Milano | San Babila – La nuova pista ciclabile di Corso Monforte

Conclusa la prima e la seconda parte dei lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile di Corso Monforte che servirà a collegare, in maggiore sicurezza, le ciclabili realizzate nella parte Est della città, consentendo un percorso ininterrotto dal Parco Forlanini (e Idroscalo) con viale Argonne, Corso Indipendenza giungendo sino a piazza San Babila.  

I lavori, partiti lunedì 25 settembre per la nuova pista ciclabile in corso Monforte, che vanno da piazza San Babila a piazza Tricolore, sono stati articolati in tre fasi.

Le prime due fasi dei lavori, la cui conclusione è avvenuta il 29 settembre, hanno previsto la realizzazione di una segnaletica orizzontale e la posa di cordoli larghi 50 cm e alti 17. In particolare, la prima fase partita all’altezza di via Conservatorio ha interessato il tratto fino a piazza San Babila e poi fino a via Cino del Duca. La seconda ha interessato il tratto sino a via Visconti di Modrone.

La terza fase, effettuata al termine di interventi di manutenzione stradale, si concluderà nel mese di ottobre e prevede la realizzazione della pista ciclabile da via Donizetti a piazza Tricolore, poi fino a via Conservatorio.   

La pista ciclabile verrà realizzata su entrambi lati della via (ad eccezione del tratto fra Donizetti e Visconti di Modrone), con una larghezza che varierà in funzione della carreggiata da 1,5 a 2,9 metri, per una lunghezza complessiva di circa 900 metri. I lavori sono stati eseguiti negli orari notturni, tra le ore 20:00 e le 5:00 del mattino.  

“La pista ciclabile di corso Monforte – dichiara Arianna Censi, assessora alla Mobilità – è un’infrastruttura strategica importante, che si inserisce nel più ampio lavoro di trasformazione urbanistica che si sta portando avanti in quell’area per aumentare gli spazi dedicati ai ciclisti e alle cicliste. Un altro intervento che va nella direzione di rendere Milano sempre più una città che, con coraggio, investe e promuove la mobilità sostenibile. Le nostre forze e il nostro impegno sono indirizzati nel solo e unico tentativo di rendere le nostre strade e le piazze luoghi sicuri da attraversare e vivere, per i nostri cittadini e cittadine”.   

Qui di seguito il tratto ancora da realizzare, da via Conservatorio a piazza Tricolore.

Naturalmente anche questa ciclabile ha trovato molti detrattori accaniti che sui social si sono subito mobilitati, come abbiamo visto sulla pagina Instagram di milanobelladadio, dove han mostrato attraverso un video come il corso sia intasato dal traffico e un ambulanza ci abbia impiegato circa tre minuti per percorrerla. Peccato che il corso, nelle ore di punta sia sempre stato così, con auto incolonnate, anche perché la ciclabile ha sostituito i parcheggi e quindi non ha ristretto la carreggiata.

Unica cosa che abbiamo constatato, noi che ci siamo passati alle 17:00 circa per fare il nostro reportage fotografico (senza beccare auto incolonnate), è stato il solito malcostume delle auto parcheggiate sull’unica sezione di ciclabile solo tracciata a terra, senza cordoli, e, i soliti ciclisti che hanno imboccato la pista unidirezionale in contromano. Usanza che notiamo troppo spesso.

Sicuramente, uno dei problemi che si creano con la posa delle ciclabili in alcune vie, come qui in corso Monforte, è senza alcun dubbio la questione del carico-scarico della merce dai furgoni.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Porta Monforte, San Babila, Corso Monforte, Pista ciclabile, viabilità

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

111 commenti su “Milano | San Babila – La nuova pista ciclabile di Corso Monforte”

  1. Dovevano limitarsi ai raggi verdi dei quali non si sa più nulla! Le opere che si stanno facendo arrecano più disagi che altro.
    Non si capisce che competenze abbiano chi le progetta ma poi vedi gli assessori e si capisce tutto….

