Milano | Santa Giulia – Cantiere Arena Olimpica: fine 2023

Prosegue con slancio il cammino olimpico di Milano. Nella giornata di martedì 28 novembre, è stata posta la prima pietra dell’Arena Olimpica del Palaitalia, una struttura progettata da David Chipperfield Architects e Arup destinata ad accogliere le competizioni di hockey su ghiaccio maschile.

Nella mattinata del 29 dicembre 2023 si è tenuto il sopralluogo del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi insieme al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, accompagnati dall’assessora allo Sport Martina Riva e dall’assessore regionale con delega alla Montagna Massimo Sertori.

Nel quartiere Santa Giulia il sindaco Sala e il presidente Fontana hanno constatato l’avvenuta esecuzione delle opere di fondamenta esprimendo apprezzamento e si prevede si concludano nei tempi prestabiliti, entro il 2025. Già dalla prossima primavera sarà visibile il corpo della struttura destinata a ospitare il palazzetto.

Milano – Morsenchio Santa Giulia, via Bonfaldini > PALAITALIA ARENA OLIMPICA (nella mappa Urbanfile codice: SAGI1) (arena sportiva+parcheggio multipiano) (nuova costruzione)

  • committente: CTS EVENTIM
  • progetto architettonico: David Chipperfield Architects e Arup (David Chipperfield Architects per la forma esterna, delle facciate e degli spazi esterni, mentre Arup si è occupata della progettazione architettonica e funzionale dell’interno dell’edificio)

Referenze immagini: ARUP Milan; Onirism Studio; Trevi Spa

Santa Giulia, Olimpiadi, Milano 2026, David Chipperfield, CTS EVENTIM

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11 commenti su “Milano | Santa Giulia – Cantiere Arena Olimpica: fine 2023”

  1. Mah, non si sa mica se tutto va bene con questa arena, ieri hanno parlato di ritardi persino i vari telegiornali locali di regime…certo sarebbe una gran figura.

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    • Non vedo grandi ritardi. Le fondamenta di un edificio sono tra le cose più lente da costruire. Vedrai che verrà su veloce. Come dicono anche nell’articolo in pochi mesi, a primavera, se ne vedrà già la struttura. C’è tempo da qua al 2026 per finire tutto.

      Piuttosto non avremo il tram 13 ed è un peccato, ma pare non essere un’opera legata direttamente alle Olimpiadi quindi è stata sacrificata, al momento, e non so bene perché.

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  2. si sentiva la necessità di sacriicare quei pochi spazi urbani liberi rimasti dalla speculazione edilizia con impianti costosi ed invasivi per olimpiadi invernali in una città di pianura dove la neve ha paura di sporcarsi

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    • È un impianto per sempre, una arena cha a Milano manca dagli anni 80 e che permettera alla citta dibospitare eventi che ora vengono dirottati altrove, es a Torino.
      Le polemiche ad ogni costo le terrei per altro tipo di sprechi

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  3. A parte l’idea stramba che da tempo conferma tutti i dubbi iniziali, ma avete visto dove sono le fermate MM/S ? Dalla parte opposta! Mi direte che ci sarà la tranvia…che appunto ci… sarà, sì nel 20xx e che poi a MI non si riuscirebbe a far funzionare in quanto un calesse va più veloce di un tram in sede protetta…ma si pensa alle piste ciclabili e… bike lanes

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    • Sono curioso, cosa c’entrano le piste ciclabili? È reato costruirle? È reato destinare qualcge briciola a chi va in bici, visto che anche chi va in bici lavora e paga le tasse?
      Va di moda essere contro le 3 piste ciclabili che stanno facendo a Milano e mi semvra assurdo. Essere contrari all’unico mezzo non inquinante che esiste in una delle città più inquinate d’Europa, per questo vorrei capire cosa vi passa per la testa perché non trovo ragioni logiche.

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  4. Mi immagino un giorno di febbraio 2026: un palazzetto immerso in una brughiera abbandonata, senza strade, senza mezzi pubblici seri (Sala ha detto che la tranvia non ci sarà perché non indispensabile), senza servizi o altro. L’olimpiade all’italiana.

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  5. Era proprio necessaria, soprattutto per farle fare la fine di quelle strutture in disuso da anni o che hanno iniziato a star ‘sulle balle’ come lo Stadio Meazza.

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    • L’arena non verrà abbandonata. La sta costruendo Eventim, che dopo le Olimpiadi la terrà per eventi (immagino diventi un po’ come il Forum di Assago)

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