Oramai è uno sport: “vi mostro quanto sono figo e vi faccio vedere dove scarabocchio la mia stupida firma (tag) in posti impossibili”. Questo pare essere il pensiero e il bagaglio culturale di certi ragazzi che non hanno rispetto per le cose, altrui, storiche e pubbliche.
Così dopo aver imbrattato ad inizio agosto, l’arco della facciata della Galleria Vittorio Emanuele, qualche giorno fa (per qualcuno potrebbero essere successo mesi fa) altri stupidi imbecilli hanno sfidato il mondo mostrando quant’erano fighi scrivendo proprio su alcuni vetri della parte centrale della grande cupola della Galleria, così da far sembrare anche questo maestoso monumento una lurida latrina.
L’enorme edificio che é la Galleria Vittorio Emanuele è, purtroppo, pieno di accessi non custoditi e, come stiamo notando ahi noi, di facile accesso. Con ogni probabilità come è successo nell’agosto scorso, anche questa volta i “furbetti” si devono essere infilati in qualche portone, dopo aver salito le scale sino al tetto e attraversato le passerelle tecniche, hanno raggiunto la parte centrale della cupola, lasciando le proprie stupide scritte realizzate con la solita vernice spray.
Ormai questa è una battaglia alla quale dovremo sempre più abituarci? Perché provvedimenti pare non ve ne siano e a molti giovani interessa più ammirare queste bravate che preservare la memoria storica e culturale della città.
Noi di Urbanfile pensiamo che sia arrivata l’ora di discutere seriamente, a tutti i livelli, di vandalismo in città, decoro e manutenzione.
Riprendere il concetto della “finestra rotta”‘” come punto da cui iniziare a costruire una città meglio gestita e percepita da tutti come propria.
Perché è ovvio che questo è il risultato non solo di stupido “ribellismo” e maleducazione unita a inciviltà, ma di una più ampia percezione della città, della cosa pubblica, vista come non propria, disprezzata e maltrattata.
A partire dai piccoli gesti di noncuranza, come buttare la carta a terra o parcheggiare selvaggio e in doppia fila.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Andrea Cherchi
degrado, piazza del duomo, imbrattamuri, wrighter, vandali, Galleria Vittorio Emanuele, Galleria
Sarebbe un bel monito se ne sfracellasse uno nel centro della galleria.❤
Un bel Memento
Che bello non essere te.
Purtroppo si romperebbe anche un vetro
Capisco il tuo commento di pancia, ma se anche solo uno si sfracellasse al suolo non servirebbe purtroppo a nulla. Anzi chissà perché sono convinto che i congiunti di queste risorse riuscirebbero a spuntarla in una ipotetica causa contro l’ente che gestisce la galleria, adducendo motivi di scarsa sicurezza. Purtroppo tutto il mondo occidentale vive in un lassismo e permessivismo che da tempo ha superato il punto di non ritorno. Diciamoci la verità: quante decine di selficienti muoiono ogni anno per mosse azzardate mentre cercano di immortalare le loro prodezze? Vi pare che diminuiscano? Continuano ad aumentare. Vite totalmente prive di significato che confondono il virtuale col reale, spalleggiate da genitori iperlassisti e incapaci di educare. A tutte le età. Non mi stupirei se gli idioti in questione fossero dei 40enni. Saluti
Vogliamo parlare della puzza di pipi dei senzatetto? Io purtroppo devo usare la stazione di cadorna spesso, e, non sto inventando nulla, una volta barbone ha iniziato a urinarie a fianco a me mentre io legavo la bicicletta. E non è un caso isolato: quell’odore vomitevole di urina è dappertutto. Ma mettere a disposizione dei bagni per i senzatetto no? Inoltre, non avete notato la quantita di biciclette costrette ad attacarsi a pali dei segnali stradali perche non ci sono abbastanza stand? E sulla questione degli imbrattatori: na buttare in carcere sti idioti è troppo difficile? Voglio dire: è facile rintracciare u responsabili e non sono delle donne incinte come si fingono di esssre le deficienti che borseggiano gli anziani in metropolitana. È difficile rintrracciarli? Ma perche non iniziamo ad installare delel videocamere in ogni angolo della citta? Ma almeno, perche non costringerli a fare lavori di pubblica utilità? Quello che manca è la percezione di un autorità che controlli e punisca. È brutto da dire, ma per questo aspetto dovremmo imparare un po’ dai paesi orientali
“Con mollica o senza” apre il suo primo negozio a Milano, ma si presentano in 600: l’inaugurazione interrotta dalla polizia per la troppa folla
Il salumiere diventato star di TikTok ha aperto la prima insegna in piazza Diaz: ma la folla ha creato problemi al traffico e ai mezzi pubblici
06 OTTOBRE 2023
L’attesa era stata sapientemente costruita con post social. Ma forse neanche loro si aspettavano una tale ressa: a Milano oggi pomeriggio era prevista l’inaugurazione del primo punto vendita milanese di ‘Con mollica o senza’, salumeria napoletana di Donato De Caprio e Steven Basalari diventata famosa anche grazie ai video su TikTok.