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    • A me arrecano solo benefici. Voi automobilisti avete già tutte le strade, autostrade e tangenziali che volete. Rompete per 900 metri di pista ciclabile in corso Monforte, dovete andare in auto in Duomo a tutti i costi? Nessun’altra alternativa? Basta con questa idea di città per le sole auto, il mondo cambia, evolvetevi.

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  2. le piste a senso unico sono una boiata pazzesca….le piste vanno fatte sempre a doppio senso, se io so ch’è una pista in una strada faccio quella non continuo a cambiare senso di marcia come le auto….non avete capito come funziona la mobilità dolce. non posso perdere tempo ad attraversare per andare nella parte giusta della strada….vado dove arrivo….le regole valgono solo per le auto non per i ciclisti….evviva le bici….e l’ordine

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  3. Non si capisce che competenze abbiano gli assessori comunali (e non solo a Milano): strillano virtualmente per problemi che ci sono da 40 anni dando la colpa alla ciclabile…

    La politica sta iniziando ad essere un po’ troppo uguale a se stessa…

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  4. Ogni nuova bicicletta é un’auto in meno in strada o una persona in meno sui mezzi pubblici. Bisogna continuare a tappeto, piste ciclabili protette ovunque, i sederoni pesanti evolveranno anche loro prima o poi. Certo che é dura farvelo entrare nella cucuzza…

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    • Si può avere opinioni differenti su tutto, ma cerchiamo di non cadere nel ridicolo…La colpa di eventuali rallentamenti dei mezzi di soccorso è solo e soltanto dell’ enorme numero di mezzi privati che percorrono la città, come è evidente a tutti…ma se anche così non fosse, la colpa sarebbe comunque degli automobilisti: sì, perchè è a causa della loro inciviltà che le ciclabili devono essere “protette”, cioè difese dalla sosta selvaggia delle auto da cordoli in cemento ecc.
      Se non ci fosse questo comportamento degli automaniaci, le ciclabili potrebbero anzi diventare, all’ occorrenza, instantaneamente, corsie privilegiate per i mezzi di soccorso, in quanto chiunque guidasse la bici si sposterebbe per pochi secondi sul marciapiede, consentendo il transito all’ ambulanza; questo non può accadere e infatti non accade, quando al posto della ciclabile, solo tratteggiata, ci sono centinaia di auto in colonna o parcheggiate in doppia, tripla fila ecc.

      In Germania è consuetudine avere le ciclabili semplicemente tratteggiate, le auto non ci parcheggiano sopra e la situazione è chiara a tutti. Ci sono più automobili tedesche a Milano che a Monaco di Baviera, Amburgo o Berlino e poi tutti ‘sti fissati con le auto chiamano i tedeschi “crauti”, pensando di essere molto intelligenti…solo gran minchioni.

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      • Vorrei inoltre aggiungere che chiunque può andare con la sua video/telecamera/reflex/compatta ecc. e documentare, inequivocabilmente, come anche questa ciclabile venga interrrotta continuamente da furgoni o automobili che ci parcheggiano sopra… e il conducente? Chissà dov’è! A questo punto, se un mezzo di soccorso deve passare, cosa fa? Passa sopra il furgone? Sopra il gippone con le quattro frecce accese?’ “Colpa delle biciclette?”. Siate seri!

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    • Mi complimento per il tuo commento qualunquista, il video mostra una strada qualunque intasata da inutili auto e senza ciclabile. Le morti le causano proprio le auto, ma tant’è che un dinosauro da auto questo non lo puo capire.

