Milano | Urbanistica – Forum, il nuovo PGT in dieci punti: obbiettivo una città vivibile

Più verde (oramai pare impossibile non menzionarlo), più case sociali e più studentati. Ma anche rivedere spazi urbani con funzioni diverse, come i cavalcavia di viale Monte Ceneri/Serra e quello del Corvetto.

Una città più equa, più bella, più prossima e più sostenibile. Con questo obiettivo, che ambisce a tenere insieme quattro aspetti della città interdipendenti e strettamente correlati, si è sviluppato nei giorni scorsi, nel corso del ‘Forum della Rigenerazione urbana’, il dibattito intorno al nuovo Piano di Governo del Territorio, la cui revisione verrà ultimata nei prossimi mesi. Gli indirizzi emersi sono sintetizzati in dieci principali punti, che diventano così le linee guida per la stesura definitiva delle modifiche all’attuale PGT, in vigore dal 2020.

“Il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT)che stiamo delineando – dichiara il sindaco Giuseppe Sala – proporrà una Milano capace di contemperare meglio i bisogni, le aspettative e le contraddizioni tipici delle città contemporanee, con l’obiettivo di renderla più attenta e vicina ai cittadini, ancora più attrattiva e accogliente, in una parola migliore”.

“Gli scenari globali e le ricadute sulla nostra città, prima fra tutte il forte incremento dei valori immobiliari, ma anche gli eventi estremi climatici, ci spingono a rielaborare alcune strategie e regole sulla rigenerazione urbana della città – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi -. Intervenire sul PGT è il modo più efficace per dare risposte ai temi emergenti: casa sociale, sostenibilità, attenzione ai quartieri, qualità dei progetti. In dieci punti, nella giornata conclusiva del Forum, tracciamo le principali direttrici su cui fondare questa revisione”. 

I dieci punti

Milano 4città. Ogni nuovo progetto di riqualificazione dovrà contribuire alla realizzazione delle quattro città – equa, bella, prossima e sostenibile – e solo in questo caso sarà possibile incrementare l’indice di edificabilità, che di base resta fissato allo 0,35 mq/mq.

Casa accessibile. Per contribuire ad ampliare la dotazione di edilizia residenziale sociale, soprattutto pensando ai giovani, alle famiglie di neoformazione, e comunque alle persone con disponibilità medie e medio-basse, verrà abbassata la soglia dei 10mila mq che già oggi obbliga alla sua realizzazione, l’housing sociale verrà esteso a tutta la città e verrà dato maggiore impulso agli alloggi per studenti e studentesse. L’obiettivo è avere 20mila nuovi appartamenti in housing entro il 2035, in aggiunta agli 8mila già in programma. Inoltre, verrà dato spazio a nuove soluzioni per l’abitare, dal co-housing agli alloggi low-cost a quelli temporanei.

Nuove porte della città. Sono i dieci nodi di interscambio di ingresso e uscita in/dalla città: Molino Dorino, Bonola, Lampugnano, Comasina, Cascina Gobba, San Donato, Rogoredo, Famagosta, via Bisceglie e Roserio. Una volta riqualificati con interventi di rigenerazione, potranno da un lato contribuire alla diffusione dell’housing, con la potenziale realizzazione di circa 10mila nuovi alloggi, e dall’altro instaurare relazioni più fluide e connessioni più strette con la città metropolitana. 

SuperAtlas dei quartieri. Un Atlante per ogni zona per ridisegnare lo spazio pubblico dei quartieri, sulla base dell’esperienza degli studi d’area Mosaico (area San Siro) e Sistema NordOvest (area Adriano/Crescenzago e Lambrate/Rubattino). Una scala di progettazione che mancava, a metà tra il PGT e i singoli Piani di intervento, con una ‘visione di quartiere’ in grado di ricomprendere e ridisegnare intere aree. Sulla base dei due studi già pubblicati, 830mila mq di spazio pubblico, una volta riqualificati, potranno riconnettere i quartieri ed essere maggiormente fruibili dai cittadini. 

Maggiore tutela dei suoli naturali. Verranno proposte nuove regole per assicurare l’incremento di aree verdi in ambiti edificabili. L’obiettivo è che 1,5 milioni di mq di aree su cui oggi è possibile costruire rimangano a verde. 

Città più sana. Rafforzare le politiche per le emissioni zero e per l’adattamento climatico, incentivare il recupero con interventi di riqualificazione e riuso dell’esistente, e pianificare una mobilità più sostenibile. 

