Milano | Barona – Quartiere Teramo e il Blocco 181: ottobre 2023

Siamo tornati a vedere a che punto sono i lavori di riqualificazione degli immobili Aler del Quartiere Teramo alla Barona. A dire il vero il Quartiere Domus Teramo è un gruppo di case (decenti) del Settore case popolari del Comune di Milano e realizzato tra il 1965 e il 1966, mentre il quartiere ALER di edilizia residenziale pubblica di Via Don Primo Mazzolari, che comunemente viene chiamato anch’esso Quartiere Teramo, anche per la vicinanza, è in fase di riqualificazione.

Il complesso è formato da 3 edifici, due stecche di 6 piani e una con la pianta a L di 8 piani, il tutto per circa 125 alloggi, realizzato negli anni Ottanta del Novecento.

Al link l’articolo precedente.

Il primo degli edifici è stato completato (civici 12, 14, 16, 18 e 20), e come si vede, è stato “ben imbottito”, tanto che le ringhiere ora sembrano ritagliate apposta adattando il muro, così come la profondità delle finestre (evidente nell’ultima foto a seguire). Ricordiamo che questi edifici vennero realizzati un po’ in economia e con moduli prefabbricati costruiti su strutture metalliche. Non certo un esempio di coibentazione efficace, alla quale Aler sta cercando di rimediare. Certo che il degrado è ancora bello presente, sopratutto nel “cortile” interno.

Con sorpresa ci siamo imbattuti nei camion delle troupe cinematografica che probabilmente sta girando la seconda parte della serie (molto bella) di Blocco 181.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Barona, Municipio 6, Quartiere Teramo, Via Don Primo Mazzolari, via Barona, Via Teramo, Via Davide Campari ALER, Parco Don Primo Mazzolari, Parco Teramo, Parco Andrea Campagna

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Barona – Quartiere Teramo e il Blocco 181: ottobre 2023”

  1. Buongiorno, vi seguo sempre con interesse e vi ringrazio. Volevo segnalarvi un cantiere aperto all’altezza di via Barona 45 (di fronte ai campi sportivi) e in stato di abbandono da quasi un anno…
    Avete notizie al riguardo?
    Grazie ancora per tutto

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  2. Inutile ristrutturare quando dentro esiste una situazione di abusivismo fuori controllo e un degrado oltre l immaginabile. Vivo in viale Faenza 1, stabile completamente abbandonato che cade a pezzi …. noi chi siamo? NESSUNO?

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  3. Buongiorno leggo ora tutto ciò,si vero al di fuori ora sono più presentabili ma! I terrazzi sono più piccoli ecc I lavori andavano fatti anche dentro gli appartamenti ci piove in casa le tubazioni all’ interno dei muri essendo vecchi si rompono

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  4. Mi dispiace ma penso che l’edilizia popolare anni 50/60/70/80 etc vada buttata giu’ e ripensata completamente, allo stato di abbandono e negligenza degli immobili che sembrano solo casermoni sovietici, purtroppo spesso corrisponde l’inciviltà di chi ci vive anche abusivamente. Queste strutture devono essere ripensate con un ottica orientata alla sicurezza e al rispetto della collettività, l’accesso a case popolari dovrebbe includere una serie di doveri da parte dei beneficiari, attività da svolgere per la comunità, e criteri di decoro da mantenere per viverci pena lo sfratto – dall’altra parte lo stato si deve impegnare a garantire strutture decorose e vivibili, non prigioni a cielo aperto, ai cittadini che ne hanno bisogno.

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    • un commento veramente sensato.
      il punto è che lo stato manca.
      ed è proprio questo che non induce quel tipo di persone, che abitano in contesti disagiati (di fatto i disagiati sono proprio coloro che vivono in quei posti, visto che anche un campeggio potrebbe essere onorevole, se appunto chi ci sta, rispetta regole, decoro e educazione), a preservare il bene comune e il contesto.
      Queste situazioni sono tali da quando sono nate, e io sono praticamente nato lì.

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  5. Il “Blocco 181″per chi, come molti ma in una minoranza, vorrebbe che la Barona fosse un posto migliore e si allontanasse come stava succedendo una decina di anni fa (ora prepotentemente in regresso), NON È VISTO E ACCOLTO CON PIACERE , ANZI…
    Quì c’è gente orgogliosa del fatto che il posto sia malfamato.
    È queste “serie”, sono utili solo a peggiorare le cose.
    per emulazione, per “abitudine”… perché “tanto ormai è da schifo…”.
    C’è gente orgogliosa di un posto che potrebbe essere migliorato e allontanato da certi stereotipi

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  6. Condivido con chi ha scritto: l’accesso a case popolari dovrebbe includere una serie di doveri da parte dei beneficiari, attività da svolgere per la comunità, e criteri di decoro da mantenere per viverci pena lo sfratto

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