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    • Perfettamente ragione, ambulanze e auto FdO in sirena ferme, quella strada e’ un bidello con auto tutte in coda, per la rabbia di chi va in bici che si riempie i polmoni di smog

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  5. Finalmente un articolo che dice la realtà dei fatti (anche sul fatto dell’ambulanza bloccata) e non quello che si dice sempre che è colpa delle ciclabili e della loro realizzazione. La colpa è della maleducazione e dell’inciviltà delle persone che se potessero si passerebbero sopra tra di loro e che rendono Milano peggio di una città del terzo mondo. Basterebbe buon senso ed educazione per vivere meglio tutti e per rendere Milano una grande città a livello europeo, ma se non si cambia mentalità non ci riusciremo mai

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  6. GV sei ridicolo!

    Come è ridicolo il pensiero di tutti quelli che fanno la guerra alle ciclabili. La strada è di tutti non solo delle macchine. Marciapiedi larghi 1 metro e 16 metri dedicate alle sole macchine lo trovi giusto?
    Non è che per 100 anni le macchine hanno intasato il mondo deve essere per sempre così. Bisogna dare spazio e tempo anche ad altre tipologie di mezzi di trasporto !

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    • Non è una questione di proprietà ma di priorità! Le merci a Milano cone girano? I taxi? Le ambulanze… gli anziani? Non puoi pretendere che se uno abita a sesto San Giovanni debba venire in bici tutti o giorni a Milsno a lavorare….e i parcheggi delle metropolitane fuori milsno non posso bastare per tutti…

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      • Benissimo X, per me tu sei un tassista. Ragioni come loro, sei ottuso come loro, non te ne frega di niente e di nessuno come loro. Categoria di ladri ed evasori che si sono inventati una crociata contro le ciclabili e stanno riempiendo il web con i loro commenti di odio contro noi ciclisti che cerchiamo solo di rivendicare un po’ di spazio in città.

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      • :;+))
        Sembra che da Sesto sGiovanni per andare a Milano ci sia una linea metropolitana che attraversa il centro di Milano per poi proseguire per pzLotto e oltre fino a Rho
        (il primo tratto ha circa 60anni…).
        Ha pensato ad una bici pieghevole?

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    • Amici che andate in bici:
      Con sincerità quanti rispettano il codice della strada? Un 10%?
      Quante hanno luci anteriori e posteriori? Sareste più visibili. Per non parlare di quanti vanno contromano. E quanti attraversano sulle strisce senza scendere dalla bici?

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  7. Milano bella da dio rientra in quella galassia terrorista di destra che sta distruggendo l’immagine della città per solo tornaconto elettorale, chissà come mai ci troveremo il creatore della pagina candidato per FdI nelle prossime tornate elettorali. Dovrebbe esserci una sollevazione popolare per far smettere sti terroristi da 4 soldi. Maledetti.

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  8. Basta con ste ciclabili, non sono giustificate dal bassissimo numero di ciclisti che le usano a Milano. Non apri una pizzeria se nessuno mangia la pizza

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    • Non c’è niente da fare… non si comprende che NON ci sono ciclisti per giustificare quello che si sta facendo. Dal punto di vista orografico Milano è perfetta per le bici ma non lo è urbanisticamente parlando in quanto le auto in ogni caso non le elimini soprattutto quando a Milano parcheggi/posti auto sono notoriamente, e lo conferma anche il comune, insufficienti.

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      • E dimmi, secondo te, come puoi aumentare i ciclisti e diminuire le auto?

        A) realizzando ciclabili, togliendo spazio alle troppe auto e investendo sui mezzi pubblici

        B) dando ancora più spazio alle auto, creando ancora più parcheggi, svincoli, tangenziali, autostrade

        Ti è chiaro che se non fai A, come sta facebdo Milano, le auto continueranno ad aumentare?

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    • A ne i ciclisti sembrano moltissimi, soprattutto ora in Buenos Aires con una vera pista ciclabile.

      Se non li vedi hai seri problemi di vista e ti consiglio vivamente di non guidare un’auto, sei un pericolo per gli altri.

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        • Ma cazzi dici?