Più spazio pubblico. Incrementare le aree pubbliche e le connessioni, prevedere maggiori cessioni e asservimenti anche nei permessi di costruire convenzionati. 

Qualità urbana e regole trasparenti. Introdurre regole morfologiche più chiare e meno discrezionali (ad esempio per cortili, seminterrati, edifici in altezza), progettare una città di qualità, prestare maggiore attenzione alle identità urbane, alle preesistenze edilizie con qualità architettonica e ai contesti locali. 

Riequilibrare lo sviluppo. Governare e indirizzare la città densa, seguendo la visione di una Milano globale che sia anche metropoli di quartieri, e favorendo il trasferimento dei diritti edificatori nelle aree meno dense. 

Rigenerare le infrastrutture. Ridurre e depavimentare le superfici stradali, riconvertire viadotti e infrastrutture, eliminare la previsione di nuove direttrici viabilistiche di entrata in città, riqualificare depositi e impianti. 

E come ha detto l’assessore Giancarlo TancrediChe senso ha mantenere i cavalcavia Monteceneri e Corvetto? Perché non farli diventare il motore della riqualificazione della città?” Perciò stop alle auto su quei due cavalcavia, sì al riutilizzo degli spazi in chiave pedonale e ciclabile come è avvenuto, ad esempio, a New York con l’High-line o a Seul con il progetto Cheong Gye Cheon. Demolire i due cavalcavia avrebbe un costo e un impatto ambientale esorbitante, più facile convertirli in spazi pedonali, coprendoli di verde. Progetto più volte tirato in ballo, chissà se prima o poi lo si vedrà attuato?

Referenze immagini: Google, Comune di Milano, Roberto Arsuffi

PGT, Piano del Governo del Territorio, Progetti, Arredo Urbano, Mobilità, Housing Sociale, Studentato

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

76 commenti su “Milano | Urbanistica – Forum, il nuovo PGT in dieci punti: obbiettivo una città vivibile”

  1. @Peppe Sala, Arianna Censi & Giancarlo Tancredi (assessore alla Rigenerazione urbana ?!?)
    Urge sopralluogo in qualsiasi città d’oltralpe per studiare come il traffico/sosta vengono gestite

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  2. Pensare che, nel lontano 2015, ci fu un bellissimo progetto, denominato “GUARDAMI”, che prevedeva la riqualificazione del cavalcavia Bussa, proprio in chiave “skyline new yorkese” – il che avrebbe tutt’ora molto senso considerare. Online ho letto che tutto è stato frenato dal fatto che il cemento necessiterebbe di costi importanti per esser messo in sicurezza. Riflettendo però tale spesa extra credo vada affrontata in tutti i casi e non sia legata alla riqualificazione: che ci sia un restyling o meno, se si è constatato che il cemento non è più idoneo, bisognerebbe comunque sistemarlo se transitano dei mezzi e persone (sbaglio?).
    Detto ciò:
    1. la sua lunghezza (veramente ridicola) permetterebbe un intervento che sarebbe più economico e veloce rispetto a quello che riguarderebbe il cavalcavia Monte Ceneri
    2. il risultato sarebbe di sicuro impatto perchè, oggettivamente, la vista che si gode da quella posizione è notevole. Difficilmente sulla città si può godere di un “panorama” (fatta eccezione per terrazze private o, ovviamente, il parco del portello/monte stella)
    3. sarebbe un’ottima nave scuola per sondare eventuali problematiche, per vedere la reazione delle persone ecc ecc proprio perchè sarebbe un progetto più fattibile e concreto.
    Eppure… a distanza di 10 anni quella bella idea… ora la si ipotizza altrove…

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  3. Tutto molto bello ma si deve fare di più per bloccare le auto che da mezza regione pretendono di entrare in città.

    Finché non si ridurrà il traffico e lo smog che tutte queste automobili creano Milano non sarà mai vivibile.

    Eppure contando le linee di treni, metro e tram non siamo messi così male come si potrebbe pensare, manca solo coraggio e la volontà di farlo. Con meno auto avremmo tutto lo spazio per creare più verde e una città a misura d’uomo e non di automobile.