Ma l’inaugurazione è stata interrotta su disposizione delle forze dell’ordine per eccesso di presenze: almeno 600 persone nella centralissima piazza Diaz, richiamati anche dal buffet gratuito per la festa.
Impossibile gestire il traffico, mezzi pubblici paralizzati: così la polizia – come spiegato dagli stessi proprietari su Instagram – ha chiesto e ottenuto che la festa di inaugurazione si fermasse, rinviando tutto all’apertura ufficiale di domani
In realtà questa notizia consta dicendo che piazza Diaz deve essere pedonale…
Che è uno spazio naturale dei pedoni e che qui le auto a ridosso del duomo non è il loro posto.
Se naturalmente delle persone affollano un luogo nel centro storico e questo fatto blocca il traffico dei mezzi a motore vuol dire che li i mezzi a motore non devono proprio esistere.
Perché quello è naturalmente uno spazio pedonale dove i flussi del centro storico si dovrebbero muovere naturalmente senza auto e motori in mezzo ai coglioni.
Non è impedendo il normale flusso della vita chiudendo ol locale che si deve risolvere il problema.
Assurda sta cosa.
Sono i motori li ad essere fuori posto e non i pedoni o la gente a piedi…
Riflettiamo
Ma non ci sono mai, dico io, interventi preventivi o “gente” che venga colta sul fatto?
È inutile chiedere un aumento delle forze dell’ordine se nemmeno in pieno centro, dove i corpi delle forze dell’ordine sono TUTTI rappresentati, non si riesce a garantire nulla
ci sono circa 8.000 strade a Milano, prova a pensare di pattugliarle tutte H24 o di guardarti 24H di filmati delle telecamere per ottomila strade e piazze, e poi risponditi da solo/a
Giusto e poi varrai mica scomodare i nostri vigili che dopo 7 anni di l’acoro in strada si sono finalmente guadagnati un bel posto in ufficio
In realtà mi sembra che ormai le telecamere siano dappertutto. Manca la volontà, come sempre, perché il reato c’è già: volontà di monitorare, di “condannare” e soprattutto di far rispettare la condanna (che sarà una multa, non pretendo come alcuni interventi giustamente inviperiti più sopra che sia la detenzione…facciamo fatica a tener dentro i criminali più incalliti, figuriamoci questi repressi che pensano di realizzarsi imbrattando i nostri muri)
auguro tante medicine a queste persone
Premessa: simili comportamenti sono il semplicente il risultato di anni di educazione globalista; in pratica: disprezza la tua appartenenza etnica, storica e culturale, abbandona la fede, pensa solo a una cosa: come autodistruggerti. Nulla di strano se ci sono poi quelli che nemmeno sanno riconoscere la bellezza di un edificio come la Galleria.
Detto questo, è però evidente l’ ipocrisia della situazione: quelli sono quello che sono, ma invece “quegli altri” che hanno sfrattato dalla parte migliore della Galleria le istituzioni culturali, le associazioni come il Club Alpino, le scuole, ecc. per far insediare attività commerciali? E già, pagano meglio loro…ma come la mettiamo allora con le orrende finestrone “bianco totale” effetto “lavori in corso perenni” che ci ritroviamo nel settore dove c’era la mitica Ricordi? Gli scarabocchi fanno schifo, come riducono il mondo (e la Galleria) i politicanti vari, pure.
Le palazzine inizio novecento che vengono distrutte ad una a una, le abbattono gli scarabocchiatori?
Chi ha stabilito che i “i graffiti” del lencacchiallo sono “arte” da tutelare e lo stile Liberty no, sempre loro?
Se ti permetti di fare qualcosa del genere a Parigi, non hai neanche il tempo di pentirti, qui da noi chissà come mai è tutto lecito