          Corso Buenos Aires è strapiena di biciclette!

          Ma sei cieco?

          senza contare che le auto sembrano sempre di più delle biciclette solo perché il loro volume satura lo spazio visivo

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          • Ora Milano è c.so Buenos Aires 🤣
            Anche senza… bike lane o pista ciclabile la percorrevo li stesso è perché?? Perché è la tratta più diretta per il centro… uno che va in bici dovrebbe saperlo no? 😉

      • Esatto, e tutti la sera senza luci, se per le bici non esiste il codice della strada non devono esistere nemmeno le piste ciclabili.

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    • In piazza Oberdan alle 8:30 di mattina sembra quasi di essere in una città civile europea, per la quantità di bici che transitano (soprattutto verso il centro a quell’ora). Notevole anche la quantità di bici che entrano in centro sull’asse Argonne / Indipendenza / Monforte, nonostante i lavori in corso della ciclabile dell’articolo. Provare per credere.

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  9. Ogni metro di pista ciclabile é un passo in avanti verso una città più civile e vivibile. Dobbiamo togliere spazio alle auto che rovinano una fetta enorme dello spazio pubblico. Milano deve avere l’ambizione di diventare una capitale europea e non un parcheggio abusivo perché fa comodo a pochi.

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  10. Grazie Urbanfile per questo articolo in cui finalmente si dice che gli ingorghi e le ambulanze bloccate ci sono perché ci sono troppe auto.

    Troppe auto.

    Non per tre misere pistine ciclabili che timidamente si stanno realizzando in città.

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  11. Ma sul carico scarico: in via dante o corso vittorio Emanuele come fanno?

    Poi perché l’ultimo tratto di corso Buenos Aires è stato lasciato senza cordoli?

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  12. Sempre favorevole ad ogni metro di ciclabile, ma da ciclista 365 gg/anno penso che avrebbero fatto meglio a farla passare sulla parallela via Borgogna dove c’è più spazio

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    • Via Borgogna non intercetta alcun flusso di traffico, corso Monforte si. Le infrastrutture si costruiscono dove servono, non dove danno meno fastidio a chi sceglie di andare in San Babila in macchina.
      Ma avete mai percorso corso Monforte di mattina? Ci sono probabilmente più bici che macchine, ma le auto occupano il 90% dello spazio disponibile.
      E parlano di ambulanze bloccate… ridicoli.
      Se è lo spazio a mancare, si impedisca il traffico automobilistico sul corso.

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  13. Bene così.
    Ma la svolta ci sarà quando faranno la ciclabile protetta lungo tutta la circonvallazione, così si creerà interconnessione con i vari pezzi di ciclabile che abbiamo o si stanno facendo.

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    • Davvero, concordo. Aggiungo che contestualmente si dovrebbero installare degli autovelox per multare a raffica e senza nessuna pietà tutti gli automobilisti, scooteristi e motociclisti che usano la circonvallazione per andare come in Formula 1.

      Le auto hanno rotto. La città deve tornare a essere vissuta dalle persone, non dalle auto.

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    • Tanti ci vanno ancora in auto perché sanno che in Italia siamo poco seri. In un paese serio ogni auto parcheggiata sul marciapede, in seconda fila o sulle strisce prende una multa in 10 secondi e verrà rimossa con il carro attrezzi. Dobbiamo fare così anche a Milano e le auto in città si riducono subito del 40%, come nei paesi civili. Milano merita di più.

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  14. Ma poi si vedono diverse modalità di costruzione! Qui vedi gli attraversamenti in rosso, e dovrebbe essere così sempre, mentre altrove no. In altre sono tutte in rosso , inutile..ma così costano di più 😉, mentre gli attraversamenti no; insomma italian style! 🤣

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    • In Italia siamo all’anno zero nella realizzazione di infrastrutture ciclabili.
      Mancano ancora molte competenze ma era così anche in Olanda 40 anni fa.
      Ora vai in Olanda e sembra di essere nel futuro, cittadine bellissime, con poco traffico, mezzi pubblici e biciclette come prima modalità di trasporto in assoluto, auto relegate ai margini dei centri storici, che sono tutti praticamente solo pedonali.