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    • Coraggio e volontà, ma soprattutto mentalità delle persone, perché se dopo Covid l’uso dei mezzi pubblici è calato vertiginosamente (in favore dell’auto), qualcosa va fatto…

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    • …ma pensi che quelle auto che “da mezza regione pretendono di entrare in città”, lo facciano per svago o per diletto? Pensi che siano tutti ricchi annoiati, che non sanno come impiegare il loro tempo??? …ti svelo un segreto; è tutta gente, persone come te e me, che viene a Milano ( controvoglia) per lavorare… Pensa un po’ e ti garantisco, che se avessero la possibilità di vivere e lavorare nelle loro città, sarebbero tutti immensamente più felici e invece sono costretti a subire il traffico e lo stress per andare a lavorare…

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      • Parole sante. Siccome il problema è complesso, si preferisce dare la colpa a ciò che non esiste. Persone che scelgono l’auto quando potrebbero non usarla. Ma la bugia è doppia perché oltre a non essere vero, non hanno nemmeno idea dei tragitti delle persone che entrano a Milano, quindi non possono nemmeno provare a rendere i trasporti più efficienti. Quelli che dicono che “esistono i mezzi pubblici” somigliano tragicomicamente a quelli che pensano che ovunque ci sia una presa di corrente domestica si possa caricare una macchina elettrica.

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        • Sono i milanesi che prendono la macchina per andare in palestra a 600 m da casa, quelli che dicono così.
          Gli stessi che intasano le autostrade il venerdì sera per andare al lago o al mare.
          Perché loro posso intasare il traffico per andare a divertirsi, chi lavora invece non può farlo per andare al lavoro.
          Geni

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      • Se lei avesse un minimo a cuore le nuove generazioni, che in questo paese non hanno voce per mortificanti motivi demografici, cercherebbe di fare in modo che il futuro non venire a Milano in macchina controvoglia.

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    • Ormai prendere i mezzi pubblici a Milano è come andare in guerra, lo schifo che si prova non si può nemmeno esprimere a parole.
      Linee soppresse, corse tagliate, mezzi strapieni, orde di questuanti molesti, sbandati, gente che fa il salto del tornello nell’indifferenza del personale ATM, corse tagliate con l’aggravio di un biglietto costosissimo per il servizio che viene offerto.
      Ci credo che poi la gente preferisce la macchina, tanto parcheggiarla su strisce blu senza pagare il parcheggio, o sulle strisce gialle senza avere il contrassegno, ti espone a un rischio quasi nullo perché di vigili non ce ne sono, e quei pochi che ci sono sono a fare altro.
      Altro che città bike-friendly o a misura d’uomo.

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    • Quelle sono le auto della gente che a Milano ci viene per lavorare e per mandare avanti la città. Facciamo come dici tu, vietiamo l’ingresso in auto per infermieri, medici, operai, impiegati che fanno molte ore di lavoro e magari finiscono o iniziano tardi di lavorare, e hanno pochi mezzi pubblici a disposizione. Facciamo come dici tu, poi quando non passa più la metro perché il conducente non riesce ad arrivare a lavoro, oppure non trovi più l’infermiera che ti cura in ospedale, a quel punto non ti lamentare. Brutto sorcio arricchito che non ha un minimo di empatia per gli altri.

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      • Ogni tanto una buona notizia…
        Notare come finalmente si stanno accorgendo che contro la violenza e arroganza degli automobilisti servono cordoli doppi e quindi opere strategiche manufatte…

        Stop alla sosta selvaggia sotto gli alberi davanti al parco Sempione: doppi cordoli per proteggere le radici e fermare i parcheggiatori abusivi

        milano.repubblica.it

        Era ormai diventata una consuetudine tollerata, quella di parcheggiare le auto sul parterre alberato di viale Milton, ai bordi del parco Sempione a Milano. Ma oggi sono iniziati i lavori per realizzare il doppio cordolo a protezione dell’area. Decine di auto, da anni, approfittano del tratto di circa 250 metri compreso tra via Pagano e via Molière, di fronte al Parco Sempione.

        Un parcheggio abusivo costante, utilizzato dagli avventori del parco e della zona. Il doppio cordolo servirà ad evitare lo “scavalcamento” delle automobili e a impedire che il parterre diventi un’area sosta, con conseguenti danni alle alberature. L’ennesimo caso di parcheggio selvaggio, e solo pochi giorni fa il Comune aveva fatto il punto sull’iniziativa “Adotta il verde pubblico”, riferendo che i luoghi più ambiti per diventare micro giardini curati direttamente dai cittadini sono proprio i parterre alberati, quegli angoli di terra da cui spuntano nodose e sofferenti le radici delle piante, spesso schiacciate dalle auto in sosta vietata ( ma purtroppo tollerata).

