Milano | Barona – L’infinito cantiere della ciclabile di via Filargo: novembre 2022

Come ci fanno sapere dal Municipio 6, la ciclabile realizzata nella piccola via Pietro Filargo, quella che porta alla stazione M2 e FS Romolo alla Barona, a lato dello IULM, non è stata ancora consegnata sebbene completata da mesi. Il motivo non ci è stato ancora espresso.

Il cantiere era partito nel 2019 e, dopo tutti questi anni, la ciclabile, sebbene completata, è interdetta al passaggio e le piante son cresciute rigogliose, sopratutto le erbacce, mentre qualche albero è seccato nel frattempo. Fino all’anno scorso vi erano anche due piccoli interventi agli estremi, ma ora pare solo in attesa di un’apertura.

Nota a parte, riguarda l’aiuola che si trova subito all’uscita dal nuovo passaggio pedonale che porta in viale Cassala (dietro all’Esselunga), che naturalmente è stato trasformato in uno dei tanti sentieri spontanei, visto che chi ha progettato l’aiuola non ha pensato al fatto che la gente scelga sempre il passaggio più veloce per andare da un punto all’altro. Peccato.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Barona, Arredo Urbano, Via Ernesto Calindri, piazza Fernanda Pivano, Via Calindri, Via Carlo Bo, Via Filargo, via Santander, Via Schivano, Via Italo Svevo, intitolazione

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Barona – L’infinito cantiere della ciclabile di via Filargo: novembre 2022”

  1. Abbiamo un problema di efficienza e di cantieri infiniti in tutto il paese. Dobbiamo pagare bene le imprese ma avere cantieri brevi e una fine lavori certi. Non serve a niente affidare lavori pubblici a imprese “economiche” sulla carta che però non riescono a gestire il cantiere e fanno tanto in subappalto. Milano deve dare l’esempio.

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    • Milano ci prova a dare l’esempio. Esempi? Più taxi, sensori per gli angoli ciechi, area B, area C, piu autovelox… tutti cambiamenti che però si scontrano con la burocrazia e la resistenza al cambiamento che bloccano tutto.

      Milano cerca di essere una città più ciclabile ma dal governo arrivano porte chiuse in faccia. È brutto dirlo ma la città ha assoluta necessità di progredire ma gli apparati statali, burocratici e ministeriali frenano.

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      • In tutto il mondo i cantieri sono problematici, non sono un programma del calcolatore, basta con ste polemiche.
        Hai detto bene Antonio, Milano prova a dare l’esempio, ma la bicipolitana che ha approvato è all’acqua di rose rispetto a quello che fa Parigi.

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