      Ci vorranno anni e anni ma anche noi in Italia capiremo quanto fanno schifo le città autocentriche e quanto sia meglio e più intelligente per tutti vivere in città liberate dalle auto.

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  15. Avanti con le ciclabili create garantendo la sicurezza dei ciclisti. Basta auto nel centro delle città, non ha senso. Meno macchine e più biciclette facilitano lo spostamento dei mezzi pubblici e di conseguenza la mobilità.
    Se le ambulanze rimango bloccate nel traffico, di sicuro non è colpa delle biciclette ma delle auto. Ce ne sono troppe.

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    • Io ho sentito con le mie orecchie dei tassisti dire che a Milano non servono più taxi, perché ce ne sono a sufficienza, solo che sono bloccati nel traffico creato dalle ciclabili.

      Questa è la mentalità da combattere. Le auto sono il traffico. Sono sempre di più e sono sempre più grosse, ormai sono dei carri armati. Chi guida sti mostri pensa di poter fare quel che vuole, superare i limiti, parcheggiare sulle ciclabili, non fermarsi alle strisce, pretendere il parcheggio gratis e tutto lo spazio disponibile in strada per loro.

      Basta morti in strada, subito.
      Città a 30 km orari, subito.

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      • Concordo al 101%
        A costo zero (competenza comunale) vanno sincronizzati i semafori sulle circolari (bastioni, ex “29/30” e 90/91) a 30km/h.
        Tutti si muovono in sicurezza fluidamente, si abbassano i tempi morti a motore acceso agli incroci.
        Inoltre ricavare spazi per “carico/scarico merci rapido” da 20min, 40min, ecc…

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  16. Ma perché una pisa bidirezionale in corso Monforte progressivamente sempre più stretto da Tricolore a SanBabila? 100 metri a fianco c’è la via Mascagni LARGA a doppia corsia da e verso il centro (via Borgogna per ora è ancora occupata da cantiere per il parcheggio sotterraneo)E’ un tratto di strada POCHISSIMO frequentato, che da ciclista percorro in sicurezza in entrambi i sensi di marcia. Insomma il traffico in uscita verso Tricolore andrebbe su Monforte,mentre in entrata potrebbe svoltare all’altezza della Provincia a sinistra su Donizetti-Mascagni. poi in San Babila è tutto da vedere, per la totale chiusura della piazza e corso Europa.
    Nello shopping natalizio sarà un delirio.

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      • Le risulta che in corsoSempione esista una pista ciclabile?
        Fino a stamattina è un cantiere per realizzare una…
        Perché diffonde notizie non vere?
        Riceve compensi per ciò? A chi fattura?

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      • Ah perché i vostri commenti?

        “Milano non è Amsterdam” grazie, non me ne ero accorto…

        “A Milano non c’è spazio per le bici” solo per i suv?

        “Andare in bici è pericoloso” si, perché voi in auto ci ammazzate

        Ora avete imparato la litania che le ciclabili creano traffico (di auto) e fanno morire gli anziani in attesa di ambulanze. Svegliatevi dagli anni ’60.