        Auto sulle strisce, furgoni sui marciapiedi e scooter negli stalli bike sharing: sui social la galleria degli orrori della sosta selvaggia a Milanodi Lucia Landoni 27 Ottobre 2023

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        Ed è diventato un caso un altro esempio di sosta selvaggia, il tir parcheggiato sulla ciclabile di corso Buenos Aires, nonostante, appunto, i cordoli.

        A comunicare l’avvio dei cantieri, l’assessore del Municipio 1, Lorenzo Pacini, che in un post su Facebook si è rallegrato per la “vittoria”: “Vince il buon senso, vince il verde pubblico. Dopo anni di attesa e richieste del Municipio, finalmente stop alla sosta abusiva su viale Milton, di fronte al Parco Sempione. Anni di parcheggio abusivo – anche organizzato e addirittura a pagamento – anni di maltrattamento per alberi e aree verdi finiscono qui”.

        Secondo la denuncia dell’assessore di zona, infatti, il parcheggio veniva gestito “anche dai parcheggiatori abusivi che si facevano pagare dagli avventori della discoteca adiacente”. I cantieri dureranno circa un mese. “Prossimo obiettivo: liberare l’area verde della Triennale, ostaggio dei posteggi abusivi la sera”, promette Pacini.

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    • Sei solo un ignorante lo smog da auto é solo una minima parte dell’inquinamento di Milano e comunque le auto non le puoi eliminare con uno schiocco di dita. Matura un po’ e poi magari ne riparliamo

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    • ah, non siamo messi male?
      provi lei a venire a Milano alle 7.30 di mattina coi suoi amati treni.
      Dopo non essere riuscito a salire sui primi due, al terzo forse le va bene….certo, viaggia pigiato contro le porte per mezz’ora.
      Ma poco male, perché i fighetti milanesi pensano che tu “pretendi di entrare” in città…non che vuoi solo andare a lavorare.

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  4. Speriamo che il PGT preveda la soppressione di baby gang, maranza, “risorse” (incluse “risorse da semaforo”), molestatori da stazione, identificando delle aree dove rinchiuderli e gettare la chiave. Sarebbe bello poter passeggiare tranquilli in tutto questo futuro verde e in questa vera città da paese delle meraviglie

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    • Purtroppo la responsabilità dell’ordine pubblico e della sicurezza è completamente in mano al prefetto, che è l’unico con l’autorità per poter fare autorizzare strategia ed internventi di polizia. IL prefetto ha il controllo anche della polizia municipale per quanto riguarda i compiti di polizia. Come ben saprai anche tu in questo momento la linea la detta quindi il ministero degli interni, che è di destra centro , e nonostante in campagna elettorale abbiamo messo la sicurezza al primo posto, si sono poi rivelati inerti e senza nessuna strategia sulla sicurezza, preferiscono lasciarci in mano ai delinquenti.

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      • Bei progetti, sempre sulla carta però, anzi “sul rendering” e poi, quando inizieranno a realizzarli, ci metteranno dieci anni per farne un metro…stile attuale di Milano.
        Ma chi però era al governo negli ultimi dieci anni e chi ha fatto passare i confini alle “risorse”?
        Milano sarà sempre peggio..forse sarebbe meglio capire che non esiste nessun governo che possa migliorare la situazione, stante l’ attuale ordinamento istituzionale.
        Milano è una capitale, economica , culturale, mettiamoci pure sportiva calcistica…l’ unica cosa che manca a questa città è il riconoscimento de jure al suo status, ma questo comportebbe seri cambiamenti…di “risorse”, ma intese ora come soldi da spendere. Purtroppo questo treno è ormai passato e ben presto fu accantonato; non resta che rassegnarci a una situazione sempre peggiore, da metropoli globalista stile USA, suddivisa in vari ghetti e senza più anima, cion qualche veduta da cartolina.

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  5. Bello ma bisogna stare con i piedi per terra: da cose il più istantanee e necessarie a crescere, anche per abituare la popolazione ad una nuova normalità.
    Mi piacerebbe vietare le auto dall’oggi al domani ma oltre non essere possibile avremmo non pochi problemi con i cittadini, rivoluzione veloce si ma graduale.

