Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia 20 e 21 i Portali: la nuova piazzetta

Oggi, 17 novembre 2023, è stata aperta, finalmente, la piazzetta che è stata creata tra le due torri, quella di GIoia 22 e quella in costruzione di Gioia 20. Siamo esattamente ai piedi di Gioia 22, ma la piazza, pronta da mesi, si collegherà con il nuovo grattacielo de i Portali.

La piazzetta pedonale, è caratterizzata da aiuole, sedute in pietra e una “collinetta” dove son stati messi a dimora alcuni alberi che si stanno tingendo d’autunno. Siamo certi che prima o poi le verrà dato il nome.

Il cantiere in questione è quello di via Melchiorre Gioia 20 e 21 “i Portali”. Il progetto è dello studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, e la conclusione è prevista grosso modo per il primo quadrimestre del 2024. Al link la presentazione del progetto: Gioia 20 e 21.

Mentre la torre sale, prosegue anche il montaggio dei pannelli e vetrate che comporranno le facciate. Mentre nel cantiere di via Sassetti per Gioia 21, si è cominciato a gettare il cemento per le fondamenta.

I Portali, via Melchiorre Gioia 20 e 21 – Coima sgr

  • progetto architettonico: Antonio Citterio – Patricia Viel and partners
  • progetto esecutivo:
  • development manager: Coima rem

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati;

Via Melchiorre Gioia, Porta Nuova, Centro Direzionale, Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, G20 EST-G20 OVEST, via Sassetti, via Pirelli

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia 20 e 21 i Portali: la nuova piazzetta”

  1. Che qualcuno sappia c’è speranza che via Melchiorre Gioia venga in qualche modo sistemata? Con tutte le avveniristiche costruzioni in via di realizzazione sembra un fossile degli anni 60: marciapiedi strettissimi, corsie per le auto esageratamente larghe e velocità folli delle stesse, pista ciclabile spezzatino, zero alberi.

    So del sogno di riaprire la Martesana ma temo resterà un sogno. Nell’attesa si potrebbero ridurre le corsie delle auto e allaegare i marciapiedi, aggiungere alberi e piste ciclabili decenti.

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    • Per il momento verranno sistemati i marciapiedi limitrofi alle nuove torri (scomputo oneri) .Inviterei tutti a smettere di pensare alla riapertura dei navigli, non verrà fatta, è un tipo di progettualità che da un punto di vista economico il Comune non può sostenere (e perché dovrebbe?), dovrebbe prendersela in carico un privato che ovviamente non si troverà mai.

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    • Sono d’accordo con l’aggiunta di alberi, ma dubito sia possibile ormai.
      I giochi son fatti.
      Sogno ancora la riapertura del Martesana (IL MARTESANA), ma, purtroppo, sono pessimista sulla sua realizzazione.

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  2. Anonimo forse sei una persona che non viaggia. Se non riesci a capire il perché vorremmo il naviglio aperto.

    Mi immagino le testate internazionali;
    Milano come Venezia sull’acqua.

    Per citare alcune città con presenza di fiume, Parigi, Kyoto, Londra, Dublino, Roma, Firenze, Varsavia, Bangkok, New Orleans, Chicago, Tokyo, pensi veramente di far piacere Milano solo con i palazzacci del dopoguerra ????

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  3. Circa la piazzetta, vedo la solita ennesima distesa di piastrelle e i soliti 4 alberelli sacrificati in un metro quadro. Spettacolo che si rinnova da inizio anni 90. Evviva la capitale del design, architetti e tutto quanto ci porta fantasia e novità (leggasi tristezza). Sarà un altro luogo x certe risorse…

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  4. Assolutamente priva di verde. Siamo circondati da un mucchio ammasso di cemento. Ancora una volta la città di Sala si conferma contro il Verde. Vogliamo le aiuole gli alberi e tanti tanti. Che questa giunta si dimetta con Sala in testa e ridiamo il vero verde a noi cittadini stanchi di essere presi in giro

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  5. stavo aspettando i soliti che avrebbero fatto meglio. intanto adesso c’è uno spazio vivibile dove prima c’era uno squallido parcheggio, e gli alberi sono ben più di 4, come si può vedere assai chiaramente. del resto basta andare in qualunque città del mondo per osservare come interventi analoghi siano del tutto paragonabili a questo. Non dimentichiamo che a poche decine di metri c’è un parco di dimensioni significative, il tutto dove fino a 20 anni fa c’era solo abbandono e disordine.

    Ingeneroso e fondamentalmente errato anche il paragone con gli anni 90, all’inizio dei quali era di moda una sorta di “paura del vuoto”, ereditata dai due decenni precedenti, per cui ogni spazio urbano “riqualificato” veniva di fatto riempito con oggetti vari, baracconi, fontane e teatrini.

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  6. Io la intitolerei a GIANNI VERSACE. Data anche la vicinanza con la sede della casa di moda e del quartiere Omonimo (città della Moda.. Anche se molti se ne sono dimenticati)

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  7. Buonasera,
    personalmente vorrei che la riqualificazione della via M. Gioia proseguisse oltre l’angolo con via Galvani verso periferia dove: marciapiedi sconnessi, sporcizia, degrado, cassonetti raccolta pattume lasciati per giorni e non ritirati dai palazzi privi di portierato, siepi non potate, ecc, rendono il transito difficile accentuato dalla presenza in sosta selvaggia di moto, biciclette, monopattini ecc., Sala puoi fare qualcosa anche per noi pedoni e non solo inutili e pericolose piste ciclabili? esci poi dagli uffici i Ghisa figura rara tanto che quando li incontri uno non sai se toccarli per vedere se é reale o un ologramma per dissuadere gli sbandati a fare impropri bisogni davanti alla fermata dell’autobus con i bambini che escono da scuola.

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  8. Intervento di qualità, quando sono passato davanti si sentiva il profumo delle piante nonostante il traffico, bello da vedere esteticamente, lo spazio è quello che è, se si vuole il parco è a meno di 100 metri, per la via di sicuro è un gran miglioramento, il resto del vialone sarebbe da modificare con un piano importante

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