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  17. Uso la bici tutti i giorni per andare a lavorare, facendo 10km andata e 10km al ritorno. Ormai sono 2 anni che la uso al posto dei mezzi pubblici e ne vado fiero. Tutto questo è stato possibile solo grazie alla realizzazione delle ciclabili. Quando voi automobilisti che usate l’auto per entrare in città senza alcun motivo se non quello della pigrizia (per cui escludo chi per forza di cose deve trasportare delle merci o pesi tipo i corrieri o chi fa lavori di assistenza tecnica che deve avere materiale in macchina etc.) capirete che è meglio usare un mezzo come la bicicletta o simile, le ambulanze saranno libere di passare senza ingorghi (notare che l’ambulanza passa più facilmente ora con la ciclabile se non è occupata dai posteggiatori incivili, che prima con tutte le auto parcheggiate dove stava per forza di cose incolonnata). Spero che il comune si decida a fare una ciclabile anche sulle cerchie il prima possibile. Io avrei dato la priorità a queste perché sono quelle che permetterebbero il maggior flusso con l’aumento dei ciclisti (ora non ci sono perché rischi la morte ogni 2 metri).

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  18. Ma ancora non avete capito che nell’ultimo mese urbanfile è stata invasa da una piazzola di tassinari che fanno quello che fanno da sempre.

    Difendere una lobby e vedere Milano come un loro orticello privato .
    ?
    Si riconoscono dai nomi..

    E dai pensieri fermi agli anni 50.
    Chiusi nei loro privilegi di lobby

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  19. Benissimo il ciclabile, che completa il percorso San Babila-Idroscalo.

    Detto ciò, essendo Corso Monforte una strada a senso unico, avrei preferito la pista bidirezionale (protetta dal cordolo) sul lato sud della via, piuttosto che la soluzione adottata (pista tracciata a terra in direzione S. Babila, pista protetta da cordolo in direzione Tricolore). Infatti anch’io ho notato tanti ciclisti che hanno imboccato l’ultimo pezzo di pista unidirezionale in contromano per entrare in Piazza San Babila…..sarà sempre così, perché altrimenti per entrare in piazza bisogna attraversare la fila di auto che cerca di passare il semaforo prima che scatti il rosso.

    Comunque, non vedo l’ora che sia completata. Prossimo passo: da risolvere la situazione in Piazzale Dateo.

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  20. Sono un ciclista urbano praticamente da sempre,uso l’auto in città solo quando è strettamente necessario e ovviamente non posso che benedire nuovi percorsi ciclabili, tuttavia ritengo che la ciclabile di C.so Monforte, che chiamarlo corso è un eufemismo, visto che è poco piu’ di un budello da Via Conservatorio a San Babila, sia un vero azzardo, col rischio in certe ore della giornata e in alcuni periodi dell’anno (Natale, sett. della Moda, Salone del Mobile, ecc..), di creare ingorghi e intasamenti importanti e aumento vertiginoso dell’inquinamento atmosferico (alla faccia di Area C e B!). Infatti quella ciclabile sarebbe compatibile con un flusso di traffico in ingresso di molto inferiore di quello attuale, che nonostante i “filtri” di area C e B previsti è al contrario in costante aumento! Era eventualmente auspicabile una sperimentazione di qualche mese e poi valutare il da farsi, invece come spesso accade la smania di consenso elettorale e allineamento a discutibili politiche di “greenwashing”, portano a affrontare questioni importanti come la mobilità dolce nella maniera piu’ sbagliata e ideologica possibile

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  21. Agevolare la costruzione di piste ciclabili protette o no, spostarsi in bici in una città piatta e piccola come Milano é semplice, ecologico (eh sì il cambiamento climatico é una realtà, non una barzelletta) e fa bene alla salute. Eliminare la sosta selvaggia con multe salate (che i vigili facciano il loro lavoro) rendere i parcheggi a pagamento anche per i residenti (il suolo é pubblico, non vi appartiene anche se abitate in centro), comprese le moto come a Parigi. Vedrete che molti abbandoneranno l’auto e piuttosto che la calca dei mezzi pubblici nell’ora di punta opteranno per la bici, scoprendo che non é cosi male pedalare. I tram, i bus, i mezzi di soccorso, i furgoni delle consegne a domicilio e i taxi circoleranno più facilmente. Certo bisogna sviluppare il trasporto pubblico, una rete di metropolitana aperta fino alle due di notte e aprire ai vari Uber & co. per avere sempre valide alternative in caso di bisogno a prezzi ragionevoli. Insomma, così fanno nelle città più all’avanguardia, ma qui si litiga sempre per partito preso, l’ignoranza dilaga e i complottisti beoti regnano.