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  6. Non sono un fan dei cavalcavia che a mia opinione sono veramente brutti. Ma se si volesse lasciarlo, spero avrebbe senso muovere le corsie auto più a ridosso possibile dei piloni, così da poter allargare i marciapiedi e aggiungere ciclabili nella parte vivibile della strada sottostante. Alle macchine non importa se non vedono il cielo e se passano vicino ai piloni magari tengono anche una velocità ragionevole.

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  7. Le auto NON le si elimina le devi gestire, sia la sosta che la circolazione.. è inutile mettere come tempo max di sosta in centro 2h se in Foro Bonaparte le auto salgono sul marciapiede e “parcheggiano” tra gli alberi…terzo mondo!. A Milano se devi andare ad es. da Lotto a Loreto devi fare decine e decine di semafori che manco sono sincronizzati perché NON si ha la più pallida idea di cosa sia un onda verde (che non sono le info sul traffico) figurarsi a pensare a tunnel e/o sottopassi e questi pensano di chiudere il cavalcavia serra…ma dove vivono questi? Per smaltire quella mole di traffico anni fa si era pensato a un sistema di tunnel ovviamente bocciato.

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    • Che stupidaggine. Buttare soldi per fare tunnel per le auto, quanto di più stupido si possa progettare e finanziare. Se si hanno dei fondi vanno tutti spesi per il trasporto pubblico, altro che finanziare ancora le automobili che sono già sovvenzionate abbastanza. L’Italia è il paese con più auto ogni 1000 abitanti di tutta Europa, è un pessimo primato.

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  8. Eventuali alberi sui viadotti certo non arriverebbero ad altezze di 20 metri. Sarebbe meglio non illudere la cittadinanza con rendering così esagerati…

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  9. 1. Questi non faranno niente perché’ tra un paio d’anni saranno avvicendati.
    2. Hanno comunque cominciato a proteggere l’ambiente. Con SEIMILANO.

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    • Non c’è nessun progetto concreto, al momento. Sono solo ipotesi.
      La stragrande maggioranza degli spostamenti in auto si possono eliminare, portando le persone a spostarsi con altri mezzi. Spesso sono poche auto a creare un gran traffico perché l’automobile è il mezzo meno efficiente in assoluto per spostare le persone. Un’auto (2 tonnellate di plastica e metallo) = una persona. È folle pensandoci bene. Tram, treni, bus, metro, bici e mezzi in sharing potrebbero già oggi spostare la maggior parte delle persone che si spostano in auto in città. Basta andare a vedere il poco traffico che c’è in molte città olandesi o danesi, loro ce la fanno, noi siamo più indietro ma con qualche sforzo potremmo farcela anche noi.

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      • Che sequela di inutili banalità, senza uno straccio di numero o informazione reale. È grazie a questa paccottiglia ideologica che stanno rendendo ridicola la città.

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    • Ingestibile, Sala non capisce che prima deve ridurre le auto e solo dopo può modificare la viabilità, é la stessa cosa che sta facendo con le piste ciclabili, prima devi creare i ciclisti e solo dopo costruisci piste ciclabili. Ora abbiamo le stesse auto (anzi di più) con strade più strette e un sacco di piste ciclabili con pochissimi ciclisti.
      Siamo sempre lì, non apri una pizzeria se nessuno mangia la pizza!

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      • È il contrario che dici. Non puoi pretendere ciclisti se prima non fai le piste ciclabili.

        È come pretendere laureati in un paese senza scuole. È con le infrastrutture che crei l’utenza. Oggi abbiamo troppe infrastrutture che privilegiano le auto, nei decenni abbiamo investito in strade, tangenziali e autostrade, dimenticandosi del resto, e questo è il risultato.

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        • No, sbagli di grosso! Non è per niente così ed il paragone dei laureati è completamente fuori luogo, ormai le auto ci sono e non é certo spostandole da una strada all’altra che le farai scomparire. Poi non venirmi a dire che le piste ciclabili costruite hanno aumentato il numero dei ciclisti. Non vedi che sono sempre vuote, dai un po’ di obiettività!

