Milano | Bruzzano – Parco Nord: la vasca contro le esondazioni del Seveso pronta ma ancora in collaudo

Alle ore 5.50 di questa mattina, 31 ottobre 2023, il fiume Seveso è esondato a causa delle forti precipitazioni che hanno interessato la Brianza e tutte l’asta del fiume sino a Milano, provocando un’ondata di piena in città. L’esondazione è terminata alle ore 12.05, dopo oltre sei ore di allagamenti. L’ultimo evento paragonabile a quanto accaduto stamane risale al 2014.

Una vera e propria bomba d’acqua, con precipitazioni medie pari a una portata di 70 millimetri di acqua all’ora, lungo tutto l’arco della notte fino alle prime ore del mattino, colpendo soprattutto le zone di Niguarda, Bicocca, Maggiolina e Isola.

Le squadre del Coc (Centro operativo comunale) composte da personale di MM, Amsa, Polizia locale e dalla Protezione civile erano in azione dopo che era stata diramato dal Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia un’allerta gialla (rischio ordinario) per rischio idrogeologico ed erano già intervenute per aprire le tombinature e chiudere le strade interessate dall’ondata di acqua e fango; numerosi disagi hanno però interessato la città ed è tuttora in corso la pulizia e la pianificazione degli interventi a partire dalle urgenze.

Immediati i problemi sulla circolazione stradale soprattutto nella zona nord della città, ora in normalizzazione grazie anche all’intervento di 79 pattuglie della Polizia locale. Temporanei allagamenti si sono riscontrati nei sottopassi Negrotto, Feltre e Rubattino, e sulle linee del trasporto pubblico che Atm ha dovuto deviare: è delle ore 16 il completo ripristino della linea gialla M3 dove si sono verificati alcuni allagamenti. Per gli aggiornamenti in tempo reale consultare il sito di  Atm.

Allagati anche box e scantinati dove le squadre di Protezione civile insieme a Vigili del fuoco stanno effettuando l’esportazione dell’acqua. Contemporaneamente Amsa è attiva per la rimozione del fango dalle strade.

Per quanto riguarda gli edifici scolastici ed educativi di competenza del Comune di Milano, sono circa 160 le segnalazioni in nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con interventi da effettuarsi dopo le piogge di questa notte e l’esondazione successiva e prolungata. Si tratta principalmente di segnalazioni per allagamenti, infiltrazioni e interruzione di servizio negli impianti di riscaldamento.
Le lezioni e i servizi sono stati sospesi in otto scuole a causa degli allagamenti che non hanno reso possibile l’accesso ai bambini e alle bambine. In particolare si tratta di: scuola d’infanzia e sezione Primavera di via Pallanza 26 (Municipio 2), scuola infanzia di via Muzio 9 (Municipio 2), scuola primaria ‘Muratori e Menotti’(Municipio 2), scuola primaria Fabbri’ (Municipio 2), scuola infanzia e sezione primavera di via Ciriè 10 – Girola 4 (Municipio 9), nido di via Ciriè 12 (Municipio 9) e infine nella secondaria di primo grado ‘Tommaseo’ e nella scuola primaria ‘Locatelli’ (Municipio 9).

Numerosi i guasti alla rete elettrica, tuttora in ripristino. Sei le centraline elettriche di Unareti che sono state allagate: tre di queste sono state ripristinate ed entro sera saranno tutte nuovamente in servizio.

Sono prioritari anche gli interventi alle centrali termiche degli edifici di edilizia pubblica in particolare nei quartieri di Quarto Oggiaro e Niguarda dove sono stati riscontrati guasti dovuti ad allagamenti o corti circuiti.

A causa dei temporali e delle raffiche di vento sono caduti una trentina di alberi in città e le squadre del verde sono intervenute per la rimozione.

Per quanto riguarda le opere strutturali, per contrastare le esondazioni ricordiamo che sono terminati i lavori di MM della vasca del Comune di Milano al parco Nord. Si tratta della prima opera di un sistema che una volta completato, eviterà le esondazioni del fiume a Milano. Sono in corso i collaudi e venerdì 3 novembre saranno realizzate alcune prove funzionali. In particolare, nei primi giorni di novembre verrà utilizzata acqua di falda per riempire di pochi centimetri la vasca e testare le apparecchiature elettromeccaniche (pompe di sollevamento, valvole e condotte). Nella seconda metà di novembre è previsto lo svolgimento di una ulteriore prova funzionale che interesserà l’intera opera e tutto il ciclo di attività, con il riempimento della vasca attraverso l’immissione delle acque del Seveso e la reimmissione nel torrente e successivamente l’attivazione e l’entrata in funzione della vasca.

