadio del Milan alla Maura se staranno zitti davanti a due proposte mangia verde, e quanto!

    Rispondi
  6. Da subito prevedere un vincolo per il prolungamento a “S” di M2, che sottopassata la tangenziale, si dovà accostare al naviglio.
    È 1km e mezzo più stazione e capolinea, facciamo 150/200mln?
    Sarebbe 1/8 del costo dello stadio….

    Rispondi
  7. In questo caso il tema casomai è come realizzare dei collegamenti stradali decenti, visto che A7 e tangenziale ovest sono vicine ma vi sono già svincoli da cui devi mantenere determinate distanze per costruirne di nuovi.
    Va bene la metropolitana, sicuramente va prolungata, ma non verranno tutti in metropolitana, che comunque già oggi esiste e non impedisce il collasso viabilistico ogni volta che c’è una manifestazione al forum, che tiene 1/6 degli spettatori prospettati per lo stadio.

    Rispondi
  8. Quindi cosa succede con S.Siro se vanno via entrambe sia Milan e Inter?

    Un’altra zona degradata ma vincolata architettonicamente? Complimenti al comune, Sgarbi, Salvini e comitatti di quartiere.

    Rispondi

Lascia un commento