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      • Demolire i cavalcavia avrebbe un costo esorbitante? E quale sarebbe? Invece convertirli quanto costa? Ragazzi o cacciate un po’ di numeri o si frigge della gran aria. Riqualificare i cavalcavia per me è una cosa senza senso e sarebbe l’ennesimo spreco di soldi per un lavoro malfatto e inutile. Tiratori giù e basta. Hanno demolito il policlinico per essere rifatto ora smantellare quei ponti è così insostenibile? Anche con un po’ di verde sopra rimarrebbero orribili alla vista così come ora. Da milanese dico basta a questo pressapochismo pulcino, facciamo le cose da grande città per una volta.

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      • Nessuno mangerà la pizza se prima non apri una pizzeria…

        Pensaci

        Difficile mangiare pizze se mancano le pizzerie. È come dire che a nessuno piace la pizza perché non hai aperto pizzerie.

        Ps.
        La pizza è il cibo più mangiato al mondo

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        • e se apri una merderia poi ci vai a mangiare la merda? guarda che non funziona cosí, è molto più facile adeguarsi ai gusti della gente piuttosto che crearne di nuovi e se ai milanesi piace poco andare in bicicletta avrai sempre piste ciclabili vuote

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          • Lisa, l’auto è la merda. Dimmi che è bello stare imbottigliati nel traffico, cercare parcheggio, fare benzina, pagare le rate, non fare movimento, inquinare. Poi nessuno ti obbligherà mai a lasciare la tua merda a casa, non preoccuparti. Se però si riuscisse a convincere più persone a lasciarla a casa ne beneficieresti anche tu che guidi, no?
            E con meno auto in giro bus e tram andrebbero più veloci, ora sono incagliati nel tuo traffico.
            Ma sono discorsi così elememtari che ti lascio alla tua merderia che ti piace così tanto! 😀

          • Anonimo vedo che non hai capito un cazzo del discorso. Chi non vorrebbe meno auto a Milano ma non é certo così che ci si riuscirà. Sono cambiamenti che purtroppo richiedono tempo e finché le auto ci sono, chiudere strade o limitarle non provoca altro che ingorghi, ma penso che forse sei troppo elementare per capirlo. Stammi bene

          • Sei tu che mangi la merda Lisa con la tua automobile tutti i giorni.

            Perché ti sei adeguata alla maggioranza.

            E le piste ciclabili non sono vuote come la zucca dei tuoi amici ma inoltre si stanno riempiendo ogni giorno di piu.

            Non possiamo vivere nel passato come fai tu per sempre.
            La tua merda non la voglio mangiare pure io.

          • wf non hai capito un cazzo del discorso. Chi non vorrebbe meno auto a Milano ma non é certo così che ci si riuscirà. Sono cambiamenti che purtroppo richiedono tempo e finché le auto ci sono, chiudere strade o limitarle non provoca altro che ingorghi, ma penso che forse sei troppo elementare per capirlo. Stammi bene

      • Quindi da Londra a Amsterdam da Barcellona a Copenhagen da New York a Parigi sono tutti scemi mentre tu sei il genio che “ha capito tutto come si fà”.

        E questa tua grande strategia la hai sviluppata e te sei laureato al bar dello scoreggione de Milan laureato in mobilità e urbanistica…

        Complimenti.
        Perché non lasci il lavoro e vai a fare il consulente a New York sulla mobilità.

        Vagli a spiegare che sbagliano tutti.
        Laureato su facebook

        Rispondi
      • Solo con le infrastrutture ciclabili (e lo stesso per quelle su ferro ecc.) puoi pensare di trasferire una parte del traffico automobilistico su altra mobilità (c.d. morbida), perché in mancanza di alternative efficienti le persone troveranno più comodo utilizzare l’auto.
        Eliminare le auto tour court è come dire eliminare le persone.

        Rispondi
    • …eh no, è lì che si vede il “genio” dei nostri amministratori e di molti altri che scrivono nei commenti… Loro pensano che chiudendo al traffico veicolare sopraelevate e cavalcavia, scompariranno come per magia, anche tutte le migliaia di auto che giornalmente le percorrono!! …o meglio, sanno benissimo che il traffico non si elimina, ma si sposta quando vai a chiudere una strada, quindi tutte quelle migliaia di auto, percorreranno le strade sottostanti, intasando all’ inverosimile quelle aree…
      Questi sono pazzi e criminali e io comincio ad avere paura, perché anche la gente comune ( vedi commenti precedenti ) oramai dice di sì a tutto, senza un po’ di spirito critico e senza neanche accendere il cervello per capire le conseguenze di questi e tanti atti criminali che sono già stati fatti e molti altri ancora che si faranno…

      Rispondi
      • Se vado all’estero a k9ndra o new york so che mi sarà impossibile usare l’automobile e quindi mi ORGANIZZO con i mezzi pubblici.