Purtroppo le tempistiche del Comune e della Regione che si occupano di queste strutture, si muovono come dei pachidermi e come si è visto molte zone di Milano dove scorre intubato il povero torrente Seveso, si sono allagate come succede spesso. Naturalmente l’acqua appena il canale si restringe, cerca di esondare e lo fa proprio nei primi tratti più stretti, sotto Niguarda e la Maggiolina.

Il Seveso è un torrente che si forma sul Monte Sasso, nel Comasco, e attraversa le province di Monza e Brianza e Milano. L’ingresso nel capoluogo avviene all’altezza del Parco Nord, tra Bresso e Bruzzano, dove è stato “tombato” sotto il manto stradale di via Ornato. Da quel punto scorre nel canale sotterraneo sino alla Maggiolina dove raggiunge via Melchiorre Gioia attraverso via Carissimi. Da quel punto il canale scorrendo parallelo con quello della Martesana, si inoltra per chilometri diventando nel frattempo il canale denominato Redefossi il quale a sua volta discendere lungo Corso Lodi sino al confine della Città.

Il torrente Seveso rimase scoperto per gran parte del suo percorso sino alla fine degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta del Novecento. Lo si vede ancora nelle mappe di quegli anni attraversare le zone di Niguarda, Pratocentenaro, Maggiolina sino a piazza Carbonari. Da quel punto il Seveso era già stato incanalato e tombinato sin dalla fine dell’Ottocento e dal primo Novecento.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Facebook

Niguarda, Bruscano, Bresso, Fiume Seveso, Seveso, Parco Nord

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Bruzzano – Parco Nord: la vasca contro le esondazioni del Seveso pronta ma ancora in collaudo”

  1. Per capire meglio:
    Aprire Google maps
    Cercare via Ornato
    Dezzoommare per vedere come si è costruito ovunque, da lì fino a Treviglio, Bergamo, Lecco, Como, Varese, Busto, Novara è tutto un susseguirsi di paesoni, aree industriali, commerciali, autostrade, tangenziali, villettopoli…

    Quando piove anche solo un po’ piu del normale l’acqua non sa più dove andare.

    Si sta costruendo meno? No.
    Ci sono progetti per rinaturalizzare il corso dei fiumi inglobati nel cemento? No.
    La Regione Lombardia sta facendo qualcosa per invertire la rotta e obbligare almeno i comuni a nord di Milano a consumare meno suolo? No.

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      • Tutto bellissimo, ho visto il sito, mille belle parole, studi, burocrazia ma qualche fatto concreto? Qualche capannone o costruzione abusiva buttate giù? Qualche argine di cemento demolito? Qualche area ripristinata a bosco?

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    • Non vorrei metterla sul personale ma quel Granelli lì con la sua protervia, vale proprio poco.
      Loro si dedicano alle cose fighette che vogliono SOLO i loro elettori: piste ciclabili che fanno ridere, area B C D… chiusura al traffico di qua e chiusura al traffico di là.
      Basta vedere come si è allagata Milano per vedere quanto sono bravi.
      Assessore alla sicurezza e alla mobilità.
      Sti ca22i!

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      • Granelli o non Granelli, questa è la prima amministrazione che realizza queste dannate vasche, dopo decenni di vuoto cosmico.

        Ma polemizzare è sempre più facile che riconoscere.

        Che poi siano in ritardo, questo è un altro problema, come tutti dicasi tutti i cantieri in città, pubblici o privati.

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        • Do atto ad Ivan che la vasca di Bresso, l’unica di competenza del comune di Milano, è stata fatta. Ciò non significa che tutto il resto non sia la solita fuffa di un signore che si definisce assessore di tutti i milanesi che invece impone quello che vuole lui ascoltando solo i suoi elettori di sinistra. Piste ciclabili assurde, ticket d’ingresso in città, interdizione al traffico, eccetera eccetera. Non voglio offendere nessuno, ma l’assessore è un uomo arrogante.

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  2. Da abitante dell’Isola ringrazio in questa occasione i comitati dei 4 condomini di Bresso che fermarono per anni l’opera delle vasche in quanto, pur formalmente nel comune di Milano, davano loro fastidio. La cosa assurda è che qualcuno ha perfino dato loro retta, ritardando l’avvio lavori per chissà quanto tempo (a questo ci abbiamo aggiunto 18 mesi di ritardi sulla realizzazione…grande classico)

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