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      • Nessuno salva il mondo da solo.
        Ma continuare a inquinare sicuramente peggiora la situazione e personalmente ritengo beota chi non lo capisce, o lo nega. Signora Enrica, continui a leggersi i post di Libero, IlGiornale o di Salvini su Facebook, la rassicuretanno che tutti i mali del mondo sono colpa di noi ecotalebani in bicicletta.

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        • Egregio Sig. Nicola, io invece la rassicuro che mi informo su siti ben più qualificati di quelli sopra citati e sicuramente di quelli che segue Lei.
          Saluti

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      • La sua risposta conferma il mio giudizio, difficile farvelo entrare nella vostra cucuzza limitata. Non salverò il mondo andando in bicicletta ma guadagno tempo, sono libero di andare ovunque, contribuisco a inquinare di meno, non mi stresso in code perenni o cercando un parcheggio che comunque non si trova e risparmio, tanto, evitando di fare benzina ogni settimana. Basterebbe l’ultima considerazione per convincervi che non siamo eco-talebani come vi piace etichettarci ma gente che utilizza il buonsenso. Buona giornata.

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  22. La folle ideologia della giunta Sala colpisce ancora. Purtroppo ha ancora tre anni per continuare a fare ciclabili dove non si può.
    Milano non è una Città per biciclette ovunque. Pensi prima a sistemare i mezzi pubblici

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    • Ottima idea Pietro, diamo priorità ai mezzi pubblici, qui dentro troverai solo preziosi alleti.
      Ecco qualche spunto: cosie preferenziali al posto del traffico promiscuo e dei parcheggi, asservimento semaforico e auto sempre subordinate al mezzo pubblico. Che dice, le piace? Secondo me così si trova posto anche per le bici, vedrà che le daranno meno fastidio 😉

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    • Ma sotto corso Monforte ci sono 2 linee di metropolitana, la 1 e la nuovissima 4! Che mezzi in più ti servono se puoi arrivare in corso Monforte letteralmente da ogni angolo della città?

      E poi non vi hanno tolto la possibilità di andare in Monforte in auto. Io davvero non vi capisco, ma come ragionate?

      Ci sono i mezzi? Si
      Puoi andare in auto in Monforte? Si
      Cosa è cambiato? Hanno creato un po’ di spazio per chi sceglie, o sceglierà, di spostarsi senza inquinare in una città che sta morendo di smog.

      Mi sembrate tutti tassisti incazzati perché gli hanno tolto la piazzola a fianco della chiesa di San Babila.

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  23. La normalità in città europee a Milano crea scompiglio… strano con tutti i ciclisti che ci sono 😂https://milano.repubblica.it/cronaca/2023/10/08/news/pista_ciclabile_monforte_milano-417229619/

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    • Tipico esempio di come si voglia realizzare piste ciclabili in una città che non è adatta a supportarle, la vogliamo capire che a Milano non c’è spazio senza considerare che i ciclisti sono veramente troppo pochi per giustificare questi lavori

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  24. Provata oggi dalla lontana provincia est segratese (quindi in tutta la sua interezza). Fini a dateo è perfetta con giusto qualche sbavatura in via corelli ad altezza amsa che si è su un marciapiede stretto e non una ciclabile. Da Dateo a Tricolore situazione drammatica, incroci IMBARAZZANTI per nulla scorrevoli che invogliano a stare sulla strada. Da tricolore manca il pezzettino da ultimare che spero non sia collegato (male) come da Dateo in poi. Per il resto mi sembra la direzione migliore, ma attenzione agli incroci perché così sono di intralcio e basta

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