        TI DEVI ORGANIZZARE SENZA USARE L’AUTO
        Punto.

        So che ti 9esa il culo e non vuoi farlo.

        Rispondi
      • Allora qualcuno normale esiste ancora, Dio grazie!
        Cioè ragazzi, io sono Pro verde, ciclabili, pedonali e tutto. Per primo uso la bicicletta per farmi 12+ 12km al giorno di circonvallazione per non inquinare e vorrei tanto che lo smog sparisse da Milano, ma… Se questi cavalcavia qualcuno aveva pensato di farli, forse lo ha fatto per ridurre l’inquinamento con macchine in coda ai semafori, no? Se togli il cavalcavia le macchine stanno sotto con aumento del traffico e della coda ai semafori.
        Cerchiamo di fare la gente seria. Il problema va risolto in altro modo, magari iniziando a spingere uffici e aziende ad andarsene dal centro e ad uscire in periferia creando zone industriali e uffici? Perché le macchine vengono tutte in centro a Milano? Come fare a evitare di andare tutti verso il centro? Spostando e distribuendo meglio le attività.

        Rispondi
        • Per fortuna qualcuno ragiona ancora, ma molti (vedi wf) non riescono a capire che se prima non riesci a ridurre le auto non puoi certo procedere limitando le strade o chiudendole perché ottieni solo imbottigliamenti ancora più inquinanti

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  10. Non c’è accenno alla viabilità e al parcheggio selvaggio, unica città europea a tollerarlo, nonostante gli eccessivi parcheggi nelle strade rispetto per esempio a Barcellona o Parigi. Anche questa volta manca, o non si è realizzata, una visione d’insieme nonostante alcune occasioni. Finora storicamente dall’unità d’Italia è stato più semplice privilegiati gli interessi degli immobiliari rispetto a quelli dei cittadini. Tranne con “Linee programmatiche e obiettivi del Piano Intercomunale Milanese” del 1965 e con il “Progetto Generale di Piano del 1967”.

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  11. Da sette anni e mezzo sopporto questo sindaco spara cazzate e di tutto ciò che ha promesso, quasi tutto è sparito, partendo da verde, alberi, housing sociale, sicurezza. E lui continua a proporre da sette anni e mezzo e c’è chi ci crede… Buon per loro.

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  12. … i cavalcavia di Milano molto difficilmente si potranno trasformare in giardini e passeggiate verdi… non sono come i vecchi bastioni spagnoli che vennero trasformati in viali alberati per il passeggio delle carrozze con vista sulle Alpi … e che purtroppo furono quasi tutti demoliti per fare spazio alle autovetture…
    …utopia

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    • I bastioni furono smantellati, fu dato il permesso cioè di “cavare” il materiale da costruzione ai cittadini, alle fine del 1800, perché ormai non racchiudevano più la città al loro interno e per favorire l’espansione della città stessa. Lo so che avete un’ allergia grave alle auto, me nell’ 1800, di automobili non ce ne erano🤣🤣🤣

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  13. Tutto interessante ma credo che in parallelo si debba mettere mano ad un piano per l’ingresso giornaliero
    di 800/900 mila persone che entrano al mattino per lavorare. Mezzi efficienti: Metropolitane in estensione verso le tangenziali, treni Trenord che sono sempre in ritardo, limite di velocità, veicoli commerciali adeguati, orari prestabiliti per mezzi pesanti…tutto nella direzione di rendere più efficiente, vivibile e con un’aria più respirabile. Senza dimenticare d’estendere le ciclabili.

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    • Allora scrivi al tuo governo regione lombardia che gestisce di merda Trenord.

      E 0ensa a costruire autostrade a 8 corsie per ingolfare Milano di suv e mega automobili che bloccano la città invece di FAR FUNZIONARE I TRENI REGIONALI.

      Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
      Dante Alighieri

      Non possiamo pagare noi per voi…
      Non entrate piu a Milano

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      • Scusa Wf ma non hai capito l’intenzione del mio messaggio. Ci mancherebbe altro che chi viene a lavorare a Milano sia penalizzato. Se la città fosse meglio organizzata anche per chi entra ed esce ogni giorno sarebbe meglio per tutti. Chi ha parlato di PAGARE o essere ESCLUSI.

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        • Hai ragione Rosangela che i mezzi per arrivare a Milano dovrebbero essere almeno puntuali, comodi, puliti, sicuri e concorrenti all’auto.

          Ma purtroppo il comune non può gestire trenord che fa schifo sotto tutti questi punti di vista

          Ed è gestita di mer@4 dalla Regione leghista di destra votata in massa dai residenti della regione.

          Quindi quello che mi gira il xazzo è che chi non paga le tasse di Milano ben piu alte di quelle dei comuni di giargianalandia poi pretende di venire IN AUTO a portare danno congestione traffico inquinamento parcheggio illegale incidenti rumore etc .

          Adesso queste pretese hanno rotto il xazzo.

          Anche perché non muovono un dito per sistemare Trenord. Non gliene fottesega meno che zero.

          Pretendono di pagare poco e poi la paghiamo noi la città.

          Cambiassero prima il governo regionale che non fa una sega su questi temi e poi possono aprire bocca.

          E per quanto mi riguarda è il caso di difendersi con tariffe di entrata in città, lotta alla sosta selvaggia e riduzione del traffico in entrata.

          Mentre la regione lombardia non fa altro che costruire autostrade puntate verso milano che sono come fucili puntati verso la città…

          Invece di investire glibstessi fondi per far funzionare i treni.

          Adesso avete veramente rotto il xazzo.
          Amen
          Busogna difendersi dallarroganza

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          • Se qui c’è uno arrogante quello sei proprio tu che non riesci a dire due parole senza infilarci dentro qualche cazzo o qualche merda!

  14. I cavalcavia sono brutti anche in versione green. Andrebbero delomiti e basta. E la riapertura parziale o totale dei navigli? E la circle line?

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  15. Anche questa volta come storicamente è già accaduto fin dal primo Piano Regolatore Beruto del 1884, manca una visione d’insieme, o quando c’è stata non è stata poi applicata, privilegiando così sempre le attività degli imprenditori immobiliari, rispetto a quelle dei cittadini. Manca ora un chiaro piano della mobilità che affronti tra l’altro, come le moderne città internazionali, la questione dei parcheggi dei veicoli in strada, e in particolari di quelli tollerati “selvaggi”, unico caso in Europa.

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  16. Per non far entrare le auto in città basterebbe indicare il mega parcheggio della Fiera a Rho (il più ampio d’Italia) in Autostrada, e “suggerire” di lasciare l’auto lì e di proseguire in metropolitana. Idem lo si può fare con Comasina. Lampugnano già è così da anni, ma andrebbe lasciato operativo H24

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  17. Ho letto molti commenti a proposito delle politiche di restrizione dell’uso delle automobili, e devo dire che molti travisano quella che è la realtà. Infatti, non è vero che prima bisogna ridurre il numero di auto e dopo introdurre le restrizioni, ma esattamente il contrario. Il traffico veicolare è infatti soggetto alla (ben nota) legge della domanda indotta (cercatela su Wikipedia o su YouTube). Questo vuol dire che se una strada viene ridotta da due a una corsia, per esempio, subito la conseguenza sarà che vi sarà più traffico (perché lo stesso numeor di auto cercherà di usare la stessa strada, ora ridotta). Questo però causerà un rallentamento del traffico, portando le persone che possono a considerare mezzi di trasporto e tragitti più convenienti. Il risultato finale sarà quindi che si sposteranno meno auto nel medio termine, e solamente quelle per cui i mezzi trasporto alternativi non costituiscono una reale e valida alternativa. Ovviamente questo porterà nel tempo anche più persone a considerare del tutto la necessità di comprare automobili, facendo calare anche quelle parcheggiate.
    NB: in questo caso la restrizione è la soppressione di una corsia, ma potrebbe anche essere l’eliminazione di parcheggi, o, nel caso delle ciclabili, l’aggiunta di una nuova pista (che trascinerebbe più persone a usare la bici).

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  18. Buongiorno a tutti,

    Spiace vedere tanti insulti su questo blog…. è un peccato.
    Vorrei commentare l’idea di rendere i cavalcavia pedonali. A me sembra un’idea e basta.
    Le macchine sotto sarebbero tutte ammassate e in coda. Temo la stessa cosa per Piazzale Loreto.
    Sono anche certo che pedonalizzare un cavalcavia passerebbe attraverso una forte attività di “centro-commercializzazione”.

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